adidas, il freeride è anche una questione di vista

adidas Eyewear by Marcolin perfeziona la sua linea di snow goggles, rendendole ancora più prestanti e adattabili ad ogni condizione di luce.

Santa Caterina Valfurva, 6:45 della mattina. Accompagnati dalle prime luci dell’alba, aspettiamo il gatto delle nevi che ci porterà a Cima Sobretta, quota 3.296 metri sopra il livello del mare. Durante la salita, osserviamo curiosi e meravigliati gli incredibili giochi di colore che la neve crea con il sole appena sorto: le cime della Valfurva si tingono prima di viola tenue, poi di rosa acceso. Una volta raggiunta la cima, attendiamo trepidanti che il sole faccia capolino dal profilo aguzzo della montagna, sprigionando una luce incredibile e regalandoci una breve, e forse immaginaria, sensazione di calore in più.

La vita da sportivo in montagna è segnata da due aspetti cruciali secondo noi, specialmente se si ama fare freeride: gestire gli elementi naturali che possono favorire, ostacolare, oppure rendere pericolosa l’attività, e dotarsi del giusto equipaggiamento tecnico per far fronte a quelle che potrebbero essere le criticità incontrate lungo il percorso. La luce difficilmente viene considerata come elemento sfidante in montagna, ma se ci si ritrova in una situazione in cui luminosità cambia in maniera repentina, l’occhio può impiegare qualche minuto ad abituarsi. Per questa ragione, è fondamentale essere equipaggiati anche di un paio di lenti pensate per essere utilizzate in alta montagna ed in grado di gestire lo sbalzo luminoso, perché prima i nostri occhi si adatteranno alle nuove condizioni, prima potremmo tornare a dare il massimo nelle discese.

Per questo motivo adidas Sport ha scelto di migliorare le sue snow goggle con lenti fotocromatiche realizzate con la tecnologia E-SUNTM NXT VARIATM, che rappresenta la soluzione ideale per chi cerca una visuale definita in qualsiasi condizione di luce: le lenti NXT si adattano automaticamente alla luce dell’ambiente circostante in varie condizioni atmosferiche, arrivando a coprire fino a tre diversi livelli di protezione solare. Il cambiamento è percepibile anche dal cambiamento di colore delle lenti stesse, che si scuriscono in presenza di raggi UV più intensi e si schiariscono al ridursi della luminosità. La curvatura della mascherina data dalla lente torica, inoltre, garantisce una distanza ottimale tra la montatura e il viso, che amplia il campo visivo e migliora la sensibilità ottica.

Un’attività come il freeride presenta moltissime complessità, per questo motivo prima di un’uscita bisogna essere pienamente consapevoli delle condizioni meteo che andremo a trovare, del rischio valanghe, ma anche pronti a saper maneggiare all’occorrenza un dispositivo Artva, una pala ed una sonda. Quando si ha a che fare con la montagna bisogna essere rispettosi e prudenti, ed avere un buon equipaggiamento che ci permette di essere a nostro agio, anche negli aspetti meno comuni, è di grande aiuto.