Sandra Sevillano

Sandra Sevillano: l’equilibrio dello skyrunning

Parlando con la maggior parte degli atleti in qualsiasi campo riguardo gli inizi della loro carriera, diranno che lo hanno fatto fin da piccoli in maniera diversa, più o meno competitiva. Molti sono stati introdotti dai genitori, altri hanno scoperto per caso il loro talento mentre altri ancora lo hanno da sempre coltivato. Se in uno sport come lo sci è praticamente impossibile arrivare a determinate performance avvicinandosi allo sport in età adulta, per la corsa e soprattutto per il trail running questo non vale. L’età non è altro che un numero che va di pari passi con i chilometri nelle gambe e la maturità.

Ne è un bellissimo esempio Sandra Sevillano, atleta del team Millet che si è avvicinata alla corsa solo dopo il suo primo figlio. Qualche gara su strada, una vittoria alla mezza di Bilbao, poi il primo trail alla Mendi Trail di Bilbao dove ha scoperto i sentieri. Una buona dose di motivazione si è aggiunta al talento fino a quel giorno sconosciuto, e la sua vita è cambiata.

Sandra dimostra che gareggiare ad alti livelli può essere conciliato con la vita lavorativa e quella da mamma, ci vuole però del rigore… E la sveglia presto, per allenarsi prima di iniziare la routine di ogni giorno. Parlando di rigore, ogni dettaglio viene curato: dalla nutrizione all’allenamento e in questo Sandra è impeccabile. Particolare e simpatica la sua attenzione ai “porta fortuna” e agli elementi che la fanno sentire sé stessa durante la corsa, come la sua amata visiera.

Quest’anno ha già messo in tasca una lunga lista di appuntamenti importanti portati a termine con ottimi risultati, iniziando con la Transgrancanaria, fino all’ambita Chamonix passando per un argento ai campionati europei di Skyultra in Montenegro. Ed è proprio a Chamonix che l’abbiamo incontrata, il giorno prima del suo esordio a CCC, incredibilmente tranquilla e sorridente, come se non stesse per correre una 100km da lì ad una manciata di ore. Ha tagliato il traguardo in 14:08:18, guadagnandosi il 18esimo posto femminile, questa intervista ci riporta indietro a sensazioni e momenti pre gara.

Sandra Sevillano Skyrunning

Come ti senti?

Nervosa, concentrata, focalizzata.

Domani alle 9 la partenza di CCC qui a Chamonix, ci sarai anche tu. Come l’hai scelta? È stata una stagione molto lunga a partire da Transgrancanaria, LUT, poi gli europei di skyrunning…

La chiave per me è gareggiare, gareggiare e gareggiare per questo non potevo mancare a questo appuntamento. Correre distanze sempre più lunghe è uno dei miei obiettivi correnti e futuri. Al momento mi sento molto bene e sicura di me.

È la prima volta che prendi parte a CCC qui a Chamonix? È un momento molto importante ed iconico che può essere un’arma a doppio taglio per ciò che riguarda la dimensione mentale.

Sebbene io abbia già corso su questi sentieri, è la mia prima volta in gara in questa occasione così importante. Voglio mantenere uno spirito tranquillo e positivo. Non essendo fra le favorite, la testa è più leggera da pressioni e ansie. Voglio quindi godermi ogni passo e sono pronta a farlo al meglio delle mie possibilità.

Sei abituata a terreni molto tecnici e ripidi. Qui invece troviamo un percorso molto più corribile. Come la vedi?

Ovviamente è molto diverso, perché sono una skyrunner. Però in futuro vorrei correre sempre di più su terreni come questo, essere camaleontica.

C’è qualche punto della gara che temi?

No, sono tranquilla. Ho pianificato tutto.

Millet all’interno della categoria trail running ha scelto di focalizzarsi sullo skyrunning. C’è qualcosa di specifico che è diverso nello skyrunning rispetto alle altre sfumature del trail?

Mi piace fare di tutto, ma devo dire che lo skyrunning è la mia passione più grande. A livello di attrezzatura, seppur simile, l’ammortizzazione e la trazione devono essere al massimo. La collezione Trilogy di Millet per me è perfetta e ho sempre trovato tutte le caratteristiche di cui ho bisogno mentre sono in quota.

Backpack, cosa userai domani?

Intense 12, dove posso riporre tutto il materiale obbligatorio. Normalmente amo correre con Intense 5, di cui adoro le tasche capienti e strategiche.

Per gare di questo tipo, quanto è importante l’allenamento in altura?

Per me, molto importante! Io vivo al livello del mare per esempio, vicino a Bilbao. Riesco a raggiungere una piccola montagna in venti minuti da casa per poco meno di 500m di dislivello, ma da lì a correre le gare a cui partecipo c’è una bella differenza. Battito cardiaco e sensazioni subiscono cambiamenti per me rilevanti a seconda dell’altitudine, per questo nel weekend mi sposto spesso in montagna per gli allenamenti. Fra i posti che preferisco ci sono i Pirenei, i Paesi Baschi, Picos de Europa, Leon.

Sandra Sevillano Skyrunning
Sandra Sevillano Skyrunning

Come è iniziato il tuo rapporto con Millet?

Dopo i campionati europei di ultra skyrunning 2021 in cui ho vinto, Millet mi ha contattata. Mi è piaciuto da subito il loro approccio e il fatto che si trattasse di un marchio storico nato nelle Alpi, con 100 anni di storia e di sponsorizzazioni per atleti di alto livello nell’alpinismo e nella montagna. In più coincide con il mio ideale di skyrunning, montagne con pendenze importanti nella loro forma più pura.

Com’è il tuo pre gara? Che cosa indosserai?

A livello di pasti mangio riso, patate, ciò che mi consiglia il mio nutrizionista. Ma la cosa a cui tengo e do priorità massima è il relax. Indosserò il completo Trilogie color blu, lo zaino Intense 12 e la visiera senza la quale non corro mai, è il mio segno distintivo e porta fortuna!

C’è qualche momento della gara che aspetti con ansia?

Non vedo l’ora di essere in alto! Dove posso vedere lontano, respirare l’aria più pura.

Come gestisci la solitudine, la notte, il silenzio?

Non ho mai paura. Il silenzio mi aiuta, la notte mi piace. Mi alleno spesso con la frontale quindi sono abituata.