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L’Italia a passo lento, Elia Origoni e il suo Sentiero Italia

By Gian Luca Gasca
With Millet & Lafuma

Otto mesi per completare gli oltre 7000 chilometri del Sentiero Italia, il più lungo trekking al mondo. È questo il tempo impiegato dalla Lafuma Outdoor Sentinels Elia Origoni. Varesotto, classe 1991, non è nuovo a itinerari di lunga percorrenza. Nel 2015 ha attraversato le Alpi, da Vienna a Genova, seguendo l’itinerario della Via Alpina. Una vera e propria immersione nella natura che ha trovato una forma ancora più pura in questa nuova sfida che l’ha portato dalla Sardegna alla Sicilia,  per poi camminare attraverso la penisola risalendo l’Appennino e infine attraversando le Alpi. Destinazione finale Muggia, dove il sentiero si chiude. Un bagno di emozioni e la consapevolezza di aver fatto qualcosa di speciale per se stessi. “Elia è il primo a completare l’intero percorso del Sentiero Italia CAI dopo 23 anni” ha spiegato all’arrivo di Orgoni il vicepresidente generale del CAI Antonio Montani. “Dopo le esperienze degli anni Novanta lui è il primo a percorrere integralmente il Sentiero Italia. Elia è oggi testimone della bellezza degli oltre 7200 chilometri del Sentiero e anche del fatto che questo viaggio, anche preso a piccoli pezzi, può rappresentare non solo una scoperta culturale e ambientale ma anche una grande avventura. Il Sentiero Italia CAI è infatti destinato a tutti, anche a chi desidera cimentarsi in un’impresa atletica e ama camminare in montagna”.

Il Sentiero Italia a impatto zero
Non solo scarponi e gambe nel Sentiero Italia vissuto dalla sentinella. Se chiunque altro, per andare dalla Sardegna alla Sicilia avrebbe utilizzato il traghetto, Elia ha fatto una scelta radicale. “Quando ho iniziato a immaginare il viaggio lungo il Sentiero mi sono trovato subito di fronte a un grosso quesito” spiega. “Arrivato al termine della Sardegna avrei dovuto superare un grosso tratto di mare, ha senso farlo in nave? Parto per vivere un’esperienza ecosostenibile e poi prendo il traghetto? Così ho iniziato a fare qualche ricerca in rete, scoprendo l’esistenza di queste piccole imbarcazioni simili a delle canoe. Sono essenziali ma forniscono anche lo spazio per distendersi e riposarsi durante la notte”. Da qui in avanti cambia tutto. Nella programmazione della nuova partenza non bisogna solo più tenere conto di un viaggio a piedi, ma anche della navigazione. Come si conduce una barca a remi attraverso il mar Mediterraneo? “Non avevo nessun tipo di esperienza di navigazione. Ho fatto qualche giro in canoa nei laghi che si trovano vicino casa e poco altro”. Dopo aver salutato la costa sarda per Elia sono iniziati giorni intensi. Poche ore di sonno ogni notte si alternavano alle molte di remata. “Non potevo abbandonare i comandi per molto tempo, per non perdere la rotta” spiega. Alla fine una manciata di giorni sono stati sufficienti per raggiungere Palermo e ritrovarsi saldamente piantato a terra. Da qui in avanti nulla sembrava poter andare storto. Ovviamente anche i tre chilometri dello Stretto di Messina sono stati superati a forza di braccia, remando da una costa all’altra. Ma dopo aver affrontato il mare aperto, questo deve essergli sembrato un gioco da ragazzi.

Un’avventura lungo l’Italia
Paesaggi che cambiano a ogni tappa, ambienti che si trasformano, incontri, persone. Il Sentiero Italia ha una sua vita e traspare dal racconto di Elia. Ha un’anima che prende forma chilometro dopo chilometro, racconta il nostro Paese, la nostra storia, un popolo. “Un passo alla volta sono salito e sceso da ogni montagna del nostro Paese amalgamando la componente sportiva a quella di scoperta culturale” spiega Origoni. “Il Sentiero Italia è unico nel suo genere e spero che molti appassionati possano trovare la giusta motivazione per partire alla scoperta dei suo lungo cammino”. Un itinerario oggi percorribile al 100% grazie al lavoro svolto dai volontari del Club Alpino Italiano che dal 2017 stanno lavorando alla risistemazione del sentieri. Quando cammini per così tanto tempo, dopo è difficile riabituarsi alla normalità. “È stata un’esperienza intensa” conclude Elia rammentando il momento più complesso di tutti, quando nella scorsa primavera è stato travolto da una slavina ai piedi del Monte Prado, in Toscana. “Alla fine sono riuscito a ripartire e a chiudere il progetto”, ma in mezzo c’è stato un grande spavento per lui e per la famiglia, oltre a un mese di riabilitazione. In tempo record è tornato a camminare e a macinare chilometri. L’obiettivo? Completare il percorso prima che le nevi autunnali iniziassero a imbiancare le Alpi. E ci è riuscito appena in tempo. Mentre il nostro camminatore scendeva in riva al mare già le vette delle montagne iniziavano a vestirsi d’inverno.

Outdoor Sentinels, outdoor a misura d’ambiente
Elia è l’ultimo appassionato ad aver fatto il suo ingresso tra le sentinelle outdoor di Lafuma, la community di appassionati di outdoor e natura che condividono il loro impegno nella tutela degli spazi verdi durante le loro avventure e i loro viaggi. Il gruppo di giovani offre il proprio concreto contributo raccogliendo i rifiuti che trovano durante le loro uscite all’aria aperta e condividendo questi momenti, per ispirare e sensibilizzare su questa importante tematica. Vengono da tutto il mondo, amano le avventure all’aria aperta, i viaggi, la natura e hanno un obiettivo comune, contribuire concretamente alla salvaguardia del nostro pianeta. La presentazione di Elia come parte del team è avvenuta lo scorso 9 ottobre presso il corner Lafuma di Mega Intersport a Martignacco (UD). Poche ore prima di raccontarsi al pubblico il camminatore ha terminato il suo cammino, una piccola festa celebrativa e conclusiva di un grande progetto. “L’idea che sta dietro a questa impresa è semplice. Gambe, zaino, tenda, voglia di impegnarsi in maniera concreta e sporcarsi le mani per mostrare come anche un viaggio In solitaria e con poco peso sulle spalle possa essere affrontato rispettando l’ambiente”.

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