Image Alt

On Our Way: esplorazione sostenibile verso il circolo polare artico

On Our Way è il secondo progetto di Lorenzo Alesi, Alice Linari e Paolo Prosperi, il cui obiettivo è sensibilizzare sugli effetti del cambiamento climatico e sui possibili nuovi comportamenti che potrebbero portare a risultati positivi e rappresentare un’opportunità di sviluppo e crescita per il futuro. Il viaggio di Lorenzo Alesi, sciatore professionista, atleta e fotografo, e Alice Linari, sciatrice ed esploratrice, dal cuore dell’Europa al Circolo Polare Artico, vuole dimostrare che esplorare con una minima impronta di carbonio è possibile in modo da ispirare gli altri ad agire per proteggere il nostro pianeta.

Chapter 1 – Lofoten Islands, Norway

Abbiamo trascorso gli ultimi anni cercando di descrivere la trasformazione che stanno subendo le montagne a causa dei cambiamenti climatici, mostrando luoghi incontaminati e paesaggi meravigliosi che evidenziano quanto sia unico il nostro pianeta e quanto siamo fortunati a viverci. Oggi più che mai la domanda che ci poniamo è cosa ognuno di noi può fare per combattere il problema. La quantità maggiore di emissioni di CO2 proviene sicuramente da sistemi più grandi di noi, tuttavia le azioni dei singoli sono importanti per ottenere anche piccoli risultati. Per questo abbiamo deciso di assumere comportamenti diversi nella nostra quotidianità e durante le nostre esplorazioni.

Partiamo da Monaco con un’auto full electric, con già diverse soste programmate per ricaricarla pur consapevoli delle sorprese che un itinerario così lungo avrebbe potuto riservare. In realtà, il viaggio si rivela più semplice di quanto pensassimo: la rete di stazioni di ricarica è molto sviluppata nel nord Europa. Guidando su ponti che sono veri e propri gioielli architettonici, prendendo traghetti ibridi per attraversare fiordi meravigliosi, passando attraverso paesaggi mozzafiato, in soli due giorni arriviamo alle Isole Lofoten. A Ballstad, all’Hattvika Lodge, ci aspetta il nostro amico Kristian Bøe. Il giorno dopo controlliamo diversi zone luoghi dove poter andare sciare ma purtroppo le condizioni non sono delle migliori. Fortunatamente, 48 ore dopo, una tempesta dal nord porta 30cm di neve fresca, conferendo alle Isole Lofoten il loro aspetto magico e unico.

Uno dei momenti salienti della nostra esperienza sugli sci alle Lofoten è la giornata al Rundfjellet. Le previsioni del tempo sembrano promettenti e, mentre raggiungiamo Svolvaer, il sole sta sorgendo donando al paesaggio un meraviglioso colore rosa che lentamente si trasforma in oro sulla parete est delle isole. Raggiungiamo il parcheggio, prepariamo l’attrezzatura da scialpinismo e iniziamo la lunga camminata fino all’inizio della salita. Dopo aver raggiunto la vetta e ammirato l’incredibile panorama decidiamo di scendere dalla parete nord, dove le condizioni sembrano migliori. Le curve in neve fresca ci procurano puro piacere, sembra di sciare in un quadro dove noi siamo i soli soggetti in movimento. Le montagne si susseguono innevate fino al mare circondate da una luce magica: questo sono le Lofoten. Una volta rientrati ringraziamo Kristian per averci fatto vivere queste isole non come turisti ma come parte della comunità locale, è il momento di rimettersi in viaggio.

Chapter 2 – Arctic Islands, Norway

Arriviamo a Tromsø sotto una forte nevicata. Lasciamo l’auto in carica, mentre assaggiamo dei buonissimi waffle con brown cheese in un bar vicino. Dopo poche ore raggiungiamo il porto di Hansnes e ci imbarchiamo sul traghetto per l’isola di Vannøy. Siamo super emozionati: avevamo programmato di far visita al nostro amico Marco Rossi nella “sua” isola nell’estremo nord da due anni ma abbiamo dovuto rimandare il nostro viaggio a causa del Covid. Marco è un marinaio, il programma è quindi esplorare le isole dell’Artico con la sua barca a vela “Cadeau”, sciare, navigare e ascoltare le sue storie sull’estremo nord. Mentre ci godiamo una cena tradizionale norvegese, notiamo l’aurora boreale apparire nel cielo. L’avevamo già vista in passato, ma mai con tanta intensità e siamo rimasti davvero folgorati da quello spettacolo della natura.

