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Arc’teryx Alpine Academy

Arc’teryx Alpine Academy

Vivere la montagna, essere community

By Lisa Misconel

Photos Ack Gorham, Carlos Blanchard, Alex Webb

Ci sono luoghi che più che fisici sono emozionali. E per quanto possa sembrare o anzi… sia una vera e propria frase fatta, è esattamente ciò che accade a cittadine come Chamonix. Mi piace dipingerla nei miei pensieri come la baita in montagna dove sai che partirai per le tue avventure. Se a quella baita poi associamo un momento dell’anno in cui sai che potrai vivere le giornate più belle dell’estate, otteniamo l’Arc’teryx Alpine Academy.

AAA in breve

È stata la prima volta per me a questo evento oramai alla sua dodicesima edizione, dove appassionati di tutta Europa e non solo hanno potuto vivere quattro giorni di formazione, ispirazione e connessione in una community con la stessa passione: la montagna. Il format è semplice: nelle quattro giornate sono distribuite 43 clinic a cui poter partecipare con diversa durata, difficoltà, tipo di attività. C’è un village dove chiunque passi può testare attrezzatura ed abbigliamento in maniera totalmente gratuita, assistere a première mondiali di film di montagna, ascoltare le parole dei migliori atleti ed alpinisti al mondo facenti parte del team di Arc’teryx. Ci sono serate musicali e laboratori ad accesso libero. 120 le guide alpine giunte da ogni parte della Francia per condurre le variegate clinic dall’alpinismo all’arrampicata, all’hiking, al trail running e molto altro.

Da Varsavia e dall’Oregon

Mi piace raccontare cos’è l’Alpine Academy tracciando i contorni di chi queste giornate le ha cercate, attese e vissute viaggiando da migliaia di kilometri di distanza. Due ragazzi polacchi con cui ho calpestato la neve del ghiacciaio della Vallée Blanche, Lauren che dall’Oregon ha sfruttato la scusa dell’AAA per passare qualche settimana nelle Alpi. A Varsavia non ci sono sentieri nè ghiacciai e spostarsi per trovarne non è mai facile; dopo qualche corso di avvicinamento all’alpinismo hanno scoperto che la montagna è proprio un bel posto dove stare e dove muoversi e così, ogni anno tornano a Chamonix per tre giorni di clinic concentrate dove apprendere le basi e vivere la montagna in compagnia di persone da tutto il mondo in una location d’eccezione. Il loro zaino è pieno di tutto ciò che anno dopo anno si è aggiunto alla lista degli essential, e ciò che non possiedono lo hanno in prestito dall’Arc’teryx Gear Library dove sono disponibili anche attrezzatura di CAMP e SCARPA. Le giornate sono riempite come nuovi bagagli da riportarsi a casa di momenti e nuove nozioni, le serate rallegrate dalle immagini dei film proiettati all’Alpine Village o dalla musica del concerto open air. Lo fanno ogni anno, come tappa obbligatoria per iniziare veramente l’estate. Lauren invece corre, scia e arrampica nel Pacific North West, sicuramente lì non le mancano i playground per tutte le attività, ma c’è qualcosa qui che non trovi altrove, e così ecco che con un volo intercontinentale si ritrova a correre in compagnia della Arc’teryx trail runner Johanna Åström nel bosco che porta da L’Argentière fino in centro a Chamonix per una clinic di Trail Running & Spa.

Mondi diversi che si incrociano sotto, in mezzo e sulle stesse montagne

Le quarantatré clinic distribuite sulle tre giornate coinvolgono molto atleti Arc’teryx ed hanno titoli emozionanti a tratti incredibili: notte in portaledge con Nina Caprez, trail running sui sentieri del Tour du Mont Blanc con Stian Hagen, glaciologia e permafrost, soccorso da crepaccio, sessione di climbing con Jonathan Siegriest, alpinismo per principianti fino a vere e proprie scalate multipitch, fotografia d’alta quota. Ma non solo: per i creativi amanti di upcycling e design, dagli States c’era anche Nicole Mclaughlin che con la sua arte ha seguito i laboratori di “Circular by Design”. Questo mix si porta anche nel team degli atleti Arc’teryx, dove freerider hanno mosso i loro primi passi su roccia e dove trail runner hanno provato l’ebrezza di muoversi, per una volta, a passi lenti su un ghiacciaio. Scesi ognuno dal proprio sentiero, via o blocco, ci si ritrova tutti al village, dove oltre ai laboratori dedicati all’upcycling, ci sono sfide di boulder per tutti i gusti e poi ancora talk e possibilità di scambiare idee e pensieri anche con personaggi di spicco con i quali in quei giorni non ci sono barriere e con cui puoi, se vuoi, sederti a parlare condividendo le avventure di giornata aspettando i film in proiezione della serata. Poi, brindando a quei momenti con la stessa birra fredda, ci si siede sul prato all’open air concert dell’Arc’teryx The Scene.

ll primo weekend di luglio

Lingue si fondono, competenze si arricchiscono e storie si intrecciano. Lontano da competizioni, preconcetti e barriere, l’Alpine Academy di Chamonix è quel momento dell’estate che aspetti come quando sei piccolo e che quando finisce ti senti un po’ perso. La cosa bella però, è il sapere che l’anno prossimo potrai ritornarci e nulla sarà cambiato: stesso weekend (il primo di luglio), stesso posto, stessa voglia di scoprire, nuovi incontri e persone.