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Dove arrampicare in Sicilia? Bosco Scorace!

By Abram Tomasi


With The Crimp & The Good Life

Bosco Scorace è il progetto che racconta dove arrampicare in Sicilia, tra boschi di eucalipto e rocce di arenaria. Ma è anche molto di più; una dedica d’amore all’arrampicata e una dimostrazione di sostenibilità verticale, infatti tutti i guadagni vengono reinvestiti per valorizzare la zona e aiutare chi qui ci vive e lavora. Il progetto si dirama in una guida dallo stile young and cool che cerca di avvicinare tutti al bouldering e in “vacanze arrampicatorie”, dando un’alternativa alle classiche vacanze italiane.

Come nasce il progetto Bosco Scorace? Cosa c’è dietro la guida e cosa dentro le sue pagine?

Il progetto nasce da Davide Catalano che sei anni fa ha lasciato la sua vita a Milano e si è trasferito in Sicilia per avviare un bed & breakfast nell’entroterra. Aveva da subito l’intenzione di dedicarsi all’arrampicata e di vivere di questo. Parlando con diverse guardie forestale, gli hanno consigliato la zona di Bosco Scorace. Arrivato qui, ha visto un mare di rovi, con sotto dei massi di arenaria. Essendo coperti da centinaia di anni, l’arenaria era, ed è tuttora, intatta e non erosa. Lì sono iniziati i lavori di sviluppo e sono stati epici. Io, Marco Ramerio, mi sono introdotto nel progetto nel 2018, prima vivevo a Londra. Appassionato anche io di arrampicate, prendevo di continuo voli per tornare in Italia. Durante una “vacanza arrampicatoria” in Sicilia ho conosciuto Davide. Mi sono chiesto come potessi aiutarlo nella sua impresa e mi sono ricordato le palestre a Londra strabordanti di persone, così ho chiamato i miei amici londinesi appassionati di arrampicate e tutti insieme abbiamo lavorato al progetto. Dopo anni di collaborazione, ho scelto di dedicare anche io la mia vita all’arrampicata. Pochi mesi dopo è dilagato il Covid-19, così ci siamo fermati e abbiamo lavorato alla gestione e alla pubblicità del progetto, pensando a dei viaggi per l’autunno e all’ideazione di una guida per la zona. Avevamo già fatto tutte le fotografie ai massi, così in sei mesi siamo riusciti a concluderla e molti marchi hanno supportato l’iniziativa, permettendoci di pubblicarla.

 

Oltre alla guida, proponete anche delle “vacanze arrampicatorie”. Pensi sia una nuova forma di turismo? Raccontaci di più di queste nuove vacanze italiane.

Fin da subito abbiamo pensato di proporre gite e vacanze all’insegna dello sport e della natura, all’inizio abbiamo lavorato principalmente con gli inglesi. Abbiamo avuto persone che sono tornate svariate volte. Con la situazione attuale è stato più difficile ma siamo riusciti a catturare l’attenzione dei turisti italiani, che magari non venivano da lontano e quindi si potevano spostare. Le prenotazioni arrivano e c’è tuttora molto interesse e supporto. Il valore aggiunto in quello che facciamo, e che ci differenzia dalle altre realtà, è essere sempre presenti con il cliente. Non siamo un’agenzia viaggi e non proponiamo pacchetti pre-fatti. Abbiamo un pulmino di 9 posti con cui andiamo con i turisti h 24 e gli raccontiamo il territorio e sappiamo dare loro un’esperienza indimenticabile. Crediamo che il turismo sportivo, soprattutto dopo il Covid-19, abbia tantissimo potenziale. Tutti hanno capito l’importanza della natura e del movimento.

Come descrivi Bosco Scorace e perché è così speciale da poter entrare nella top 10 delle aree boulder più belle d’Europa?
È un posto fantastico perché è immerso in un bosco di eucalipto. Quando c’è il vento c’è un fruscio che crea un suono surreale. È a 600 m sul livello dal mare e gode di un clima più morbido rispetto al classico clima siciliano ed essendo lì si può scalare tutto l’anno, anche l’inverno. Inoltre, con la roccia arenaria coperta dai rovi per così tanti anni, si è erosa in modo particolare. Non è diventata sdrucciolevole, ma è rimasta compatta. La grana è finissima, sembra sabbia, ed è molto solida. Quando ci scali sopra non senti che viene via la sabbia, non hai paura di rovinarla e ci sono molte tipologie di prese e blocchi di strapiombo.

 

Qual è lo spot di arrampicata più bello della Sicilia?
Mi è difficile scegliere uno spot ma personalmente indicherei la linea Sicilian dream. È un 7c, abbastanza difficile e molto alta ma è una linea fenomenale. Un torrione di roccia, una pancia gigante, che parte a strapiombo. Devi fare un giro di mani sulle tacche per arrivare in placca, li già sei molto alto e da lì si continua a salire.

Bosco Scorace è una guida decisamente pop, così tanto che è scritta come un fumetto e con un tone of voice molto young and cool. Pensate che arrampicare sia per tutti? Con il vostro progetto a quali target vi proponete?

Quando mi sono trovato la guida finita mi sono reso conto che era un prodotto mai uscito sul mercato, diverso da tutte le altre. Il bouldering rispetto all’arrampicata sportiva è uno sport di unione, che si fa insieme e per socializzare, come uno sport di squadra. Insieme si deve riuscire a salire il masso, è uno sport molto giocoso e divertente. Per queste ragioni anche lo stile di comunicazione della guida è diretto, giovane e pop. Il contenitore riflette e parte dal contenuto. Nell’arrampicata non bisogna prendersi troppo sul serio, ma divertirsi insieme con uno spirito molto umano, essere lì l’un per l’altro. Abbiamo voluto creare uno slang per comunicare questa attitudine all’arrampicata.

 

Qual è l’obbiettivo della guida? 

La guida nasce per aiutare le persone del posto ed è un inno all’amore verso l’arrampicata. È necessaria perché prima non esisteva. Le persone che volevano fruire della zona dovevano arrangiarsi o appoggiarsi a noi. Da un punto di vista personale, la guida è una dimostrazione della sostenibilità verticale. Io cerco delle maniere per creare un flusso economico tra le persone locali. Come faccio ad aiutare le persone del posto a sostenere tutto il tempo e il lavoro che dedicano allo sport? Lo fanno principalmente per amore ma meritano di esser aiutati. Per questi motivo, tutti i guadagni vengono reinvestiti nella valorizzazione della zona e di chi qui ci vive e lavora. 

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