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Salewa e l’Alpine Hemp con Giulia Gamba, Product Manager Apparel

Interview by Camilla Pizzini

La canapa è una fibra resistente, confortevole, termoregolante, traspirante e naturalmente antibatterica, con un ciclo di coltivazione rapido a basso impatto ambientale.

Non c’è da sorprendersi se, grazie alle credenziali tecniche e di sostenibilità, l’utilizzo di questa fibra sia stato recentemente riscoperto per realizzare tessuti funzionali e innovativi. Per la stagione estiva 2021, Salewa presenta Alpine Hemp, una nuova collezione di prodotti di abbigliamento sviluppata intorno alla ingegnerizzazione della canapa tessile con filati di poliestere riciclato, cotone biologico ed elastane per ottenere una esclusiva gamma di tessuti ripstop e jersey. La collezione, dedicata a scalatori e alpinisti, include tredici nuovi modelli tecnici Train-to-Climb, per seguire gli appassionati di arrampicata dalla palestra alle uscite in ambiente.

 

Abbiamo intervistato Giulia Gamba, Product Manager Apparel di Salewa per porle alcune domande su questo materiale, come è nata l’idea di utilizzarlo, svilupparlo e molto altro.

Quali prodotti per il prossimo anno vi rendono più orgogliosi? Ce n’è uno in particolare del quale vorresti parlarci?

Sicuramente la collezione Alpine Hemp. Non c’è un capo in particolare che preferisco, ma essendo un po’ di parte ti direi gli Alpine Hemp Tights. Con questo prodotto siamo arrivati a un ottimo risultato tra design, fit e comfort.

 

Come è partita l’idea della canapa alpina? Cosa vi ha indotto a scegliere questo materiale e quali sue caratteristiche lo hanno reso più interessante per voi?

In Salewa non è la prima volta che utilizziamo questa tipo di fibra, perché già nel 2016 avevamo introdotto alcuni prodotti in questa direzione. Lo sviluppo di questa collezione è iniziato circa 3 anni fa ed è stato lungo e critico. È stato molto importante per il nostro team lavorare a stretto contatto con il fornitore per sviluppare una tecnologica esclusiva per noi. 

Uno degli scopi era proprio quello di mettere a punto una tecnologia che fosse connessa con le collezioni che esistevano già. Un aspetto molto interessante è stato anche la parte testing outdoor, su roccia, palestra, piuttosto che nell’utilizzo quotidiano. Ad esempio uno dei capi che abbiamo testato di più sono stati gli Alpine Hemp Cargo Shorts perché volevamo proprio capire e sviluppare al meglio vari aspetti a livello della struttura. Utilizziamo solo tessuto in hemp? Combiniamo altre tecnologie proprietarie di Salewa? Volevamo garantire un capo con delle prestazioni in grado di soddisfare innanzitutto le apsettative di performance di atleti e alpinisti. In questo sono stati fondamentali i feedback dei nostri colleghi, degli atleti e delle guide alpine. 

Con Alpine Hemp abbiamo introdotto una fibra che ha sia delle notevoli credenziali di sostenibilità sia delle prestazioni in grado di soddisfare le richieste dei nostri clienti. Il risultato negli  Alpine Hemp Cargo Shorts è un tessuto blend, con canapa mixata ad altre fibre come il poliestere riciclato ed elastane che garantiscono libertà di movimento ma anche di sostenibilità. Con questo approccio ibrido abbiamo seguito quello che è il linguaggio del nostro brand unendo l’innovazione con la tradizione, ricavando il meglio da entrambe le parti. Ma il nostro obiettivo finale è proprio quello di sviluppare una collezione al 100% sostenibile in tutte le sue piccole parti. Il tessuto in canapa è solo una parte del prodotto, per cui stiamo cercando di sviluppare ed ottimizzare il capo in tutta la sua totalità: dalla zip alle stampe. 

In che modo avete utilizzato o avete intenzione di utilizzare questo materiale? Avete già pensato a delle nuove interessanti applicazioni per i prossimi anni? 

Questo è il primo passo. In futuro pensiamo die stendere sempe di più l’utilizzo di  questa fibra. C’è un grosso lavoro da parte del nostro team di ricerca e sviluppo per portare nelle prossime collezioni nuovi materiali che si possano utilizzare anche in altre linee di prodoto. Inoltre stiamo lavorando per utilizzare questo materiale non solo come tessuto, ma anche come eco-plastica, ad esempio per i bottoni.

 

A livello di durata e resistenza e poi infine riciclo come si comporta?

La canapa di per sé è riciclabile e come brand stiamo cercando sempre di più di garantire prodotti resistenti e duraturi. nei nostri piani c’è l’idea di  sostenere sempre di più un concetto di economia circolare seguendo diverse opzioni, come quella di rigenerare i nostri capi usati e dargli una seconda vita attraverso la vendita in negozio. Vogliamo andare in profondità con l’utilizzo della canapa e fare in modo che questa non rimanga la novità di una stagione ma venga sviluppata in tutta la sua potenzialità, con un progetto a lungo termine che offra continuità sia a noi, sia ai nostri retail partner e ai i nostri consumatori finali. 

 

Quanto è più sostenibile rispetto agli altri materiali? A livello di costi di produzione invece?

Utilizzare materiali più sostenibili fa aumentare il costo di produzione. e i prezzi finali del prodotto. Ma abbiamo visto che i primi ad accettare questo fattore sono i nostri consumatori, che hanno capito che la sostenibilità ha un costo. C’è disponibilità da parte degli appassionati di montagna consapevoli a pagare qualcosa in più nel momento in cui vedono che l’azienda è trasparente e mostra apertamente ciò che produce e come. Noi non lo vediamo come un limite, ma come una possibilità.

 

Da dove proviene la canapa? È complesso mantenere questo tipo di coltivazione? 

La fibra che utilizziamo attualmente col nostro partner tecnologico proviene dalla Cina, dove abbiamo trovato la migliore qualità di canape tessile. Una volta l’Italia era uno dei paesi leader nel mondo per qualità, ma nel corso del secolo scorso la coltivazione della canapa tessile in Europa e in Italia è stata sostanzialmente abbandonata. Attualmente in Europa non c’è più la cultura della canapa tessile, ma il nostro obiettivo è proprio quello di riportare questo tipo di coltivazione il più vicino possibile, a partire dalla nostra regione alpina, per cui abbiamo avviato alcune coltivazioni di prova distribuite sul territorio altoatesino. Inoltre per promuovere lo sviluppo di questa industria, il 10% del ricavato di questa collezione verrà investito per sostenere l’avviamento della coltivazione locale di questa fibra naturale e nella produzione e fabbricazione regionale dei prodotti. A lungo termine speriamo di arrivare a questo obiettivo e siamo tutti veramente entusiasti. 

Vogliamo andare in profondità con l’utilizzo della canapa e fare in modo che questa non rimanga la novità di una stagione ma venga sviluppata in tutta la sua potenzialità, con un progetto a lungo termine che offra continuità sia a noi, sia ai nostri retail partner e ai i nostri consumatori finali.

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