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Oriol Cardona Coll, dal trail running allo skialp

By Lara Watson

With Dynafit

Photo Maurizio Torri & Dynafit

Oriol Cardona Coll, classe 1994, parte del team Dynafit, è un atleta e scialpinista spagnolo, ma anche un trail runner con una forte passione per lo skyrunning. Tra i tanti risultati ottenuti negli ultimi anni troviamo il secondo posto nella Mt Awa SkyRace2 e nella Yading Skyrun3 nel 2019, ma anche un primo posto nella categoria sprint della SkiMo World Cup Flaine 2021 e un secondo posto nella SkiMo World Championships Andorra 2021. Dobbiamo dirlo, Oriol sa veramente eccellere in entrambe le specialità!

Quanti anni avevi quando hai iniziato a fare trail running e skialp?

Sono stato introdotto allo scialpinismo e al trail running quando avevo dieci anni. Prima facevo atletica e dopo aver scoperto lo scialpinismo me ne sono innamorato. In breve è diventato il mio obiettivo principale. A quattordici anni ho iniziato a fare pre-sciistica ed allenarmi durante l’estate con il centro tecnico della Catalogna, incominciando così anche a correre.

 

Quale sport pensi sia il tuo preferito e perché? Lo skialp è un allenamento per la corsa o viceversa?

Non sono sicuro di quale sia il mio preferito, ma sin da quando ero giovane ho fatto molte stagioni di skialp e ho sempre sciato più che corso. Non sono sicuro di cosa preferisco perché mi piace sciare e correre allo stesso modo. Solo negli ultimi tempi sto iniziando a correre di più e a fare più gare, ma sono ancora molto indeciso. È davvero un bene per la stagione del trail running uscire dall’inverno con la preparazione che lo skialp ti fa raggiungere. Non è nemmeno difficile la transizione, devi solo allenarti di più in discesa e fare un po’ più di cardio. L’unica difficoltà nel ritornare a correre è che risulta “più distruttivo per il corpo”. Perdi molto peso, quando in realtà, in previsione della stagione invernale avresti bisogno di aumentare la massa muscolare.

 

Come ti sei allenato durante la pandemia?

Durante la pandemia ho ridotto di molto le mie ore di allenamento per poi iniziare a correre sul tapis roulant a casa, ma non mi allenavo veramente. Non ero molto motivato e non pensavo che sarebbe stato dannoso prendersi un po’ più di riposo rispetto al solito. Il risultato? Sapevo che sarebbe stato difficile correre dopo il calo di allenamento della pandemia e quindi, con molta pazienza, mi sono dato del tempo per allenarmi seriamente prima di tornare a correre davvero. 

Hai qualche routine che ti piace seguire prima di una gara?

Non ho una preparazione alla gara molto specifica. L’obiettivo principale pre-gara è quello di organizzare le feed stations (punti ristoro) e cercare di trovare delle persone che ti possano aiutare  in alcuni punti del percorso se si tratta di una gara di trail. Cerco anche di pensare ad una strategia di gara, pensando al percorso e ad altri fattori. Non mi alleno molto prima della gara, solo una trentina di minuti qualche giorno prima è sufficiente. Per una gara di skialp è un po’ diverso, perché devi preparare un sacco di attrezzatura e a seconda della neve o della temperatura devi preparare gli sci.

 

Qual è stata la tua gara più memorabile finora e perché?

Per quanto riguarda lo skialp, ho molti bei ricordi del Pierra Menta, una gara di quattro giorni nelle Alpi. È una competizione davvero bella, c’è un sacco di paesaggio da ammirare e di persone che fanno il tifo per te, quindi è fantastico. Per il trail running, ci sono due gare che mi piacciono molto. Una è la Zegama all’inizio della stagione: è una maratona, l’ho fatta per due anni e alcuni anni sono stato anche uno spettatore. Mi piace molto il terreno e il percorso, è molto roccioso e fangoso, quindi abbastanza difficile. Un’altra gara è la Olla de Nuria che si svolge qui in Spagna nei Pirenei, e quest’anno sarà una gara di Golden Trail, dato che la Zegama non si svolgerà. È una mezza maratona ad alta quota. Mi piace davvero tanto perché è molto tecnica e ad un’altitudine di 2900m. 

 

Hai un posto preferito per allenarti?

Durante la pre-stagione, quando stiamo facendo molte ore preferisco non rimanere sui Pirenei, ma magari andare sulle Alpi della Sierra Nevada. Mi piace molto andare lassù perché è un posto magnifico e ci sono molti luoghi in cui allenarsi. Durante la stagione mi piace rimanere nei Pirenei perché facciamo più interval-training e conosciamo meglio il terreno e le montagne. C’è anche molto sole e diciamocelo, è più facile allenarsi a casa. 

Dei consigli a chiunque voglia iniziare a praticare trail running?

Il consiglio principale che darei non riguarda lo sport, ma la sicurezza. Questo sport si pratica su terreni accidentati e in montagna, quindi il tempo può essere molto capriccioso. È un posto spesso molto pericoloso, non è come correre in città. Un sacco di cose potrebbero accadere, quindi è necessario avere delle basi solide sulla sicurezza prima di andare lungo i sentieri. Ultimo, ma non meno importante, devi conoscere i tuoi limiti e non andare oltre quello che sei capace di fare. 

 

Quali sono i tuoi obiettivi per il resto dell’anno?

Non mi sono allenato molto negli ultimi mesi e quindi i miei obiettivi sono cambiati. I campionati mondiali di trail running sono in Thailandia a novembre, quindi quello è il mio obiettivo principale per quest’anno. Per quanto riguarda lo skialp, si parla molto del fatto che forse diventerà uno sport olimpico nel 2026, quindi se sarà così, quello diventerà il mio nuovo punto di riferimento. 

L’attrezzatura è una parte fondamentale per questi sport, come va con i prodotti Dynafit?

Per lo scialpinismo, Dynafit è una delle migliori, se non la migliore marca per quanto riguarda l’attrezzatura per le gare. Il marchio è stato creato da atleti per gli atleti. L’attrezzatura che producono è molto leggera, il che è fantastico. Mi piacciono molto gli scarponi Dynafit Pintech by Pierre Gignoux. Sono molto aggressivi e la qualità dei materiali è ottima. Non si tratta solo di avere scarponi o sci di buona qualità, è necessario avere abiti di ottima qualità. Per il trail running mi piacciono molto le Alpine DNA, ma per l’allenamento uso le Dynafit Ultra 100. È un’ottima scarpa per fare un sacco di chilometri su terreni non tecnici ed è davvero comoda.

 

C’è qualcosa che non ti piace degli sport che pratichi?

Penso che la cosa peggiore degli sport che faccio sia la mancanza di copertura mediatica. Sebbene il trail running stia poco alla volta migliorando, almeno qui in Spagna, la comunicazione con i media tradizionali è scarsa e lo è ancora di più per quanto riguarda lo sci. Non è uno sport molto comune e non c’è un gran numero di persone che lo praticano, quindi non viene pubblicizzato. Spero che questa dinamica un giorno cambi, perché è uno sport speciale e che più persone dovrebbero conoscere.

 

Progetti futuri?

Ho un progetto in mente, ma non sono sicuro quando lo farò. Voglio provare a battere il record di salita e discesa di una grande montagna qui in Spagna. Parlando di qualcosa di più concreto, il mio obiettivo principale quest’anno è quello di correre gare più lunghe durante l’estate. 

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