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Polartec: dall’invenzione del pile alle nuove regole del lifestyle

By Abram Tomasi


With Polartec

Ci sono innovazioni che cambiano la Storia. Da quanto sono parte delle nostre vite, pensiamo che ci siano sempre state e non riusciremmo a immaginarci senza, ma non è così. Ogni invenzione ha un suo inizio, che segna un prima e un dopo, e la storia di Polartec trova le sue origini 40 anni fa quando è nato il primo pile.

Il pezzo di debutto è stato il modello Snap-T in collaborazione con Patagonia e da subito è diventato un must nei paesi di montagna così come tra i campus universitari. Da quel momento, Polartec ha creato tantissimi materiali, sempre migliori e sempre più attenti all’ambiente. Oggi è un brand di eccellenza per il mondo sportivo ma anche modaiolo, all’attivo ha collaborazioni con Moncler e Nike. Scopriamo insieme la sua storia!

Nel 1980 Polartec ha creato PolarFleece, il tessuto che ha rivoluzionato il modo di concepire l’abbigliamento sportivo. Steve Layton, presidente dell’azienda, sostiene che “quella di Polartec è una storia moderna di trasformazione, da fabbrica tradizionale ad innovatori delle prestazioni dei tessuti”. Ci è difficile immaginare un mondo pre-pile e pre-tessuti tecnici, ma tutto è iniziato con l’azienda tessile Malden Mills, oggi Polartec, che ha spalancato le porte al mondo outdoor verso la modernità. L’anno seguente Malden Mills crea un nuovo tessuto in poliestere, lo pettina con una spazzola metallica cilindrica per rompere le spire sul pelo e stuzzicare le fibre verso l’alto. Ed ecco fatto, così nasce il primo pile della Storia. Il tessuto è leggero, morbido e si asciuga velocemente. Non è ancora perfetto, sulla superficie si formane leggere palline di peluria, ma il rapporto calore-peso, la traspirabilità e la durata sono ottimi. Yvon Chouinard, CEO di Patagonia, vede del grande potenziale nel PolarFleece e così spinge perché l’azienda perfezioni il tessuto. La Malden Mills da un nuovo taglio al pile e crea un materiale che mantiene più caldo, si asciuga più velocemente ed è anche isolante. Da qui inizia una lunga collaborazione tra Patagonia e Malden Mills, dettando le nuove regole del vestiario outdoor. Nel 1985 esce sul mercato la Snap-T, il pile che diviene da subito iconico. Inizialmente un prodotto venduto nei paesi di montagna presto diventa un must nei campus universitari e un pezzo che tutti desiderano avere. È così che la montagna si appicca ai corpi di sportivi ma anche cittadini.

Nel 1988 Helen Thayer passa alla Storia perché è la prima donna a sciare da sola al Polo Nord. L’avventuriera neozelandese veste una giacca PolarFleece ed è così che anche Polartec diventa sempre più popolare. Anni dopo Helen ci ritorna insieme al marito Bill, combinati in capi Polarfleece, e il mondo sportivo si commuove. Polartec avvia anche una collaborazione con The North Face, dando vita alla giacca in pile Denali. Tutti la indossano, anche gli scalatori Todd Skinner e Paul Piana per la loro prima scalata di 30 giorni della Salathé Wall di El Capitan a Yosemite. La fama del brand continua a crescere e così anche la sua rispettabilità. Steve Swenson mentre segue un nuovo percorso a Gasherbrum IV in Pakistan, dice che “I vestiti Polartec sono stati una parte fondamentale del vestiario.”. Ma anche Steve House quando prova un nuovo percorso sul Nuptse in Nepal, dove mai nessuno prima aveva arrampicato, comunica alla stampa che “Praticamente ogni arrampicata che ho fatto, indossavo Polartec da qualche parte”. 

Polartec non è solo un’azienda di eccellenza tecnica ma è anche attenta all’ambiente e già nel 1993 crea il primo pile riciclato. È di un solo colore, verde, lo stesso delle bottiglie di cui è composto. Da quel momento, l’azienda non ha mai smesso di perfezionare la sua tecnica e nel 2010 presenta in collaborazione con Patagonia, il modello R1, dove per un pile vengono usate 27 bottiglie di plastica. Ma è con il brand norvegese Norrona che arriva a creare il primo capo 100% riciclato con Wind ProFleece Jacket, adoperando 40 bottiglie di plastica e usando il 20 % di energia in meno nel processo. Oggi, il 60 % della produzione Polartec è fatta da materiali 100% riciclabili.

“Polartec non è solo un’azienda di eccellenza tecnica ma è anche attenta all’ambiente e già nel 1993 crea il primo pile riciclato. È di un solo colore, verde, lo stesso delle bottiglie di cui è composto.”

Le invenzioni e i materiali firmati Polartec sembrano destinati a non finire mai e nel suo portafoglio continuano ad aggiungersene di nuovi. Nel 1995 Polartec esaudisce il sogno di tutte le compagnie di outdoor, creando il primo materiale aderente alla pelle. Patagonia lo chiama Capile e segna una rivoluzione per il layering, un punto di non ritorno. Nel 1997 nasce anche Polartec Aqua Shell che risolve la sfida di rimanere sia caldi sia asciutti mentre si rema. La giacca svolge il lavoro di due, tre strati di vestiti. Viene introdotto anche Windbloc, materiale resistente al 100% all’acqua e al vento. Ma non basta mai e l’azienda Polartec non si ferma. Crea un materiale resistente alle fiamme che vende all’esercito e all’industria per l’abbigliamento dei lavoratori, sotto le etichette Ariat e Carhartt. Ma di tutti i prodotti Polartec, quello forse più innovativo è Alpha, un materiale che crea isolamento attivo. Inizialmente pensato per le forze speciali degli Stati Uniti, la combinazione di traspirazione e calore lo ha reso un prodotto per ciclisti, sciatori e corridori. Più di altre tecnologie, Alpha ha eliminato il bisogno di più strati e ha da subito avuto successo e ricevuto menzioni da Backpacker, Elevation Outdoors, Men’s Journal, National Geoghraphic Adventures e tanti altri.

La storia di Polartec è una storia di successo, ma ha affrontato le sue difficoltà. Nel 1995, per esempio, l’azienda a Lawrence, in Massachusetts, va a fuoco ma anche questo episodio non basta a fermare l’attività e anzi viene vista come una possibilità per ricostruire e rimodernare tutto. È così che il proprietario Aaron Feuerstein mantiene i suoi 3.000 lavoratori e un anno dopo l’azienda è ricostruita e anche più innovativa di quella originale. La storia di Polartec è la storia di un’azienda estremamente creativa che sa rispondere in modo reattivo a quello che succede e ai bisogni e desideri dei suoi clienti e ci insegna a guardare le sfide come a delle possibilità per fare sempre meglio.

Nel 1999 il Time nomina il pile Polartec una delle invenzioni più importanti del 20esimo secolo e se apriamo oggi i nostri armadi, ognuno di noi ne troverà almeno uno. Il pile è senz’altro un capo tecnico adatto a sciatori, scalatori ed escursionisti, ma anche a tutti noi. Oggi è ritenuto un capo evergreen anche nel mondo della moda e Polartec è capace di adattare il materiale tecnico alle nuove tendenze. Sta attualmente collaborando con brand come Moncler e Nike, per dettare le regole di un nuovo lifestyle, tra moda ed eccellenza tecnica.

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