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ASICS FrontRunner: Sara Brambilla, correre in tempo di libertà

With: ASICS
ITW: Sara Brambilla

Atleta, mamma della piccola Emma, osteopata, trainer: “La Bramby” sembra non prendersi mai una pausa. Sara si ritiene “una sportiva convinta” (a sentire la sua storia, possiamo decisamente confermare) e la sua determinazione l’ha portata a correre come ASICS FrontRunner.

Da quanto tempo lo sport fa parte della tua vita?
Quando avevo un anno, i miei genitori hanno portato me e Cristina, mia sorella gemella, a fare acquaticità e da quel momento non ho mai smesso di praticare sport. All’età di 9 anni ho indossato il Karate-gi e ho combattuto sui tatami fino a che sono rimasta incinta. A scuola, la materia che mi piaceva di più era educazione fisica, infatti partecipavo a tutte le campestri, giochi della gioventù, gare di tiro con l’arco e tutto ciò che di sportivo si potesse fare. Mi piaceva condividere lo spogliatoio, indossare la tuta da ginnastica e cambiarmi le scarpe prima di entrare in palestra.


Nella vita sei molte cose: atleta, mamma, osteopata, trainer. Qual è la tua filosofia di vita? Come riesci a far coincidere gli impegni sportivi e personali?
Faccio una premessa: non si può fare tutto, ma volere è potere! È importante che io abbia questo pensiero durante il giorno, perché se non ho tempo di allenarmi, non mi alleno. Questo mi fa vivere più serenamente il fatto di aver rivoluzionato, anche se in parte, le mie giornate dopo la nascita di Emma. Ritagliarsi dei momenti tutti per me ora è più difficile, bisogna sapersi organizzare molto bene, anche se a volte incastrare tutto non è facile. Ho la fortuna di avere un marito, anche lui sportivo, che mi sostiene e appoggia quando l’evento agonistico si avvicina. Per le competizioni ci alterniamo, una volta gareggia lui e l’altra volta gareggio io, e in tutto questo Emma è sempre presente! Durante la settimana invece indosso il camice per lavorare in ambulatorio come osteopata; tolto il camice, mi metto al lavoro in palestra per fare rieducazioni post intervento, seguire i miei ometti affetti da Parkinson, le persone che devono perdere peso o ancora la ragazzina con la scoliosi. Poi c’è la corsa: ciò di più immediato che mi viene da fare, anche solo per ritagliarmi del tempo tutto per me e per divertirmi!

Quale valore dell’essere atleta vorresti trasmettere ai tuoi figli?
Mi sono stati insegnati e trasmessi i valori di impegno, costanza, perseveranza, rispetto, la possibilità di sconfitta ma anche la fatica del successo. Il mio ruolo da genitore è quello di accompagnare i miei figli nelle sfide che lo sport pone. Lascerei che siano loro a combattere le loro battaglie e gradualmente insegnerei loro ad affrontarle.
Quando combattevo ho sempre stretto la mano al mio avversario; il principio è semplice: lo sconfitto fa i complimenti al vincitore, il vincitore riconosce l’impegno dello sconfitto e si augurano buona fortuna!
Essere mamma e atleta non è sempre facile, ma è stupendo e soprattutto possibile. Avere sempre con me mia figlia, riuscire darle le giuste attenzioni e allo stesso momento riuscire ad allenarmi e fare le gare è entusiasmante. Vorrei darle l’esempio di una mamma che lavora, che è forte e che riesce a fare tante cose.


Come si svolge una tua giornata tipo? Come ti alleni?
Sveglia alle 6.30 di mattina (molto probabilmente di notte non ho dormito, chi ha figli mi può capire), porto all’asilo Emma e vado a lavorare. Se ho pausa pranzo è facile: vado a correre! In base agli appuntamenti di lavoro e al tempo che ho a disposizione mi organizzo con l’allenamento. Se non ho pausa pranzo, cerco di ritagliarmi qualche momento qua e là nella giornata per sollevare qualche peso e fare un po’ di plank. Alla sera quando finisco di lavorare faccio la mamma!

Cosa significa per te essere diventata una ASICS FrontRunner? Cosa ti aspetti da questa esperienza?
È un anno che faccio parte di questa Community e da quando ho ricevuto la chiamata inaspettata della Community Manager, Alessia Sergon, ho capito che non si trattava solo di un gruppo di persone che corrono. Ma gli ASICS FrontRunner sono filosofia di vita e di movimento, sono voglia di condivisione, sono persone diverse con vite e passati differenti. Essere ASICS FrontRunner vuol dire essere Ambassador del Brand, ma anche molto altro: partecipare ai meeting nazionali e internazionali, incontrare atleti ed expert di massimo livello (come ad esempio Stefano Baldini che nel team è sempre in prima linea), coinvolgere più persone possibili a fare attività fisica, partecipare alle gare o a eventi insieme agli altri membri del Global team, ma anche bere un caffè in pausa pranzo e fare un aperitivo virtuale attraverso lo schermo del telefono. Perché noi siamo anche questo!


Da quanti anni pratichi trail running e cosa ti ha avvicinato a questa disciplina?
Ho sempre fatto trekking e ho sempre amato la montagna, ma non l’avevo mai considerata per la corsa. Anche perché io abito in Pianura Padana e mi viene davvero difficile raggiungere anche solo le prime pendenze.
Tutto è iniziato nel 2016 quando ho partecipato con i miei amici ad una “Spartan Race” ad Alleghe/Dolomiti. Non avevo idea di quanto sarebbe stata dura, non avevo neanche l’orologio al polso, sapevo solo l’orario di partenza. Inaspettatamente, sono arrivata 3° donna! Da quel giorno faccio fatica a correre su asfalto.


Quale aspetto ami di più della corsa in montagna?
La libertà. Il senso più profondo dell’essere liberi assume una dimensione quasi sentimentale. Il tempo liberato dagli impegni quotidiani si trasforma in tempo di libertà. Quando guardo le montagne è come se sentissi i loro sentimenti dentro di me. Le rocce, le pareti, la vegetazione sono un’opera d’arte. Ma anche condividere tutto questo con gli amici di sudore!

Quale scarpa preferisci per correre?
Devo essere sincera: non ho una scarpa preferita, perché le scarpe sono tre e non riesco a scegliere. ASICS Gel-Trabuco 9, Fujilite 2 e Gel-Fujitrabuco Sky. A breve uscirà un’altra scarpa da trail running e non vedo l’ora di provarla! Comunque, dipende dove vado a correre, che tipo di terreno troverò e dalla distanza che percorrerò; di conseguenza, opterò per una scarpa più o meno ammortizzata.


Nella vita hai praticato altri sport oltre alla corsa?
Assolutamente sì! Ho praticato nuoto, acrobatica, karate, tiro con l’arco, atletica e arrampicata e tutti gli sport mi hanno resa quella che sono oggi. 


Hai gare in programma o progetti particolari per questo 2022?
Per questo 2022 mi piacerebbe segnare in rosso tante date sul calendario. La pandemia da Covid-19 e la gravidanza mi hanno tenuto lontano dal mondo dalle competizioni per molto tempo. L’ansia del pre-gara, l’attesa dello sparo di inizio, condividere e conoscere qualcuno lungo il percorso, la gioia di arrivare al traguardo e il bello di ritrovarsi tutti insieme a bere una birra. Ma io e mio marito sentiamo anche il bisogno di allargare la famiglia e dare una sorellina o un fratellino a Emma. Vediamo come andrà quest’anno. Intanto mi sto preparando per la Milano Marathon che si svolgerà il 3 aprile e la correrò insieme al team ASICS FrontRunner!