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The Pill Base Camp, winter edition: unconventional business camp

With: The Pill Crew
Text: Ilaria Chiavacci
Photos: Camilla Pizzini

76 brand, 103 negozi, una redazione intera: ledizione uno del primo evento business to business organizzato dal nostro magazine è stato un successo

Pila, domenica 6 febbraio, ore 6.30. Dal parcheggio allo spiazzo di fronte alla Trattoria dei maestri è tutto un viavai di persone che trasportano gazebi ripiegati, pancali, tavolini, sacche con le tavole o gli sci, qualcuno li ha impilati tipo pellet per trasportarli più facilmente. La neve a terra è solcata da una sorta di reticolato, un villaggio immaginario che di lì a due ore sarà pieno di attrezzatura e di gente, sarà il primo Base Camp organizzato da The Pill, che durerà fino al giorno dopo. Quando Denis Piccolo, il direttore, ce ne ha iniziato a parlare, ormai mesi fa, sembrava una cosa titanica e, non di meno, un totale salto nel buio, una scommessa: invitare centinaia di persone all’edizione uno di un evento non ha una risposta scontata. La risposta invece c’è stata eccome ed è stata massiccia per un evento business to business: i brand che hanno portato il loro stand al nostro Base Camp sono stati 76 tra marchi di sci, snowboard, scarponi, attacchi, maschere e occhiali e in generale prodotti legati al mondo degli sport invernali. A far loro da controparte sono intervenuti 230 rappresentanti di 103 negozi sparsi sul territorio, dall’Umbria al Trentino, che hanno avuto l’opportunità di testare, concentrata in due giorni e in pochi metri quadrati, l’attrezzatura dei brand più rilevanti del mondo all mountain e freeride per il prossimo inverno, ma anche di conoscerne di nuovi. Accanto ai brand più conosciuti e, passatemi il termine, più mainstream, sono intervenute infatti realtà più di nicchia, alcune tailor made quasi.

Il cuore della due giorni infatti è stata infatti proprio la discussione sul prodotto, testato dai commercianti e poi approfondito con i rappresentanti dei brand e con noi della redazione, che abbiamo raccolto centinaia di interviste. Per ogni tavola o sci testato si è parlato dei materiali e dei processi produttivi utilizzati: la sostenibilità è un asset sempre più fondamentale per le aziende outdoor e tra quelle intervenute un’alta percentuale ha attrezzato, o sta attrezzando, i propri stabilimenti per essere carbon neutral e sono stati fatti enormi passi avanti dal punto di vista della sperimentazione sui nuovi materiali, sempre più green, ma altamente performanti. Il know how delle aziende si sta concentrando sulla sostenibilità, ma anche sul rendere l’esperienza dei propri clienti sempre più soddisfacente: sia che si tratti di sci o tavole progettate per essere all mountain, oppure specifiche per l’alpinismo e il freeride, sono molte le innovazioni messe in campo per la stagione 2023. Chicche ingegneristiche messe a servizio degli sport invernali, intuizioni geniali che si tramuteranno in una migliore esperienza di riding, a tutti i livelli e per tutti i tipi di terreno. I molti momenti di confronto che noi come redazione abbiamo avuto, sia con i commercianti che hanno testato i prodotti, e sia con i rappresentanti dei vari brand, confluiranno infatti in uno dei prodotti di The Pill per noi più importanti, l’Outdoor Guide invernale, più di 400 pagine piene di recensioni di prodotti dal punto di vista tecnico, estetico e di feeling. Per andare a fondo e scoprire quali sono tutte le novità per il 2023 dovrete aspettare il prossimo novembre, ma intanto vi possiamo anticipare che l’edizione che verrà sarà arricchita dal contributo della community che si è radunata a Pila.

Laspetto più importante, e che ha reso noi come organizzatori più felici e orgogliosi, è infatti proprio quello comunitario: il The Pill Base Camp ha costituito unoccasione non solo per i commercianti di testare tanti prodotti diversi, ma anche di poter parlare con i colleghi, della stessa o di altre regioni, di poter discutere con il brand le proprie impressioni a caldo dopo la prova, di confrontarsi con noi su quelli che sono gli aspetti più richiesti dai propri clienti e quindi importanti per noi da segnalare nella Outdoor Guide. Le interviste raccolte sono quasi 400 e rappresentano per noi materiale prezioso per la redazione dei nostri testi e per confrontare le nostre sensazioni sui prodotti con quelle dei negozianti e dei brand in modo da dare ai lettori descrizioni più accurate e dettagliate possibile. Uno sforzo collettivo che ha portato, e porterà, nuova linfa al nostro magazine, il cui team si è dato molto in questa due giorni. Chi di voi, brand o negozianti, è intervenuto avrà trovato ad accoglierlo o accoglierla Ludovica e Martina, infaticabili host che hanno gestito la registrazione degli ospiti, la distribuzione degli skipass e della miriade di questioni logistiche che un evento del genere inevitabilmente impone. Accanto al deus ex machina di tutta la due giorni, Denis, avrete probabilmente incrociato Tommaso, che ha gestito con il direttore buona parte delle presenze e della logistica. A scattare le foto che vedete, cerano Silvia e Camilla e a braccare chiunque per le interviste cero io, Ilaria, insieme a Eva e Marta. Un lavoro di team che rappresenta un successo, come edizione zero, come primo banco di prova per capire se e come replicare in futuro un tale dispiego di forze e condivisione. 

Piacevole intermezzo tra le due giornate di test la serata che abbiamo organizzato al The Place di Aosta, ritrovo della community outdoor locale dove lamore per la montagna trasuda dalle pareti, gremite di scatti in quota. Qui c’è stata ancora occasione per parlare, confrontarsi sulle esperienze fatte durante il giorno e per andare più a fondo sulle questioni emerse durante la giornata, ma anche per bere una birra, facciamo anche due o tre, insieme a quella che è una comunità appassionata sia al proprio lavoro, che allambiente che la ospita. Il The Place daltronde è metà locale e metà bike hub, e lambiente si presta a massimizzare quello che è il nostro obiettivo: andare a fondo su quello che ci appassiona, ovvero il mondo delloutdoor. 

Pila, lunedì 7 febbraio, ore 16.30. Il sole, di una giornata tersa e caldissima, è ormai calato. Con la stanchezza di quasi 48 ore di lavoro fare il percorso inverso che porta al parcheggio, con gazebi, porta tavole, sci impalcati e tutto quello che per il camp è stato utile, è un po’ più faticoso, ma, almeno noi, lo facciamo con il sorriso sulle labbra. Ci siamo riusciti, era una sfida e questo per noi è l’essenziale. Il mondo dell’outdoor e degli sport invernali si regge sulle sfide e a noi piace inventarne sempre di nuove. Ringraziamo di cuore chi ha partecipato e si è imbarcato in questa avventura con noi, e chi vorrà continuare a farlo in futuro. Dato il successo dell’edizione uno crediamo proprio ce ne saranno delle altre.

Stay Tuned.