L’evoluzione del Fast&Light di Crazy

L’evoluzione del Fast&Light di Crazy

L’attuale abbigliamento tecnico outdoor ha raggiunto livelli di performance altissimi, impensabile solo fino a qualche decennio fa. Come si è evoluta Crazy su questo fronte?

È ormai passato molto tempo da quando l’abbigliamento tecnico da montagna era caldo ma altrettanto pesante, risultando una zavorra da trascinare con sé in cima. Vestiti spessi, voluminosi e pesanti occupavano spazio e fatica nelle escursioni, rendendo più complessa la salita. Tuttavia, negli ultimi decenni molte aziende si sono impegnate per trovare soluzioni che migliorassero le performance tecniche dei capi, dal calore alla leggerezza, dalla traspirazione all’impermeabilità. Tra queste aziende, Crazy si è conquistata il suo spazio internazionale per l’impegno nello sviluppo di tecnologie che migliorassero le performance dei propri prodotti. 

“Da atleta di interesse nazionale, il mio primo cliente ero io stessa – racconta Valeria Colturi, ex atleta di sci di fondo prima di fondare Crazy nel 1989 – perché ho iniziato a confezionare i capi in grado di dare una sola risposta a una domanda doppia: abbigliamento leggero che non mi rallentasse, ma allo stesso tempo performante”

Da qui nasce il percorso di Crazy che porterà al concetto di Fast&Light, sviluppato seguendo le esigenze di una stretta cerchia di atleti. Questo ha aiutato a migliorare l’abbigliamento tradizionale puntando il focus su elasticità e comfort, portando a realizzare capi leggeri ed essenziali. Ogni capo è dedicato ad un’attività specifica e i colori sgargianti prendono il sopravvento sui classici grigio e nero.

Valeria Colturi commenta: “L’obiettivo è fornire agli atleti e a chi ricerca la performance, capi tecnici studiati nei minimi dettagli per offrire loro massimo comfort ed elasticità nei movimenti. Per ottenere risultati Fast&Light, Crazy sviluppa i materiali in collaborazione con i propri fornitori per realizzare nuove soluzioni in funzione delle esigenze di chi sceglie i nostri capi”.

Per conoscere meglio Crazy, clicca qui

Valeria Colturi, Crazy founder

Keep Reading