With: Vans
ITW: Benny Urban
Photos: Matt Georges
“Credo che i social media e i contenuti immediati uccidano la creatività. Il nostro obiettivo era realizzare un film sullo snowboard che le persone potessero ricordare e che idealmente volessero rivedere.”
Hai diretto questo film per Vans, come è iniziato tutto?
Non userei necessariamente il termine “diretto”, in realtà abbiamo deciso di utilizzare “guidato da”! Bruno Rivoire (che è il team manager di Vans Europe) ed io parlavamo da tempo di realizzare un progetto del genere, ma non sembrava mai il momento giusto, fino all’inverno scorso. Penso che da parte mia l’aver preso un po’ in mano la parte di pianificazione e di regia sia stato semplicemente un processo naturale a cui siamo giunto attraverso la condivisione di idee e visioni specifiche per questo film. Sono davvero grato per la fiducia che Vans ha in me e per aver supportato ciò che pensiamo sia un buon video di snowboard.
Ci racconti un momento difficile e uno particolarmente emozionante?
La musica è sempre un processo lungo e difficile. Decidere quale usare e poi ottenerne i diritti spesso si traduce in un gran mal di testa! Metre ogni viaggio e ogni singolo giorno in cui uscivamo a girare è stato emozionante per noi. Non sai mai davvero cosa finirai per fare. Essere flessibili aiuta sicuramente.
Come avete selezionato i rider del film? C’è fra di loro qualche tuo amico di lunga data?
Tutte le persone coinvolte si conoscono e vanno molto d’accordo, il che è molto importante, penso. Le vibes devono essere buone! Altrimenti che senso ha? La crew deve parlare la stessa lingua (metaforicamente parlando) in termini di luoghi, spot, trick scelti, come girare le cose e così via. Altrimenti diventa un incubo mettersi d’accordo su ogni singolo aspetto. La maggior parte dei rider coinvolti sono amici da tempo. E quelli che non lo erano lo sono diventati!
In un momento in cui tutto è condiviso in diretta sui social, perché la decisione di lavorare su un film e su un progetto artistico come Oasen?
Credo che i social media e i contenuti immediati uccidano la creatività. Il nostro obiettivo era realizzare un film sullo snowboard che le persone potessero ricordare e che idealmente volessero rivedere. Non qualcosa che viene dimenticato appena esce il prossimo post di Instagram. Dobbiamo mantenere vivo questo aspetto culturale dei film sullo snowboard. È una piattaforma in cui i rider e le aziende possono mostrare molto di più che una skill momentanea.
Come hai deciso gli spot e i luoghi in cui filmare?
Il fattore fondamentale era trovare la neve in zone interessanti. Personalmente amo andare in luoghi collinari e in città che hanno spot naturali su cui prendere velocità. Rende tutto molto più bello e credo che si veda anche nello stile di riding.
Quali sono i tuoi trick e spot preferiti del film?
Mi piace molto il Boardslide around the corner to redirect into the Bank di Sebi Springeth. Ma anche il 50-50 on the big Kink Rail di Kas Lemmen e lo switch creeper in Sweden di Dominik Wagner sono tra le mie clip preferite.
Come sta cambiando lo snowboard? Che direzione sta prendendo secondo il tuo punto di vista?
Il livello è altissimo. Ci sono così tanti ragazzi assurdamente bravi che non riesco nemmeno più a tenerne traccia. Di tanti talenti emergenti non conosco proprio nulla, il che è un peccato. E lo dico da persona che è dentro questo ambiente da tanto tempo. Quindi penso che sia davvero difficile per molti di loro trovare la piattaforma giusta (oltre a Instagram) per distinguersi. Inoltre credo che in ogni rider ci sia molto di più che la semplice bravura. È importante anche come fai le cose. Dovremmo tenerlo sempre a mente, soprattutto i rider più giovani. Conta essere sé stessi e distinguirsi per individualità e originalità.
Puoi parlarmi dei fotografi e dei filmer con cui hai lavorato? Qual è il tuo rapporto con loro?
Grazie a Vans abbiamo avuto il privilegio di lavorare con i migliori della scena. Matt Georges è lo Staff Photographer di Vans Europe e sono felice di considerarlo un amico e di poter lavorare con lui abbastanza spesso. È veramente un grande. Non importa cosa scatti con Matt, le sue foto sono sempre pazzesche! Alex Pfeffer è stato il principale regista e montatore di Oasen, il che è stato una fantastico perché durante ogni viaggio si è fatto il culo sul campo proprio come noi rider. È stato coinvolto in ogni aspetto della realizzazione, inoltre, è un regista straordinario e non sbaglia mai un colpo. Personalmente mi piace molto filmare in follow cam con lui, penso che possiamo affermare che sia uno dei migliori della scena quando si parla di riprese. È anche un grande amico. Quindi nel complesso sono davvero felice, siamo stati in grado di mettere insieme una crew perfetta. È stato proprio un sogno che si avvera!
Hai in programma altri film o progetti artistici nel prossimo futuro?
Lo spero! Devo solo trovare il tempo per realizzarli ma non demordo!
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