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Edito.
by Marta Manzoni
Mangio il pesce e alcune mie scarpe sono di pelle. Non mangio la carne e non compro su Amazon. So di essere incoerente, d’altra parte credo che le scelte individuali, seppur piccole e contradditorie, abbiano il potere di cambiare il mondo. È chiaro che per avere un effetto significativo, ad esempio sulle emissioni di CO2, le modifiche nei consumi devono estendersi alle grandi realtà, come la produzione industriale. Eppure variazioni ai comportamenti personali, come diminuire i voli, hanno effetti concreti sulla riduzione dell’inquinamento. Forse alcune abitudini, come comprare bottiglie di plastica e usare sempre l’auto privata, possono essere ripensate.
Forse possiamo rivalutare le nostre priorità. Come scrive il New York Times, uno degli aspetti sorprendenti della risposta alla pandemia è stato l’introduzione di riforme che fino a poco prima sembravano impensabili: la tendenza a nazionalizzare i servizi fondamentali, il ripensare le aree verdi metropolitane, come ha fatto il Comune di Milano, annunciando che trasformerà 35 km di strade carrabili in aree ciclabili e pedonali, e il rafforzamento dell’idea di un reddito universale di base, una misura che sarà sperimentata dal governo spagnolo. In Cina è bastato ridurre l’inquinamento per due mesi per salvare la vita di 77 mila persone, e immaginiamo di quanti animali, solo grazie al miglioramento della qualità dell’aria.
Le esperienze che abbiamo intravisto potrebbero essere una fonte d’ispirazione: in pochi mesi siamo stati capaci di spazzare via alcuni capisaldi del capitalismo. Abbiamo subordinato i bisogni del mercato ai nostri. Secondo The Conversation, abbiamo scoperto che l’economia può cambiare in meglio, ed è possibile costruire un contesto più equo e un futuro più sostenibile. Decisioni mirate e consapevoli e uso lungimirante delle risorse portano ad aumento dell’occupazione, migliore qualità della vita, condizioni di lavoro più eque. Queste tendenze possono essere rafforzate e ampliate: se rimettiamo al centro la solidarietà scopriremo che l’alleanza tra esseri umani porta un’energia rivoluzionaria capace di scombinare le carte.
Scrive l’alpinista Nives Meroi nel suo libro Non ti farò aspettare. Tre volte sul Kangchendzonga, la storia di noi due raccontata da me: “Chissà quanto più solida sarebbe la nostra società se, invece di escludere e sottomettere, si fondasse sui valori dell’accoglienza, del dono e della cura. Se ciascuno si sentisse responsabile della costruzione del futuro. Perché, alla fine, si perde o si vince tutti insieme, e non esiste innocenza se si rinuncia alla responsabilità”.
Sulle spalle di Ferrino
Ferrino, leader nella produzione di tende, negli anni ’80 decide di ampliare la propria offerta con la linea backpack. Marco Chiaberge, Product Design & Development Manager, ci racconta quali sono i dietro le quinte della nascita di un nuovo zaino.
Vaude Non chiamatela “solo” sostenibilità
Criteri di produzione sostenibile, materiali riciclati, responsabilità sociale. C’è un brand che è stato pioniere in questo settore riuscendo, già nel 2010, a dare garanzia sugli aspetti eco-friendly dei propri prodotti: l’azienda tedesca Vaude.
Lizard, agilità su tutti i terreni
Lizard, “lucertola”, è quell’animaletto che si muove con agilità, leggerezza e grip. Proprio come permettono di fare le calzature del brand nato nel 1992, lanciando il concetto di sandalo sportivo. Ma dietro a questa intuizione, ci sono molti anni di storia e tradizione.
From the Future SS21
Nonostante molte aziende abbiano deciso, per la stagione SS21, di replicare le proprie linee per sostenere negozi e mercato outdoor in questo momento delicato, non sono mancate alcune novità, sia dal punto di vista tecnologico che di design. Eccovi una preview!
Gesto e Alpinismo
Quali sono la differenza ed il rapporto fra critica e pratica nell’alpinismo? Forse la risposta sta nell’intendere l’alpinismo non come un’attività sportiva precisa, ma come un’urgenza espressiva, un gesto che nasce da un’intuizione e che si realizza nell’immediato.
