Image Alt

Patagonia: Blue Heart Documentary

16 Marzo 2018, data molto importante per il brand statunitense: Patagonia fa sentire la sua voce insieme a quella di moltissimi attivisti che vivono in quella che è considerata la più grande area selvaggia incontaminata d’Europa. Patagonia ha lanciato il sito web Blue Heart insieme ad una petizione per esortare le banche a porre fine agli investimenti  nella distruzione dei fiumi nella regione balcanica. La campagna mira a proteggere quest’area da oltre 3.000 progetti idroelettrici, che causerebbero un potenziale disastro ambientale e vuole evitare che intere famiglie, intere comunità siano obbligate ad abbandonare la propria casa, la propria cultura, la propria storia solo per alimentare questa corsa all’oro idroelettrico.

Patagonia ha deciso di agire ed unirsi alle comunità locali e alle ONG in Bosnia ed Erzegovina, Albania e Macedonia per fare pressione sulle banche straniere che stanno investendo oltre 700 milioni di euro per finanziare la costruzione di dighe, di cui 118 all’interno di parchi nazionali. In questi paesi, attivisti locali insieme a donne molto determinate lottano per proteggerne i fiumi, i torrenti, profondi canyon ed estese foreste alluvionali, che rischierebbero di sparire causando un grandissimo impatto ambientale. Se questa opposizione dovesse fallire, le comunità locali verranno costrette ad abbandonare la propria terra e gli ultimi fiumi incontaminati del continente verranno danneggiati in maniera irreversibile. La cosa preoccupante è che il numero dei progetti proposti nella regione balcanica è raddoppiato dal 2015, nonostante sia in atto nel resto del mondo un movimento per lo smantellamento delle dighe dannose a favore di fonti di energia realmente pulite. “Credo che questo luogo incontaminato richieda e meriti protezione”, ha dichiarato Yvon Chouinard, fondatore di Patagonia. “Alcune delle più grandi istituzioni finanziarie del mondo hanno adottato questa tecnologia obsoleta e sfruttatrice e stanno finanziando nuove dighe in alcuni degli ultimi posti incontaminati in Europa. Questo non è altro che uno spreco di denaro e una farsa morale. È una battaglia troppo importante da ignorare.” Si tratta di un paradiso segreto e merita di essere salvaguardato! In gran parte sconosciuta, quest’area presenta una ricchissima fauna selvatica e un’immensa bellezza naturale, si tratta di un tesoro nascosto per chi ama la pesca a mosca, il kayak, l’arrampicata e tutto ciò viene minacciato in cambio di pochi chilowatt di energia idroelettrica. Patagonia con il suo lungometraggio spiega le ragioni per cui le dighe idroelettriche non siano altro che una tecnologia inquinante e si rivolge a tutti i cittadini del mondo per raccogliere il maggior numero di firme per fermare questo progetto e per formare una massa critica nei confronti di questo argomento, purtroppo sottovalutato da molti.

E’ arrivato il momento di agire!

“La nostra speranza è che questo film attiri l’attenzione internazionale sulle comunità locali che combattono per proteggere i fiumi che scorrono liberamente e che offrono loro sostentamento, e che educhi le persone sul perché le dighe idroelettriche siano una tecnologia obsoleta e non pulita.” Ryan Gellert, direttore generale, EMEA, Patagonia.

Share this Feature