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LAAX OPEN 2023: prime volte che scrivono la storia

By: Lisa Misconel

Più che un evento, un’icona. 300 fra i migliori atleti di snowboard e freeski al mondo… ed il meteo. Il racconto di un’edizione piena di prime volte che, pur avendo messo a dura prova atleti e staff, ha scritto un pezzo di storia.

Se c’è un luogo ed una data che il mondo dello snowboard aspetta ogni anno, è senza dubbio quella di Laax Open. L’evento per eccellenza che riunisce circa 300 fra i migliori rider al mondo presso la Mecca dello snowboard in Europa. Dal 2023 anche il circuito di freeski è entrato a far parte di questa tappa; un passo naturale, come dice Donald Nader event director: i rider ed i freeskier hanno da sempre condiviso il park Noname qui a Laax, ed il resort è stato impegnato nell’ospitare gli European Freeski open per molti anni in passato. Le finali dello slopestyle freeski verranno disputate la domenica, mentre lo snowboard il sabato.

C’è una gara in particolare che appassiona ed affascina grandi e piccini, appassionati e profani: l’Half Pipe al Crap Sogn Gion. Il Big Beast fà da palcoscenico con i suoi 200m di lunghezza e 6,90m di altezza, il più grande e famoso half pipe al mondo. L’atmosfera notturna crea uno scenario extraterrestre che viene condito dallo show degli atleti, insomma… tutti aspettano le 17.30 del sabato!

Nella stazione a valle si respira un’atmosfera pazzesca: rider di tutto il mondo si aggirano per locali ed hotel così come appassionati e professionisti del settore, tutti con lo stile inconfondibile che li contraddistingue ed un entusiasmo che si trasforma in sorrisi, risate e piacevoli momenti di condivisione. I tanto amati side event sono tornati dopo lo stop forzato della pandemia, e così nell’atmosfera rilassata del Rockresort fra un concerto e qualche birra all’Indy, fan e spettatori si godono giornate di gare e serate di divertimento.

Sabato: big day has come!

Le finali di slopestyle e half pipe, gli atleti, l’organizzazione e poi… il meteo. È mattina, le temperature sono decisamente rigide e la visibilità pressoché nulla; il tutto condito candidi fiocchi di neve. Sembrerebbe ciò che tutti aspettano in questo caldo inverno, ma non a Laax. La visibilità è essenziale fra le condizioni necessarie allo svolgimento delle competizioni, e dopo qualche falso allarme non ci sono dubbi: le finali slopestyle non possono svolgersi, saranno rimandate al giorno seguente. È triste ma quantomai necessario per la buona riuscita della gara e per la sicurezza dei riders, ma l’half pipe è lontano ancora qualche ora e le speranze sono alte.

Crap Sogn Gion pullula di skier e rider da tutta Europa; c’è musica, festa e tanto fermento che mantiene l’umore alto e l’entusiasmo acceso, nonostante il maltempo. Ore 16.30, iniziano i training. Un mini rider con un cartello in mano urla e grida il nome del suo idolo, Scotty James, che si avvicina e dopo qualche chiacchiera ed un abbraccio si fa fotografare con lui: quel giorno, come scrive su Instagram il piccolo James, è il migliore della sua vita.

I rider partono! Jump, nebbia, jump, vento, sistemazione del pipe, jump, nebbia e così via… La visibilità sembra un desiderio lontano in questa serata dove le uniche stelle visibili sono quelle che sfrecciano sulle tavole. La finale viene rimandata per ben due volte ma il pubblico non molla e così gli atleti, sono le 19.00 e nessuno si è mosso…neanche la nebbia. Le finali sono annullate, verranno mantenuti i risultati delle semifinali, ma uno spettacolo più grande della gara che scriverà un pezzettino di storia in questo sport sta per iniziare.

Gli atleti per la prima volta, dopo aver espresso la loro contrarietà allo svolgimento della competizione, stanno per sfogare tutta la loro energia per dare al pubblico una serata che non dimenticherà. Lo speaker canta e scalda gli animi, annunciando l’inizio dello show dove tutti gli atleti si divertiranno in onore degli appassionati. Uno dietro l’altro si lanciano in jump e trick senza sosta, salutando i fan nel risalire in motoslitta.

La musica e la neve accompagnano questo spettacolo incredibile che si conclude con un momento che nessuno dimenticherà e che sui social ha fatto il giro del mondo: Valentino Guseli (talento australiano e unico rider a qualificarsi per le finali di entrambe le discipline) seguito da Kaishu Hirano si lanciano nel ‘biggest jump you’ve ever seen!’ e così è stato.

Una serata di prime volte, oltre che per lo svolgimento della gara, anche per qualche atleta. Infatti, per i giapponesi Ono Mitsuki e Ruka Hirano, salire sul gradino più alto del podio è un nuovo traguardo.  Scotty James (AUS) e Yuto Totsuka (JPN) sono arrivati secondo e terzo, mentre Wu Shaotong (CHN) e Maddie Mastro (USA) hanno completato il podio femminile. Champagne Showers danno la buonanotte agli spettatori che, sci e snow ai piedi possono discendere come da tradizione lungo la pista illuminata in direzione Rocks Resort che li aspetta con una grande festa.

QUI un piccolo riassunto dei migliori momenti dei FIS Snowboard Half Pipe Finals.

Time for Slopestyle!

La domenica sopra i tetti di Laax inizia con tutto un altro sapore: il sole splende e riscalda in bianco paesaggio che si può ammirare da Crap Sogn Gion, e finalmente le finali di slope per snowboard e freeski possono essere onorate. La nebbia ed il vento hanno lasciato posto ai rider che uno dopo l’altro si sono sfidati su rail e jump fra le urla degli spettatori. Dopo tanti anni a Laax, anche per lui una prima volta: Marcus Kleveland domina la finale di snowboard slopestyle portando a casa un risultato mancante nel suo curriculum così come la neozelandese Zoi Sadowski Synnott per la categoria femminile.

QUI un piccolo riassunto dei migliori momenti dei FIS Snowboard Slopestyle Finals.

La giornata prosegue con la super novità ossia la Finale di Slopestyle Freeski che, sfortunatamente, non gode dello stesso meteo favorevole. Malgrado le condizioni non siano ottimali, si gareggia. C’è fermento dalla valle fino ai 2252 del Noname Park poichè un local, e non uno a caso, sta per partire per la sua corsa.

È Andri Ragettli, 24enne del posto che accompagnato dall’energia di casa e dagli applausi dei suoi fan e conoscenti, chiude in prima posizione davanti ai campioni olimpici Alex Hall (USA) e Birk Ruud (NOR) e dichiara:

“Questa è la prima volta che il freeski è parte di LAAX OPEN e vincere qui è semplicemente fantastico! Ho dovuto adattare la mia gara a causa del tempo, ma questo è ciò che distingue un buono sciatore, e sono molto contento del risultato.”

Ecco i migliori momenti delle FIS Freeski slopestyle finals

Un LAAX OPEN di prime volte, di compromessi e decisioni difficili. Di entusiasmo, di resilienza, di passione che rimarrà nei cuori dei presenti e negli occhi di chiunque lo abbia seguito da lontano. Un luogo che è un simbolo e che ogni anno regala un’occasione di confronto e condivisione che sfociano in uno spettacolo senza pari.

See you next year in #laaxbaby!