Made in Bangladesh
Loro sono sono Glorija e Giacomo ma insieme formano Altripiani. Un progetto fotografico che si propone di testimoniare la vita e la storia delle persone che vivono negli altipiani o nei villaggi degli angoli più remoti del pianeta.
Robert Antonioli e Andrea Prandi 13 cime Ortles Cevedale
13 cime in sole 6h52’56”. È questa l’impresa che Robert Antonioli e Andrea Prandi hanno portato a termine tra Ortles e Cevedale. Un record ma anche un modo di vivere la montagna per trovare serenità e completezza in sé stessi.
Ai confini dei dintorni
Si parla molto di turismo slow e riscoperta del territorio in cui si vive, ma quanto può essere vicino a casa un viaggio per essere ancora considerato viaggiare? Forse la risposta necessità semplicemente di un cambio di prospettiva.
Sergi Mingote, quello che conta nella mia vita è sotto gli 8000 metri
Crede che nella vita bisogna sapersi reinventare. Lui l’ha fatto diverse volte. Funzionario pubblico, sindaco, alpinista e ciclista. Oggi è ambassador della candidatura di Barcellona e Pirenei a ospitare le Olimpiadi del 2030. Questa è la sua storia.
Una valle da sogno
Le montagne dietro casa possono darci tanto e la zona di La Thuile non è da meno: Monte Bianco, ghiacciaio del Rutor e Lac du Glacier, luoghi magici che regalano grandi emozioni e ci fanno riscoprire il piacere delle cose semplici.
Parlando di sharing economy e sostenibilità con Ruth Oberrauch
La Brand & Sustainability Manager e membro del board del Gruppo Oberalp, rappresentate della sesta generazione dell’azienda di Bolzano, ci racconta obiettivi futuri, adottando una prospettiva a lungo termine.
Like us
Ci sono due ragazzi, un fisico ed un ingegnere, ed una montagna di 3173 m, la seconda vetta più alta delle Dolomiti di Brenta, chiamata Cima Tosa. Questa è la storia di come hanno indossato le loro scarpe Nike Trail e segnato un nuovo record: 3h28’26”.
Due cuori e un rifugio
Lei è una designer in carriera, lui un brillante chef con un promettente futuro. Un giorno si incontrano per caso, il destino li unisce e li conduce al Rifugio Passo Santner dove trovano finalmente la loro dimensione.
Chamonix Lakes
Dopo aver fotografato alcuni degli angoli più incredibili del nostro pianeta, in Giulia Woergartner è nata la curiosità di esplorare anche quei luoghi non molto distanti dalla propria casa. Zaino in spalla, fotocamera a tracolla e via verso i laghi di Chamonix.
Tamara Lunger, the soul mountaineer
Il progetto “Tamara tour Italia” vuole portare un sorriso a chiunque abbia sofferto negli scorsi mesi di lockdown. Un modo per conoscere, visitare posti sconosciuti e prendersi del tempo per sé, ma portandosi sempre “casa” con lei: il suo camper.
Kilian Jornet
Ci siamo tutti ritrovati a modificare le nostre abitudini e vite quotidiane da un giorno all’altro, ma per Kilian Jornet il cambiamento non è altro che un’opportunità da accettare e da cui partire per costruire qualcosa di migliore.
Il silenzio della natura
Il Monte Paterno, 2.746 m e luogo storicamente famoso, sorge nelle Dolomiti al confine tra Veneto e Alto Adige. Dalla sua cima si può godere sempre di sensazioni incredibili, ed ancora meglio è esplorare queste vette prima che il sole tramonti.
Michele Graglia
Dalle passerelle dell’alta moda ai deserti più grandi ed inospitali del mondo. Sempre di corsa ed in cerca di un ideale di libertà fino a pochi anni prima sconosciuto e che prende la forma dell’ultra running.
Norway & Lofoten
La Norvegia è un paese talmente vasto da risultare difficile da girare da capo a fondo in maniera completa. Uno degli itinerari possibili comprende la zona al di sopra del Circolo Polare Artico e le isole Lofoten, un viaggio per immergersi in una natura sorprendente.
Morocco Gravel Riding
L’ospitalità, i sorrisi e le vite semplici della gente del posto dei villaggi remoti dell’entroterra marocchino. Una viaggio lento, su due ruote, attraverso le sue polverose strade sterrate, alla scoperta dei sapori e del calore delle comunità locali.
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