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Picture e Bio-Sourcing: parzialmente realizzato con materiale vegetale

Al giorno d’oggi, l’industria tessile è responsabile dell’8% delle emissioni globali di carbonio del mondo in quanto il modo tradizionale di realizzare, ad esempio, una giacca da snowboard richiede l’estrazione del petrolio.

Un tessuto tecnico convenzionale in poliestere (PET), infatti, è costituito da glicole monoetilenico (30%) e acido tereftalico (70%), entrambi composti petrolchimici.

Per fortuna, nel corso degli anni i consumatori sono diventati sempre più consapevoli che modi alternativi di realizzare prodotti sostenibili sono possibili e prestano molta più attenzione al livello di responsabilità che un marchio è disposto ad assumersi. Le soluzioni per eliminare direttamente o indirettamente la nostra dipendenza dai combustibili fossili esistono ed il bio-sourcing è uno di questi.

Bio-sourcing significa produrre un tessuto parzialmente realizzato con materiale vegetale quali la canna da zucchero. Si tratta infatti di piante che contengono saccarosio (barbabietola, canna da zucchero, ecc.) o amido (grano, mais, ecc.), sostanze che possono essere trasformate in bio-mono etilenglicole (Bio-MEG) ch va a sostituire il convenzionale MEG a base di petrolio.

Questo è il motivo per cui Picture Organic Clothing ha scelto il bio-sourcing come obiettivo principale per i prossimi anni, a cominciare dalla sua nuova linea della stagione FW20 che prevede il 30% della collezione capispalla interamente realizzata con materiali di origine biologica. Il marchio francese è da sempre attento ad offrire prodotti sostenibili, etici ed eco-responsabili pur lottando contro il cambiamento climatico, e la scelta del bio-sourcing si inserisce sicuramente in questa disegno: un passo importante verso un grande impegno ambientale, un modo concreto per cercare di eliminare la nostra dipendenza da combustibili fossili estremamente inquinanti.

Picture ha presentato il suo primo tessuto in poliestere di origine biologica riciclabile a base di sottoprodotti della canna da zucchero non adatti al consumo umano. La raffinazione dello zucchero (fusione, sbiancamento e cristallizzazione) produce una miscela denominata melassa. Dopo il processo di fermentazione, la melassa viene solitamente utilizzata per produrre alcol etilico (o etanolo). L’obiettivo di Picture è quello invece di utilizzare il processo di fermentazione effettuato tramite batteri specifici che trasformano gli zuccheri dalla materia prima per creare, attraverso una reazione chimica, del bioetanolo. Il bioetanolo verrà quindi convertito in bio-mono etilenglicole (BIO-MEG) attraverso un’altra fase di sintesi. Questo processo fornisce infine un MEG non a base di petrolio.

Inoltre, la canna da zucchero è una pianta C4, un tipo di vegetale che cattura molta CO2 durante la fase di crescita. Una parte della CO2 viene rilasciata al momento del raccolto, tuttavia 18 tonnellate rimangono nel terreno permettendo così alla pianta di catturarle nuovamente durante la sua crescita.

Sorgo, mais e miglio sono altre piante del tipo C4 e insieme riescono a catturare circa il 30% della CO2 rilasciata dai pozzi di carbonio naturali. Tutto ciò rende queste piante dei veri e propri alleati nella lotta al cambiamento climatico. Quando si parla di agricoltura però bisogna sempre tener conto di un altro grande problema fondamentale, la deforestazione. Una questione che sta molo a cuore a Picture, che per questo motivo ha deciso di utilizzare gli scarti della canna da zucchero provenienti da un’agricoltura già esistente piuttosto che coltivare nuovi terreni a solo scopo tessile.

La Welcome Jacket di Picture è un guscio rigido a 3 strati di origine biologica realizzato con scarti di canna da zucchero convertiti in bio-poliestere. Un’alternativa alle giacche tradizionali che rispetta l’ambiente senza compromettere le prestazioni tecniche, un modo per accelerare il cambiamento positivo eliminando l’uso di combustibili fossili. Il marchio, infatti, monitora costantemente la sua crescita e l’impatto che ha sull’ambiente e di conseguenza lavora per modificare i modelli di produzione convenzionali e incoraggiare l’acquisto responsabile da parte del consumatore. Limitando il più possibile le emissioni di CO2 e compensando il resto, Picture si impegna a raggiungere l’ambizioso obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2025.

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