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Nike, la storia del trail running

By Silvia Galliani
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La storia di Nike nel mondo del trail running inizia nel 1978, quando una squadra composta dai migliori alpinisti americani, indossando scarpe Nike, raggiunge il campo base della seconda vetta più alta del mondo, il K2.

La prima vera scarpa da trail running di Nike, infatti, nasce in modo quasi casuale. Nel 1978, John Roskelley e Rick Ridgeway sono fra i membri della prima spedizione statunitense che raggiunge la vetta del K2 senza l’uso di ossigeno supplementare. Nike decide di donare al loro progetto $10.000 nonostante ai tempi non avesse ancora una linea di prodotti dedicata all’outdoor o al trail running, in compenso fornisce loro un paio delle sue nuove scarpe da running, le Nike LDV, per la scalata al campo base di 10 miglia. Le LDV erano leggere e comode, completamente l’opposto dei tradizionali scarponi da hiking estremamente pesanti. Sui quei sentieri accidentati e rocciosi le LDV performavano meglio delle classiche scarpe da montagna in quanto erano più comodi, più flessibili e più traspiranti. Roskelley e Ridgeway tornano dalla spedizione entusiasti e con numerosi suggerimenti per Nike su come adattare i loro design per la creazione di scarpe da trekking leggere. In quegli anni, Mark Parker, footwear designer e appassionato di trail runner, era alla ricerca di scarpe da corsa uniche per la disciplina che amava. Fu lui a progettare la prima scarpa da trail running ufficiale dell’azienda, testata dai trail runner. Sin dall’inizio, Nike ha puntato sulle caratteristiche che ancora oggi contraddistinguono i suoi modelli da trail running: leggerezza, trazione, materiali innovativi, allacciature ergonomiche. Ma bisognerà attendere il 1984 per avere la prima scarpa specificatamente progettata  per un uso outdoor/trail. Stiamo parlando del modello Nike Escape disegnato dallo stesso Mark Parker. Erano gli albori del trail running, e Parker e tutti gli altri pionieri di questa disciplina indossavano solamente scarpe estremamente robuste che all’epoca erano sinonimo di stabilità.

“Ho letteralmente steso un foglio sul cofano di un’auto e ho disegnato la scarpa” ha successivamente raccontato Parker. La scarpa nasce prendendo in prestito alcuni elementi del modello da running Pegasus, che lui stesso aveva recentemente progettato, aggiungendogli uno stabilizzatore più pesante e una tomaia che risultasse più durevole. Parker realizza alcuni modelli campione facendoli testare dai suoi compagni di pista che rimasero sorpresi dal risultato. L’Escape riceve immediatamente recensioni entusiastiche e viene quindi messa in produzione per la stagione successiva. In pochi anni il trail running prende sempre più piede e Nike, nel 1989, lancia il suo secondo modello specificatamente ideato per questa disciplina. Nike Air Wildwood ACG, diversamente dalla Escape si differenzia per i suoi colori vivaci presentando una suola costruita per terreni accidentati e una tomaia interamente sintetica perfetta per pioggia e fango. I materiali sono leggeri, ideali anche in condizioni di bagnato, mentre i pannelli microforati assicurano traspirabilità.  Nel 1993 è la volta di Nike Air Pegasus RD che combina le migliori caratteristiche del modello Air Pegasus ad una maggior robustezza ideale per gli ambienti outdoor. Incorporando materiali impermeabilizzanti, rinforzando la suola e la punta del piede, la Pegasus RD è la scarpa ideale per passare dalla strada ai sentieri.  Nel 1997 arriva Nike Air Humana, progettata dal famoso designer Peter Fogg, si tratta della prima scarpa da trail ad incorporare un rivestimento in tessuto attorno all’intersuola. Altamente innovativa, l’intersuola in tessuto offre una resistenza laterale all’abrasione e maggiore stabilità. Le scanalature flessibili dell’avampiede garantiscono una flessibilità combinata con una configurazione bidirezionale della trazione perfetta durante ripide salite o discese. L’unità Air e l’avampiede Zoom Air la rendono inoltre una scarpa ammortizzata altamente confortevole, ideale sia su percorsi trail che sulle strade di città. Degli stessi anni sono anche i modelli Nike Air Terra Sertig e Air Terra Albis, sempre opera dello stesso Peter Fogg. Il primo modello combina elementi di una scarpa da trail running con uno scarpone da trekking, grazie a punta e parafango resistenti all’abrasione e tomaia in mesh traspirante. Intersuola a profilo molto basso con l’unità Zoom Air nell’avampiede e un’unità Air-Sole di grande volume nel tallone, uniti alla speciale costruzione podolare, offrono stabilità consentendo al piede di reagire e rispondere su superfici irregolari. Air Terra Albis presenta le stesse caratteristiche ma declinate in una versione low cut.

