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Ilaria Magistri e Stefano Bianchi: insieme lungo i sentieri

By Denis Piccolo

Photo Paolo Sartori

Lei, un’osteopata che ha da pochi anni scoperto una passione per la corsa in montagna. Lui, un personal trainer e preparatore atletico che gestisce anche una piattaforma sul fitness online. Sono Ilaria Magistri e Stefano Bianchi, amici e partner sui sentieri di montagna, uniti dal forte amore per il trail running. Per loro allenarsi e gareggiare insieme significa darsi sostegno a vicenda e condividere questa forte passione che li accomuna.

Ilaria, quando avete iniziato a praticare trail running?

Ho iniziato a fare trail running nel 2019, Stefano invece ha iniziato a praticare con degli amici che hanno un negozio di abbigliamento sportivo specializzato nel trail.

 

Ilaria, che rapporto hai con la corsa in montagna?

Per me la corsa è libertà, e correre nella natura è la maggior forma di libertà che riesco ad immaginare.

 

In che modo il trail running si inserisce nelle vostre vite personali e professionali?

Uno dei grandi vantaggi di essere liberi professionisti è proprio quello di riuscire ad inserire nella nostra vita professionale lo sport e il tempo libero a nostro piacere, e così gli allenamenti e il trail running.

 

Ilaria, quando è nato l’amore per il trail running?

Mi sono innamorata del trail running facendo trekking, e l’amore per la corsa mi ha portato ad integrare le due cose che trovano la loro perfetta unione nel trail running.

 

Avete corso con la Nike Pegasus Trail 3. Sensazioni?

Ci siamo trovati benissimo! La Pegasus Trail 3 si è rivelata una scarpa veloce, altamente ammortizzata e confortevole. Sia sui terreni più rocciosi che nei cambi di direzione si è dimostrata reattiva e performante. Entrambi pensiamo sia un modello veramente ammortizzato, comodo e che garantisce grip e supporto su tutti i tipi di terreno.

Quale consiglio dareste a chi si approccia per la prima volta al trail running?

Il miglior consiglio per chi volesse avvicinarsi al trail running sarebbe quello di puntare su un’ottima calzatura e di investire su attrezzatura di qualità, come un abbigliamento tecnico ideale per ogni stagione.

 

Quale pensate sia il modo migliore per evitare infortuni?

Il modo migliore per evitare gli infortuni sono la scarpa e la gradualità degli allenamenti, è sicuramente consigliato seguire i consigli di figure sportive e professionali esperte che possano indirizzare al meglio in questo sport.

 

Stefano, cosa ha in più il trail running rispetto alla corsa su strada?

Quello che mi piace di più della corsa in montagna è che, a differenza della strada, non sono legato a guardare l’orologio, a tenere né il passo né il ritmo né i tempi prestabiliti. Preferisco correre a sensazione, secondo il mio corpo e ascoltando il mio battito. Inoltre i panorami mozzafiato che regala questo fantastico sport sono imparagonabili rispetto a quelli della semplice strada.

 

Stefano, il luogo più incredibile dove avete corso?

Ho viaggiato tanto, sia per lavoro che per svago, e ho avuto la fortuna di riuscire a correre in Perù, nel Canyon del Colca. Ilaria invece mi ha sempre raccontato dei sentieri nell’area di Courmayeur, intorno al Monte Bianco.

“Quello che mi piace di più della corsa in montagna è che, a differenza della strada, non sono legato a guardare l’orologio, a tenere né il passo né il ritmo né i tempi prestabiliti. Preferisco correre a sensazione, secondo il mio corpo e ascoltando il mio battito.”

Come vi siete conosciuti e come è nato questo feeling che avete nella corsa?

Ci siamo conosciuti frequentando la stessa università, ma in realtà il nostro feeling è nato correndo.

 

Mi parlate del vostro rapporto e di quello che rappresenta l’altro per voi?

Abbiamo una grande sintonia, riusciamo sempre a trovare tante cose da raccontarci durante i nostri allenamenti, questo fa si che non ci sia mai un momento di noia. Riusciamo ad essere molto profondi, raccontandoci un po’ tutto delle nostre vite, oltre a tutto questo, insieme condividiamo la bellezza della montagna ed i suoi silenzi.

 

Cosa significa correre in natura?

Significa connessione, sia con noi stessi che con quello che ci circonda. Significa prenderci del tempo per noi. È un momento in cui possiamo isolarci e staccare un po’ dalla vita lavorativa e quotidiana, riconnettendoci con noi stessi e tutto ciò che ci circonda.

 

È molto difficile trovare un partner con cui correre, ancora di più se di sesso differente, qual è il motivo per cui vi allenate e gareggiate insieme?

Il motivo per cui ci alleniamo e gareggiamo insieme è perché abbiamo sempre dei ritmi abbastanza simili, a volte capita che uno aspetti l’altro ma poi al traguardo arriviamo sempre insieme.

 

Ilaria, il tuo sogno nel cassetto?

A livello sportivo sarebbe riuscire a correre un giorno il Tor de Geants.

 

Stefano, per te?

Fare una gara in Patagonia, nella Terra del Fuoco.


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