Image Alt

Sierra Blair Coyle Bouldering in Islanda

Al termine della stagione di Bouldering World Cup del 2015 ho deciso di fare un viaggio verso una nuova meta, un luogo in cui non ero mai stata prima: l’Islanda.

Sono stati solo cinque giorni di viaggio ma lì ho lasciato definitivamente un pezzo della mia anima e del mio cuore e sapevo che un giorno sarei dovuta tornare per praticare tutto il bouldering all’aperto che l’isola aveva da offrire e di cui non avevo potuto approfittare la mia prima volta lì. Quasi tre anni dopo, nel giugno del 2018, sono tornata in quel fantastico paese. Era tempo di scoprire un po’ di più di quella magia che lo rende così speciale. Il mio itinerario è stato leggermente diverso questa seconda volta e ciò mi ha permesso di innamorarmi ancora di più di quella terra mozzafiato. Il nostro alloggio a Höfn, una piccola cittadina a est di 2.000 persone vicino alle aree di arrampicata di Vestrahorn e Hnappavellir, era una piccola capanna in una fattoria isolata dove ci siamo sentiti subito a casa grazie all’ospitalità islandese.

La nostra prima destinazione è stata il Vestrahorn, un luogo mozzafiato. Lì, a ridosso del mare e sotto le montagne più grandi da cui l’area prende il nome, si trovano grandi ammassi di rocce. Le onde si infrangono contro le pareti ed il vento si agita delicatamente o violentemente a seconda del tempo. La roccia è appuntita e spietata, e rispecchia molto le condizioni atmosferiche islandesi quando danno il peggio di sé. Ma arrampicare lì è stato incredibile. È un luogo affascinante che ha molto da offrire.

Il nostro secondo giorno nella terra dei ghiacci è stato dedicato al riposo, c’era troppo vento per scalare.

Alla sera le raffiche sono calate ma hanno lasciato posto a forti piogge. Nonostante le cattive condizioni atmosferiche volevamo comunque provare a fare almeno un po’ di boulder, così ci siamo recati ​​a Fallsjökull (sul ghiacciaio di Vatnajökull). Andare lì è stata una delle migliori idee che abbiamo mai avuto perché siamo stati enormemente ricompensati dal sole di mezzanotte e da un tenue cielo rosa e arancione che si stagliava splendidamente dietro il piccolo ghiacciaio.

Il vento si è fermato leggermente il giorno seguente, quindi abbiamo deciso di tornare a Vestrahorn e siamo riusciti a scalare su alcuni massi e godere di una bellissima giornata nella natura.

I giorni successivi siamo andati alla ricerca di nuove zone. Abbiamo visitato Hnappavellir, un’area di arrampicata sportiva e di bouldering, una meravigliosa striscia di roccia molto diversa da Vestrahorn. Abbiamo adorato questo luogo quasi magico, affacciato sul mare, dove si possono incontrare pecore ovunque.  Sfortunatamente il giorno dopo si è messo a piovere di nuovo. Le condizioni sembravano pessime, ma abbiamo aspettato che spiovesse e alla fine siamo comunque riusciti a concederci una sessione pomeridiana.

Tutto questo è stata solo una piccola parte del nostro viaggio in Islanda perché in seguito abbiamo trascorso alcuni giorni visitando e arrampicando a Klifurhúsið (la palestra di Reykjavik) ed in molti altri spot.

“Quest’isola è davvero diventata il mio posto preferito nel mondo per infiniti motivi. Grazie alle aree da arrampicata, ai paesaggi, alle persone incredibili, una parte del mio cuore rimarrà per sempre lì.”

Share this Feature