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I nuovi zaini d’arrampicata di Osprey per la stagione F22

With: Osprey
By:
Ludovica Sacco

Osprey ha recentemente tenuto un virtual event dedicato alla presentazione di tre nuovi zaini per l’arrampicata e l’alpinismo.

Qualche giorno fa ho avuto l’occasione di partecipare all’Osprey Virtual Climbing Event dove, insieme ad altri colleghi, ho potuto scoprire nel dettaglio tre nuovi zaini d’arrampicata per l’autunno 2022. A raccontarceli è stato principalmente Adam, Product Line Manager di Osprey e diversi ospiti – compreso un Gear Talk di Nimsdai, Ambassador del brand.

Anche per questa stagione, Osprey continua il suo percorso verso la realizzazione di prodotti sempre più performanti ma anche sostenibili. In tutte le categorie proposte dal brand, infatti, più del 70% dei tessuti utilizzati è riciclato e certificato bluesign. Inoltre, il 100% di questi prodotti è privo di PFC.

ZEALOT (30L – 45L)
Il primo zaino di cui vi parlo è Zealot, un prodotto pensato per supportare gli atleti in fase di approach in falesia o in palestra d’arrampicata. È realizzato in resistente nylon balistico riciclato certificato bluesign e in nylon ripstop ad alta tenacità. Monta un pannello stampato in EVA per massimizzare il comfort durante le scalate. Inoltre, gli spazi sono distribuiti in modo da “fissare” il contenuto al suo interno, permettendo di trovare facilmente e velocemente il necessario. È disponibile in due volumi, entrambi con tutti gli accessori necessari quali cinghia regolabile con fischietto d’emergenza e gancio. Inoltre, la famiglia Zealot presenta anche la Chalk Bag e il Chalk Bucket.

Carmen Renquel, alpinista professionista, racconta Zealot in questo modo: “Credo che con lo Zealot, Osprey abbia ottenuto qualcosa di straordinario in termini di qualità, resistenza, comodità e funzionalità. Non posso far altro che congratularmi con Osprey”.

MUTANT (22L – 38L – 52L)
Mutant è uno zaino che, fin dalla prima bozza, è stato pensato per supportare al meglio gli alpinisti. Proprio per offrire le migliori performance, Osprey ha collaborato con atleti, guide locali e dipendenti per testarlo in ogni stagione e in ogni tipo di arrampicata. Non teme roccia e ghiaccio né le altezze vertiginose, vanta una comoda rete per caschi estraibile nel coperchio superiore per i volumi 52 e 38.

Lo conferma anche Neil Gresham, alpinista professionista: “L’equilibrio perfetto tra leggerezza e resistenza. Pulito e minimale, è comunque dotato di tutte le caratteristiche indispensabili per l’arrampicata su ghiaccio. Nell’insieme, il Mutant 38 si è dimostrato un complice indispensabile durante il viaggio”.

Tra le altre caratteristiche, troviamo l’imbracatura a basso profilo con cinghia regolabile, due cinghie di fissaggio rimovibili e regolabili sulla parte anteriore e il sistema Tool Lock per agganciare velocemente la piccozza o i bastoncini da trekking.

MUTANT NIMSDAI (90L)
Dulcis in fundo, lo zaino creato in collaborazione con l’alpinista nepalese e Ambassador Osprey Nirmal Purja, conosciuto dai più come Nimsdai. Per chi non avesse mai avuto l’occasione di approfondire, Nimsdai è diventato la persona più veloce al mondo a scalare tutte le 14 cime degli Ottomila, conquistandole in meno di 7 mesi. Inoltre, è stato il primo a raggiungere la vetta del K2 in inverno senza ossigeno.

Ed è stato proprio Nirmal Purja a testare il nuovo Mutant Nimsdai negli ambienti più estremi, uno zaino che permette di portare con sé il necessario in pieno comfort e sicurezza. “Voglio semplicemente avere l’attrezzatura migliore al mondo. Deve sopportare condizioni estreme e portarmi in cima, qualunque sia la sfida. Con un atteggiamento positivo, l’attrezzatura giusta e una profonda determinazione, tutti possono realizzare l’impossibile”, commenta Nimsdai.

Tra le key-features, troviamo l’accesso dalla calotta con sistema portacorda, lo schienale antineve con pannello in HDPE e sostegni in alluminio, cinghie di compressione sulla parte superiore e inferiore con fibbia SR e occhielli laterali per il trasporto di sci.