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Arc’teryx Freeride Academy: istruzioni per l’uso

By: Lisa Misconel
Photos:
Carlos Blanchard, Julien ‘Perly’ Petry, Mark Clinton, Jakub Sedivy, Felix Pirker, Stefan Filzmoser

 

1-4 Febbraio 2024, terza edizione di Arc’teryx Freeride Academy. Quattro giorni dedicati a freeride e backcountry in una location d’eccezione, St.Anton am Arlberg, Austria. Il tutto condito dalla partecipazione di top skier provenienti da Europa e addirittura da oltre oceano. In programma, più di 40 clinic per ogni livello di esperienza, un villaggio all’aperto ed una location indoor per finire le giornate in bellezza con delle serate film. Noi di The Pill siamo stati in trasferta per vivere da vicino questo evento unico, partecipando a due diverse tipologie di clinic, una orientata più alla parte tecnica e ludica in neve fresca, una più di formazione alla fotografia.

Se quest’anno avete seguito l’evento da casa perché bloccati o indecisi, qui troverete tutto ciò che c’è da sapere per non perdervi la prossima edizione!

Spesso siamo intimoriti dalle cose che non conosciamo, questo accade anche per eventi o esperienze che vorremmo provare. Ci manca la compagnia, non conosciamo il posto, non siamo sicuri delle nostre capacità… e così finiamo per rinunciare a delle giornate potenzialmente indimenticabili. Ecco a cosa serve questo articolo: a smentire paure e dubbi e darvi gli strumenti per salire su un treno con i vostri sci e vivere delle giornate fuori dagli schemi!

Se devo raccontare in un’immagine cosa mi rimane dopo 3 giorni ad Arc’teryx Freeride Academy, direi che è un po’ come entrare in uno di quei film di sci che guardiamo solitamente dal divano sognando emozioni che immaginiamo troppo lontane per noi… A ripensarci, non ci vuole molto: un pendio, un paio di sci, un po’ di grinta. Eppure non sembra mai come nei film. A St.Anton durante l’Academy però, è un po’ come se potessimo in prima persona partecipare a quelle giornate fatte di neve ed adrenalina che solitamente guardiamo da spettatori, bevendoci poi una birra insieme ai protagonisti che sembrano così inavvicinabili ed in realtà sono persone come noi.

Quest’anno ad Arc’teryx Academy, così come gli altri atleti del team Arc’teryx, anche la freerider francese Coline Ballet-baz, avuto la possibilità di guidare una propria clinic. Dopo X Games e Freeride World Tour, oggi si dedica interamente al filming e all’Academy è stata host di “Make the mountains your playground”, clinic dal titolo più azzeccato per una giornata alla ricerca di salti, trick e linee divertenti. Lo stile di Coline è inconfondibile: calmo, pacato, leggero proprio com’è lei. Ad accompagnarla, una guida alpina speciale; si chiama Petra e la sua competenza si percepisce da ogni movimento e dal modo in cui parla, ma la cosa unica è l’energia con cui cerca i migliori spot per divertirsi. Poi noi cinque pellegrini, tre ragazze e due ragazzi provenienti da Italia, Svizzera, Germania e Austria. La giornata si è sviluppata con delle prime run di riscaldamento, una linea con tre salti che abbiamo ripetuto più volte per migliorarci con l’aiuto di Coline, una discesa intera passando dai pendii intoccati, ai boschetti, ad una sorta di ski cross. Poi nel pomeriggio qualche run nel park per sperimentare cose nuove e infine una linea da ricordare: drop dalla cornice innevata di una cima, giù fino infondo a valle.

Per chi invece voleva vedere in prima persona come si creano i contenuti che vediamo ogni giorno sui social, c’erano anche clinic di fotografia e video. Noi il secondo giorno abbiamo partecipato a quella tenuta dal fotografo Stefan Filzmoser, iniziata con una parte teorica dove abbiamo imparato come impostare i setting per una sessione sulla neve, cosa fondamentale e spesso sottovalutata. Le macchine fotografiche erano di brand, anni e dimensioni diverse, il livello d’esperienza abbastanza variegato. Abbiamo imparato quanto sia scomodo, freddo, bagnato, a volte rischioso il lavoro di un fotografo. Ci siamo appostati sotto cornici di neve (mai senza l’approvazione della una guida alpina) e su pendii ripidi dove abbiamo dovuto scavare delle nicchie per preparare l’attrezzatura. Quale luce è efficace e quali sono gli orari in cui ottenere i colori ottimali. I modelli dal canto loro, non hanno vita facile! Ripetere lo stesso salto più volte, rimanere fermi e al freddo mentre si prepara l’attrezzatura, è un lavoro di squadra. Ma in che altra occasione è possibile uscire una giornata ad imparare da un fotografo sul campo senza bisogno di ore e ore in aula, con un pro skier a fare da modello?

Arriviamo però a noi. Questo è un articolo che vi racconta e che vi incoraggia a mettere da parte le paure e partire. Quindi ecco ciò che dovete sapere per non perdervi neanche una delle future edizioni di questo evento.

