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My Fjällräven Classic Sweden

By Pietro Ienca Gazzolo
Photos Anette Andersson

Esiste una parola in svedese che descrive perfettamente il mistero e l’incanto che uniscono tutti i grandi amanti della montagna. Questa parola è “Bergtagen”. Le sue origini sono antiche e avvolte nel mito. Raccontano la leggenda di curiosi troll che vivevano nelle grotte delle montagne e rapivano i viaggiatori solitari. I più coraggiosi e fortunati che riuscivano a fuggire erano comunque destinati a rientrare nei loro villaggi quasi come sotto incantesimo, ormai cambiati per sempre. Ecco quindi che “Bergtagen” veniva pronunciata per mettere in guardia esploratori e camminatori dai pericoli della montagna. Oggi la leggenda ha lasciato spazio a nuove interpretazioni e “Bergtagen” è spesso usata in svedese per descrivere l’ossessione di coloro che amano essere circondati dalla natura.

Sono rientrato dalle montagne della Svezia ormai da diverse settimane e devo ammettere che forse qualche troll esiste ancora…
Lo scorso agosto sono stato infatti invitato, insieme al mio socio e amico Luigi, a prendere parte alla delegazione media che ha raggiunto i partecipanti dell’edizione 2019 di Fjällräven Classic Sweden. Si tratta di uno dei più grandi e famosi eventi trekking al mondo, che ogni anno riunisce oltre 2.000 camminatori per percorrere 110 km nel cuore della Lapponia Svedese. A partecipare sono grandi e piccini di ogni età. Basti pensare che quest’anno il più anziano aveva 80 anni e il più piccolo solo 1 e mezzo. Grazie all’Allemansrätten, il diritto svedese di accesso ad aree pubbliche e private per attività ricreative o esercizio fisico, durante il cammino i partecipanti possono campeggiare ovunque per la notte. Possono anche scegliere il ritmo di camminata che preferiscono. Da soli, o in compagnia. L’unica regola vigente è quella di lasciare l’ambiente naturale così come lo si è trovato. Non a caso, infatti, il Classic è un evento ecologico certificato Håll Sverige rent (conosciuta anche come la “Keep Sweden Tidy Foundation”).
Io e Luigi abbiamo avuto l’onore di percorrere gli ultimi chilometri del cammino insieme ai partecipanti e per l’occasione siamo stati anche chiamati a prendere parte ad un test di prodotto davvero unico. L’obiettivo era quello di provare i nuovi capi della linea d’alta quota di Fjällräven, che non a caso si chiama proprio Bergtagen e viene sviluppata con la collaborazione delle Guide Alpine Svedesi. Per farlo, abbiamo raggiunto uno dei principali ghiacciai dell’area, il Goduglaciären. Lo abbiamo scalato, fino a raggiungere i 2000 metri di quota. Uno spettacolo mozzafiato. È stato toccante vivere in prima persona la sofferenza del ghiacciaio. Sapere che in meno di 20 anni scomparirà ci ha fatto riflettere molto.

Cosa mi porto a casa da questa esperienza? La convinzione che, in tema di cultura del trekking, la Svezia ha tanto da insegnarci. Che le aziende outdoor possono e devono impegnarsi concretamente per trovare soluzioni utili a ridurre al minimo l’impatto dei processi di produzione, ed aumentare il più possibile la durabilità dei loro prodotti. Che Fjällräven questo impegno lo mette in pratica seriamente e già da diversi anni. Che non esiste brutto tempo, esiste piuttosto l’equipaggiamento sbagliato. E infine che quando si cammina sulle montagne svedesi è bene stare attenti, perché ci sono certi troll pericolosi, capaci di rapire i camminatori solitari e cambiarli per sempre…