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The Pill’s Fan Stories: Vivere un sogno è possibile, anche in piena pandemia

Oggi torniamo indietro nel tempo di circa un anno e mezzo. Non è molto, vero? Ma pensate a tutto quello che è successo, a cosa abbiamo vissuto. Abbiamo affrontato una pandemia, cambiamenti di governo, cambiamenti climatici! Ma c’è chi, da Maggio 2021, ha deciso di vivere il proprio sogno. “È il momento di fare ciò che sento, ciò che voglio: vado a vivere a Vancouver, in Canada”. Filippo Scalco ci racconta la sua storia legata alla fortissima passione per la Mountain Bike, il suo viaggio, il suo sogno. Vi lasciamo alle sue parole accompagnate dalle sue immagini, in grado di ritrarre molto bene l’aria che si respira in Canada.
-L.S.

Se mi avessero detto che un giorno avrei potuto dire con orgoglio “sto vivendo il mio sogno!” non ci avrei creduto. Sono Filippo Scalco, ho 25 anni e da maggio dello scorso anno vivo a Vancouver, in Canada. Sono sempre stato un sognatore, con una grande passione per la MTB: passavo il tempo a pianificare le mie avventure e a guardare tutti i nuovi video dei pro-rider. Pensavo: “Che bello sarebbe poter girare in bici nel più famoso bikepark del mondo a Whistler. Ma ancora di più poter scendere in mezzo a quei magici boschi canadesi… Risalita in pick-up, e poi giù di nuovo a gas aperto!”

Poi, un giorno scattò la scintilla e in un attimo di follia decisi che era il momento di farlo: “Andrò in Canada!”. Mollare tutto per inseguire i propri sogni non è assolutamente facile, soprattutto se lo si fa nel pieno di una pandemia globale. Ma dopo più di un anno e mezzo di preparazione, quell’aereo direzione Canada è finalmente partito.

Così sono arrivato a Vancouver, una bellissima città incastonata tra oceano, boschi e montagne. La felicità è stata ancora più grande quando finalmente ho toccato con i tasselli della mia MTB il suolo di quel tanto sognato bosco canadese. Mi sembrava di sognare ad occhi aperti perché io, quei posti, li avevo già visti centinaia di volte, ma solo in video. E volete sapere com’è andato il mio primo giro in bici in British Columbia? Un vero disastro!

Sono andato a Seymour, nel mitico North Shore di Vancouver, dove il movimento MTB è nato.
Durante il primo giro con la nuova bici (era anche la mia prima volta con la 29′), il sentiero molto tecnico e super scivoloso mi ha reso la vita difficile. Ma non mi interessava, ero talmente emozionato e felice che quasi avevo le lacrime negli occhi. Nel frattempo sono anche riuscito a trovare lavoro come meccanico in uno storico negozio di bici a Vancouver, Dunbar Cycles, e ho conosciuto parecchi ragazzi con cui ho iniziato ad esplorare la zona.

Poi finalmente, arrivò un altro giorno tanto atteso: era il momento di fare un giro a Whistler Bike Park. È stato magico volare nei salti enormi della pista più famosa al mondo, la A-Line!
Il primo giro ero senza parole, non potevo credere alla dimensione di quei salti e la velocità che richiedono per essere chiusi correttamente. Qualche giro per prendere confidenza e via, giù full speed in questo paradiso per le due ruote.

Un’altra zona stupenda dove sono andato a girare quest’estate è Squamish, località molto famosa per la MTB, a solo un’ora da Vancouver. Non ho mai visto sentieri e salti così ben mantenuti, quasi a livello di un bikepark. Sono andato a provare le famosissime rock slabs, terreno unico che si trova solamente qui. Non sono altro che dei lunghi tratti di roccia con pendenze da capogiro, che alla prima occhiata fanno venire la pelle d’oca. Ma poi i miei amici canadesi mi hanno rassicurato: “Don’t worry Filippo, ti sorprenderanno queste rocce perché hanno un sacco di grip!”.

Vorrei raccontarvi la giornata tipica di un rider canadese, specialmente in estate: lavoro, bici, shuttle con amici, birra e burger post riding! Bellissimo il mood e la community di biker che c’è qua: ci si sente parte di una grande famiglia che condivide le stesse passioni e la voglia di passare del tempo in sella alla propria bici. Io e i ragazzi del bikeshop giriamo molto spesso a Seymour, la nostra montagna di casa. Le tipologie di sentieri sono molto varie: si passa dai flow e linee jumps che fanno invidia ai bikepark, ai più tecnici e scassati, con ripidi e gap dal livello tecnico inclassificabile.

A mio parere, i sentieri più belli sono quelli creati dalle tracce nuove nel sottobosco, i loamer trails, dove la terra è talmente soffice che sembra di galleggiare. Il feeling con la bici è pazzesco, il grip fantastico e la quasi assenza di rocce rendono la discesa emozionante. Arrivati a fine sentiero la six-pack di birre è già pronta per essere condivisa e i rider non vedono l’ora di raccontarsi le emozioni di quel nuovo passaggio appena provato.

Riguardo al tipo di vita a Vancouver, invece, cambiano molte cose rispetto all’Italia e la prima fra tutte è il cibo. In centro città hai la possibilità di assaggiare un sacco di cibi e cucine dal tutto il mondo perché Canada è un incrocio di culture, tradizioni e persone completamente diverse e allo stesso modo uniche. Un’atmosfera speciale dove nessuno si sente fuori luogo.

La cosa che mi piace di più di questo nuovo mondo è il lifestyle che hanno i canadesi: vivono a contatto con la natura, praticano l’outdoor, molti vanno a lavoro in bici o a correre nei parchi cittadini e in riva all’oceano. Nei giorni liberi le attività più popolari sono la MTB, hiking nelle montagne vicine, uscite in kayak nei bellissimi laghi o avventure in tenda insieme agli amici, senza dimenticare tutti gli sport invernali come sci e snowboard.

Credo che i sogni più sono grandi e più ti fanno fare cose eccezionali. All’inizio tutto è semplice e sembra combaciare alla perfezione, la cosiddetta “fortuna del principiante”. Con l’avanzare del percorso però le cose si fanno difficili e complicate, quasi come se fosse una prova per capire se sei realmente preparato alla sfida che hai davanti, all’avventura che stai per intraprendere. Ed è qui che la vera personalità viene fuori, la forza interiore che ognuno ha dentro se stesso.
A Vancouver si capisce veramente se tieni al tuo obiettivo, perché la soluzione più semplice sarebbe mollare. Si arriva sempre a quel punto dove tutto sembra finito. Poi però ti rendi conto che quando non ti arrendi mai i sogni diventano davvero realtà.

Ormai è passato più di un anno e a volte mi sembra ancora straordinario poter vivere queste avventure che solo 2 anni fa erano sogni. Mi fa riflettere l’incertezza del futuro, purtroppo in questo ultimo periodo ho avuto conferma che niente è scontato e che la nostra vita può essere rivoluzionata da un giorno all’altro. Questo mi porta alla conclusione che il nostro presente è la cosa più preziosa che abbiamo e che è nostra grande responsabilità utilizzare il nostro tempo per perseguire quello che realmente ci fa sentire vivi e soddisfatti. A parole è sempre facile, ma ora ho la conferma che con l’impegno si raggiunge qualsiasi obiettivo!