Ultima a chiudere il millennio è Nike Air Terra Goatek, nel 1999, che presenta una tecnologia della suola unica e innovativa chiamata gomma adesiva G-Tek. La costruzione della gomma è in cuscinetti in uno schema che ricorda gli zoccoli di una capra di montagna che si arrampica su ripide scogliere, da cui deriva anche il nome Goatek. La scarpa presenta anche un distacco mediale dal tallone alla punta e una tomaia resistente all’acqua e all’abrasione. Nel 2005 Nike Air Orizaba inaugura la nuova era di Nike Trail Running. Questa scarpa prende il nome da Pico de Orizaba, la montagna più alta del Messico e la terza più alta del Nord America e presenta materiali innovativi nella tomaia quali Gore-Tex XCR per una maggiore impermeabilità ma senza comprometterne la traspirabilità  grazie alla speciale costruzione. L’unità Zoom Air nel tallone e nell’avampiede ne fanno una scarpa dalla grande ammortizzazione e assorbimento degli urti. Arriviamo ai giorni nostri con i modelli Nike Air Zoom Terra Kiger e Nike Zoom Terra Wildhorse giunte ad oggi alla loro quinta edizione.

 La Nike Air Zoom Terra Kiger 5 è una scarpa pensata per essere utilizzata su terreni difficili e rocciosi, grazie alle alette multidirezionali dalla forma netta e decisa e il battistrada in gomma morbida che facilitano il contatto con i percorsi e offrono maggiore trazione su superfici bagnate. La tomaia traforata allontana l’umidità e permette maggiore traspirabilità. La Nike Zoom Terra Wildhorse 5 è una scarpa da trail progettata per offrire il massimo comfort, leggerezza e stabilità. Assicura un’andatura ideale su terreni accidentati, grazie al tessuto multistrato e traspirante. Il robusto piatto suola protegge il piede, mentre l’unità Zoom Air nel tallone ammortizza il passo su sentieri e sterrato. Ad oggi si tratta probabilmente della scarpa da trail running più conosciuta dell’azienda di Oregon e la scelta preferita per i corridori di montagna. Ultima aggiunta in casa Nike Trail è infine Pegasus 36 Trail.

Con un look rinnovato e nuove performance, la crossover più versatile di Nike ritorna per la prima volta dopo diversi anni. Nike Air Zoom Pegasus 36 Trail prende ispirazione dalla mitica Pegasus e presenta la stessa forma, lo stesso fit e la stessa sensazione della corsa su strada. La tomaia traforata in mesh assicura comfort e traspirabilità, mentre le unità Zoom Air ammortizzano il passo. Infine le alette sulla suola assicurano la massima trazione per la corsa in salita. Il perfetto punto di arrivo di una storia iniziata molti anni fa grazie all’amore per la vita all’aria aperta che ha da sempre contraddistinto il DNA del brand e che contribuisce a rendere Nike quello che è ancora oggi.

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