By The Pill Outdoor Guide
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L’evoluzione della tecnologia ha veramente cambiato le performance degli attacchi da scialpinismo. Ormai il mercato è molto variegato e si possono trovare diverse tipologie di attacchi da scialpinismo, anche se forse i più interessanti, anche per quanto riguarda l’evoluzione di materiali e prestazioni, sono i low tech.
A proposito sapevi perché si chiamano così? Negli anni ’80, quando è stato inventato l’attacco a pin da Fritz Barthel, tutto doveva essere high tech per avere successo, vista l’ascesa del computer. In contrapposizione a questo concetto è nato un attacco dalla meccanica semplice, leggero: così Barthel ha deciso di chiamarlo “low tech”. In più di 30 anni di evoluzione le aziende di attacchi hanno creato prodotti sempre più leggeri e performanti in salita come in discesa. La piazza è piena di alternative, come scegliere dunque?
I diversi tipi di attacchi
In ordine di minimalismo e peso si parte dagli attacchi low tech race, tra i 100 e i 300 grammi a singolo attacco, perfetti per gare, allenamenti e da montare su sci orientati a performance in salita. Vengono montati generalmente senza skistopper. Poi abbiamo i low tech veri e propri, con modelli che ormai possono pesare dai 300 ai 700 grammi: questi sono gli attacchi da scialpinismo classico, che ormai garantiscono delle ottime performance in discesa. Ci sono poi gli attacchi ibridi, come il Marker King pPin e il Salomon Shift: questi attacchi assicurano il massimo della sicurezza in discesa con un peso comunque contenuto. Infine ci sono gli attacchi a piastra: pesanti ma solidi come la roccia in discesa, questi hanno senso solo per brevi risalite e sono più attacchi da freeride che da touring.
Skistopper o leash?
Quella del montare lo stopper o usare il leash, è una scelta che quasi sempre si può fare a prescindere dall’attacco che si compra. Certo che se si usa un attacco “race” ha poco senso aggiungere peso con lo stopper, mentre su di un classico attacco low tech per touring o free touring non cambia molto a livello di peso ed è molto utile e sicuro. Immaginatevi una caduta su una discesa ripida in cui si stacca lo sci e mentre si rotola si rimane con lo sci collegato allo scarpone tramite il leash: non deve essere bello. Spesso è una questione di abitudine ma indicativamente chi fa gare o chi pratica uno scialpinismo conservativo predilige il leash. Il l freetourer aggressivo invece preferirà avere lo skistopper. Quando si acquistano degli attacchi con stopper è importante controllare la larghezza di questi, che cambia a seconda della larghezza dello sci sotto al piede.
Regolazione dei DIN
Quando si acquista un paio di attacchi da scialpinismo è molto importante controllare il valore di sgancio. Un DIN equivale circa a 12 kg di forza, che sarebbe la forza impressa con lo scarpone durante la sciata. Chi pesa poco dovrà prendere attacchi con DIN bassi, altrimenti durante una caduta non si sganceranno mai, e di contro chi pesa di più dovrà usare attacchi con DIN alti, altrimenti si sganceranno ad ogni curva. É importante regolare i DIN al momento di montaggio degli attacchi.
Innesto coltelli
I coltelli, o rampant, sono degli attrezzi molto utili in fase di risalita su neve ghiacciata, dove le pelli o le lamine non bastano a garantire la presa in salita. Se si pratica scialpinismo primaverile o di alta montagna e si è avvezzi ad usare i coltelli, è importante controllare che l’attacco sia provvisto di innesto per coltelli. Quasi tutti gli attacchi low tech escono con innesto integrato.
Alzatacco
Negli attacchi low tech, in fase di salita, la punta rimane attaccata dai pin che fanno perno e permettono il movimento di camminata, mentre il tallone resta libero. A seconda della pendenza della salita si può scegliere se usare l’alzatacco oppure no: in alcuni casi facilita la progressione affaticando di meno le gambe. Mentre gli attacchi “race” hanno generalmente un solo livello di alzatacco, ce ne sono altri che ne anno due, se non tre. Se vi piace camminare in salita con il tallone alzato, prima dell’acquisto controllate che la talloniera abbia il tipo di alzatacco che cercate.
Rapporto peso/performance
Se nel passato solo l’attacco a piastra consentiva una discesa performante e sicura al massimo, negli ultimi anni le tecnologie si sono sviluppate moltissimo ed ormai sul mercato vediamo attacchini low tech dal peso ridotto. Oggi è stata sdoganata la concezione che più peso significa migliore attacco, anzi. A tal proposito vi invitiamo a dare un’occhiata agli ultimi attacchi di quest’anno che con un peso ridicolo garantiscono performance eccellenti. Provare per credere.
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