La mattina dopo Marco ci informa che il vento è favorevole e che possiamo prepararci a salpare. Raggiungiamo il piccolo porto, carichiamo la barca con cibo e attrezzatura e via in direzione Kågen. Il giorno dopo ci svegliamo presto per goderci l’intera giornata: il sole brilla e il tempo promette bene. Il nostro obiettivo è la parete est che gode di una splendida vista sul fiordo. Una volta raggiunto il passo il tempo però muta e quando siamo a soli 300m dalla vetta decidiamo di non proseguire a causa della pessima visibilità. Aspettiamo l’arrivo del tramonto sperando, come già successo in precedenza, che il sole appaia sotto le nuvole regalandoci una bella luce per intraprendere la discesa. Dopo diverse la nostra lunga attesa viene premiata: al tramonto la neve su tutta la parete ovest del Kågen si tinge di rosa e oro, scendiamo al passo immersi in questa luce incredibile per poi risalire sulla parete opposta e sciare giù fino quasi a pelo d’acqua. È stato davvero uno dei momenti più spettacolari di sempre: tracciare linee su un’isola remota nell’Artico, con quella luce magica e i suoi riflessi sull’oceano è stato impagabile.

Il giorno dopo attracchiamo ad Arnøy e direttamente dal porticciolo iniziamo in nostro ski tour del giorno, in un paio d’ore siamo in vetta, la vista sul fiordo è incredibile e la discesa verso l’oceano molto divertente. Salpiamo di nuovo per tornare a Vannøy. Navigare al tramonto ammirando le isole di Uløya, Lyngen Alps, Kågen Fugløya è uno spettacolo  mozzafiato. Senza l’uso del motore ci godiamo appieno del rumore dell’acqua e del vento quando all’improvviso notiamo qualcosa che si muove nell’oceano: sono dei delfini che nuotano accanto alla nostra barca come se fossero venuti a salutarci .

Chapter 3 – Senja, Norway

Lasciamo le isole dell’estremo nord con un grande sorriso sui nostri volti, ripensando alle esperienze memorabili che abbiamo vissuto. Raggiungiamo il villaggio di Torsken a Senja, la seconda isola più grande della Norvegia dove il nostro amico Jørgen Wang ci aspetta al lodge Senja By Heart. Non siamo mai stati qui quindi siamo molto curiosi di esplorare l’isola. Il giorno dopo notiamo come le nevicate dei giorni abbiamo coperto anche questa zona: le condizioni sembrano buone. Decidiamo di salire sull’Husfjellet dove ci aspetta uno scenario molto diverso dagli altri luoghi che abbiamo visitato durante il nostro viaggio: le montagne qui sono molto più rocciose e appuntite e l’acqua splende turchese. Ci godiamo una divertente discesa sugli sci e torniamo verso Torsken.

Il nostro ultimo giorno, Jørgen ci propone di mostrarci uno dei suoi tour preferiti, quindi raggiungiamo la parte opposta dell’isola per conquistare la vetta del Kvaenen. Il vento è forte e le condizioni piuttosto impegnative, con neve ghiacciata e dura e scarsa visibilità. Nonostante le difficoltà, arriviamo in vetta dove ci godiamo una vista incredibile a 360 gradi: le montagne rocciose che si alzano dal mare e sullo sfondo la tempesta che si avvicina. Pochi minuti per togliere le pelli e scendiamo, il vento è troppo forte per restare più a lungo in vetta. Anche la discesa ci regala degli scenari meravigliosi. Un’ultima occhiata al lungo e stretto fiordo, forse uno dei più belli che abbiamo visto durante il nostro viaggio, ed è tempo di tornare a Torsken per fare i bagagli e salutare il nostro amico Jørgen. Il viaggio di ritorno è piacevole come quello di andata, dal finestrino osserviamo imponenti montagne, fiordi, ponti e tutti colori che la natura offre a queste latitudini. Ripensando a tutti i momenti, sia belli che difficili, vissuti in questa esperienza ci sentiamo estremamente grati per tutto ciò che ci stiamo portando a casa: esperienze, emozioni, insegnamenti. Uno stile di vita diverso è possibile: green, sostenibile, futuristico, come lo chiamano alcuni. Ciò che è importante è che possiamo davvero contribuire a preservare la salute del nostro pianeta attraverso le nostre azioni individuali, perché alla fine sono la nostra vita e quella delle generazioni future che contribuiremo a salvare.