Iscriversi

Partecipare ad una clinic ad Arc’teryx Academy è piuttosto semplice. Il sito arceteryxacademy.com è stato creato appositamente per l’evento e lì è possibile trovare il programma completo delle clinic. Per ognuna di esse, oltre al titolo ed alla descrizione, è presente il livello richiesto, il materiale necessario, il costo, l’orario ed in alcuni casi il nome dell’atleta farà da host. Il livello richiesto, diviso in Beginner, Intermediate ed Advanced con cui ci si può identificare, è descritto con capacità minime ed esempi. Questo per poter avere gruppi il più possibile omogenei ed ottenere il massimo dalla clinic prescelta.

Il Materiale

Gli sci li avete, lo zaino pure. Però gli sci sono vecchi, e sognate di farvi qualche foto con uno di quei gusci in Gore-tex dai colori sgargianti che vedete dai media. Ah sì, anche il kit da soccorso in valanga non lo avete. Niente paura, c’è il Freeride Village! Non si tratta solo di un luogo in cui riunirsi dopo le giornate sulla neve bevendo una birra, potrete anche noleggiare gratuitamente tutto il necessario da uno dei molteplici partner. Atomic, Jones, Gore-Tex, Oakley sono solo alcuni dei nomi dei brand che potrete testare. Sci, snowboard, abbigliamento, zaini, kit da soccorso valanga e addirittura approfittare del servizio ReBIRD™di Arc’teryx e far riparare qualsiasi capo danneggiato.

Il Ritrovo

Viene richiesto di presentarsi con mezz’ora di anticipo e, credetemi, è un’ottima mossa. Problemi di parcheggio, cosa alle casse skipass, qualcuno ha dimenticato il casco. Infatti, quando si dice ritrovo, si intende il ritrovo per partire. Questo permette di ottimizzare a pieno le ore dedicate alla clinic senza perdere tempo in problemi logistici. Quindi ricordate: acquistate il vostro skipass in anticipo, fate un check del vostro equipaggiamento e presentatevi mezz’ora prima, poi nell’attesa, vi potrete bere un caffè al village.

La Compagnia

Sei affascinata/o dal mondo freeride, seguo atleti, mi divoro libri, film, riviste. I tuoi amici però, sono meno motivati e spostarsi a St.Anton per sciare non è nei loro programmi. Che fare?Ovviamente, partire! La maggior parte dei partecipanti ad Arc’teryx Freeride Academy è lì per conto suo. La vita è troppo corta per aspettare che gli astri si allineino ogni volta. Non ci sono scuse: ho incontrati sciatori e snowboarder arrivati dagli Stati Uniti, dal nord della Germania, dalla Norvegia. Un ragazzo, Hendrik, ha preso il treno notturno da Vienna per sciare tutto il giorno e tornare la sera stessa. Ne vale sempre la pena: le connessioni in un luogo dove tutti condividono la stessa passione, l’ispirazione trasmessa da quegli stessi protagonisti che ammiriamo dietro agli schermi, è impagabile.

L’après ski

Le ore su e giù dai pendii sono volate: c’è che ha messo le pelli di foca per la prima volta, chi è passato da uno sci leggero ad uno da 110cm, chi invece dalla tavola si è dato allo splitboarding. C’è chi ha provato pendii intoccati e chi ha preferito i boschetti. Ci sono giovani e meno giovani, ci sono pro skier e ragazzi di città che mettono gli sci per la prima volta. Nascono delle passioni e germogliano delle amicizie. Tutto questo si sedimenta nel momento dopo lo sci, quando l’adrenalina cala e lascia il posto alla gratitudine. Una birra, delle patatine, risate e ritmo di musica. C’è chi è arrivato e scappa subito a casa, ma per chi vuole vivere al massimo ogni minuto, già nel tardo pomeriggio ci sono talk come quello di Stian Hagen sul tema sicurezza e valanghe nella location indoor, The Lodge, proprio di fronte al Freeride Village. Il tempo di una cena, forse una doccia e poi è già ora di dirigersi verso The Lodge dove si terrà la serata film. Qui oltre ad immergersi nelle varie storie attraverso immagini e musica, si potranno ascoltare i protagonisti raccontarsi in prima persona. Fra gli host delle Film Nights, Victor Daviet che abbiamo visto nelle vesti di presentatore dando il meglio di sé grazie alla sua spontaneità ed alla battuta pronta.

Gli Atleti

Se uno dei motivi che vi avvicina all’idea di partecipare a questo evento è quello di incontrare i vostri idoli della neve, ecco qui un’idea. Noi abbiamo bevuto una birra con Victor Daviet e Max Kroneck, sciato e saltato con Coline Ballet-baz, migliorato le nostre skill in fotografia con Loic Isliker a farci da soggetto. La sera Stinius Skjøtskift ci ha fatto ballare a The Bird Party. Poi ancora Sam Kuch e Tatum Monod sono arrivati da oltre oceano per portarci un po’ del loro stile nelle Alpi. Possiamo proprio dirlo, la creme de la creme del freeride mondiale era riunita a St.Anton, e durante l’academy non esistono distinzioni o barriere.

 

Ricorda: quando le montagne chiamano, probabilmente è tempo dell’Arc’teryx Freeride Academy!

Tieni d’occhio i canali social di Arc’teryx Academy ed il sito ufficiale per rimanere aggiornato/a su tutti gli aggiornamenti riguardo le prossime academy.