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Ortovox punta a raggiungere la neutralità climatica entro il 2024

L’impegno del brand in favore dell’ambiente riguarda tanto la comunicazione al consumatore quanto la revisione dei propri processi produttivi.

Ortovox è un brand leader per quello che riguarda la protezione a 360 gradi: produce attrezzature d’emergenza, zaini e abbigliamento tecnico pensati per rendere escursionismo, arrampicata, scialpinismo e alpinismo sempre più efficace, funzionale e confortevole. Questo marchio nel DNA non solo ha il concetto stesso di montagna, ma anche il tema della protezione e della tutela ambientale. Da sempre collabora con un network di professionisti per quello che riguarda la prevenzione, l’educazione, la sensibilizzazione ad un approccio responsabile alla pratica delle attività in ambiente e oggi estende il suo impegno promuovendo una cultura alla consapevolezza sul prodotto, le sue origini, l’impegno dell’azienda per una responsabilità etica, sociale ed ambientale ma anche sulla sostenibilità a 360 gradi attraverso il proprio sito, le attività di comunicazione e la Protact Academy Lab, sezione in cui è possibile trovare consigli su come vivere e raggiungere la montagna in maniera sostenibile, ma anche come far durare più a lungo la propria attrezzatura in modo da non mettere in circolazione prodotti in più. 

Accanto a questo si unisce l’impegno concreto a raggiungere la completa neutralità climatica entro il 2024. “Per noi è fondamentale che la clientela di Ortovox, che per natura è fortemente legata all’ambiente, si senta in buone mani. Deve sapere che stiamo agendo e adoperando tutte le nostre forze per cambiare il mondo, in positivo” spiega Katrin Bauer, Head of CSR di Ortovox. “La linea Swisswool e la nostra collezione dedicata al freeride sono un ottimo esempio del nostro impegno. Entrambe sono infatti climaticamente neutre già dalla stagione autunno/inverno 2021/22. Dall’estate 2022 anche la collezione da arrampicata è a impatto ambientale zero, lo stesso vale per il nostro online shop, che è climaticamente neutro da aprile 2022. Naturalmente continuare su questa strada, mantenendo questo ritmo, rappresenta una sfida enorme. I requisiti da rispettare, e quindi la documentazione da presentare, per potersi definire neutrali dal punto di vista climatico sono sempre più restrittivi. Ed è quello che ci auspicavamo! Questo contrasta il greenwashing, costringendo le aziende a essere davvero green”.  

Raggiungere la neutralità climatica in soli due anni è un obiettivo enorme e si realizza sostanzialmente attraverso tre, cruciali, passaggi: l’eliminazione di CO2, la riduzione e la compensazione. Per ridurre le emissioni Ortovox ha imbastito un progetto di riduzione degli imballaggi: in un anno è stato possibile risparmiare il 25% di CO2 ottimizzando l’impiego di materiale e sostituendo i sacchetti di plastica con il 30% di rifiuti post-consumo e il 70% di rifiuti pre-consumo. Così facendo Ortovox evita di immettere sul mercato 3,5 tonnellate di nuova plastica ogni anno. Per quanto riguarda la compensazione invece il brand si sta concentrando sull’implementazione di misure per  l’ottimizzazione della catena di approvvigionamento: questo non è che l’ultimo, necessario step per arrivare a sancire una totale neutralità: solo le aziende, i processi produttivi e i prodotti le cui emissioni di CO2 vengono compensate attraverso progetti di protezione ambientale riconosciuti a livello internazionale, possono infatti definirsi neutrali dal punto di vista climatico. Per calcolare l’impronta prodotta ogni anno e misurare l’avvicinarsi alla neutralità climatica Ortovox si affida a ClimatePartner, società di consulenza tedesca che supporta il brand sia nel calcolo, che nelle azioni da intraprendere per arrivare alla riduzione delle proprie emissioni. Le emissioni che, ad oggi, non sono aggirabili, vengono compensate. 

L’impegno che un brand mette nel sensibilizzare i propri consumatori su tematiche di tutela e salvaguardia ambientale certamente è importante, ma è incompleto senza che sia l’intera supply chain ad essere rivista. Aderendo al Supply Chain Decarbonisation Project di European Outdoor Group (associazione che include rivenditori, associazioni nazionali e fornitori di tecnologia e li sostiene in ambiti quali ricerche di mercato, CSR e sostenibilità, eventi e attività di retail) all’inizio del 2021, Ortovox si impegna a ridurre le emissioni di gas serra e contestualmente ad aumentare l’utilizzo di energie rinnovabili all’interno della catena di approvvigionamento. L’iniziativa è congiunta e coinvolge diversi marchi leader di settore sfruttando il fatto che molte aziende del settore outdoor condividono gli stessi impianti di produzione. Questo determina la possibilità, da parte dei brand, di avere un potere decisionale forte su come gestire la supply chain in modo etico, virtuoso e green.

Ortovox ha anche lanciato un film sulla tutela del patrimonio naturale delle Alpi, ne parliamo qui