Il Petzl Legend Tour arriva ad Arco

With: Petzl
By:
Marta Manzoni

“Arco all’epoca somigliava più che altro a una casa di riposo per anziani, e non esisteva neanche un negozio di outdoor. Ho scoperto la Valle del Sarca con Giovanni Groaz, che mi ha invitato a scalare sul Monte Brento, e che mi raccontava di pareti dolomitiche in pianura, cosa che mi sembrava incredibile”, racconta Manolo, leggenda vivente dell’arrampicata. “Mai avrei potuto immaginare a quel tempo che stavamo contribuendo alla nascita di uno sport – per molti di noi diventato uno stile di vita – che sarebbe arrivato addirittura alle Olimpiadi”.

Durante la proiezione, oltre a Maurizio Zanolla, aka il Mago, sono molti gli arrampicatori presenti che ricordano la storia straordinaria di queste pareti, intervistati nel film: Rolando Larcher con il figlio Alessandro – che ha ripetuto, tra le altre, la celebre via aperta dal padre, Maratona – Gianguido DalfovoMarco Curti, in arte Zio Tibia e Mauro Mabboni, e poi ancora Lino Celva, che racconta del tiro Specchio Delle Mie Brame sulla via Giovanni Segantini sul Colodri. Il Petzl Legend Tour Italia, ci accompagna, in brevi docufilm, alla scoperta dei luoghi simbolo della nascita dell’arrampicata sportiva italiana negli anni Ottanta, e quindi non poteva che fare tappa in quella che è ancora considerata la culla dell’arrampicata sportiva italiana, e rendere omaggio ai suoi protagonisti, a partire da Roberto Bassi, colui che ha segnato la “Via”.

Arrampicare in Valle del Sarca, sul bianco calcare di Arco e dintorni, è un’esperienza unica da vivere, oggi come quarant’anni fa, quando uscì la prima guida d’arrampicata di questi luoghi a firma proprio di Bassi. Qui sono state scritte pagine memorabili della storia dell’arrampicata, da leggende come Heinz Mariacher, uno dei più forti arrampicatori austriaci degli anni ’70 e ’80. A volte sembra impensabile che Arco si trovi in Trentino: questo luogo magico, infatti, consente di scalare tutto l’anno in falesie immerse tra gli ulivi o tra boschi di lecci e carpini, così come a picco sul lago, grazie anche alle molteplici esposizioni delle pareti e un clima unico, mentre la vista si perde sul Garda… Inoltre la Valle del Sarca è nota agli scalatori anche per le innumerevoli opportunità alpinistiche che offrono le vie tracciate sulle sue pareti.

La storia di questo piccolo paese è la storia della nascita dell’arrampicata sportiva, dalle prime vie visionarie fino alla nascita del mitico Rock Master, con l’iconica parete verticale ancora oggi palestra della federazione di arrampicata sportiva italiana. Nato grazie a un’idea di Oscar Durbiano, Diretto da Klaus Dell’Orto, e scritto da Laura Giunta, atleta e giornalista, il Petzl Legend Tour ripercorre le falesie e le vie storiche che hanno caratterizzato, rinvio dopo rinvio, catena dopo catena, l’evoluzione dell’arrampicata sportiva in Italia.

Questo viaggio nel tempo – un viaggio reale e virtuale – inizia durante la pandemia: in un momento in cui non era possibile viaggiare lontano, Petzl ha pensato di dare una nuova luce e un nuovo valore ai luoghi meravigliosi che abbiamo a portata di mano in Italia. Così, nei diversi film, vediamo arrampicatori delle nuove generazioni, con un’attenzione particolare alle scalatrici donne, cimentarsi nel ripetere pietre miliari della storia dell’arrampicata, mentre i big che negli anni ottanta si sono mossi in un terreno inesplorato, ancora tutto da inventare, come Manolo, Heinz Mariacher, Luisa Iovane, Mauro Corona, Bruno Tassi “Camòs”, Andrea Di Bari, Jolly Lamberti, Stefano Finocchi, raccontano aneddoti e sfide senza tempo di vie storiche, ripetute ancora oggi o magari dimenticate. Un viaggio alla ricerca dell’anima verticale, una bella iniziativa di Petzl Italia, che è possibile seguire sul canale Youtube e che emoziona gli arrampicatori di ieri e di oggi.