Francesco Ratti intende superare i 6000 metri

Francesco Ratti intende superare i 6000 metri

La guida alpina Francesco Ratti sceglie la catena del Karakoram per la sua prossima sfida. La partenza? È prevista per il 27 giugno 2022, destinazione torri di Trango, gli imponenti pinnacoli granitici che superano i 6.000 mt.

L’obiettivo è scalare la Trango Tower, la torre di granito scalata per la prima volta nel 1976 da alcuni professionisti inglesi dopo un epico tentativo fallito l’anno precedente. La via dei britannici era stata gradata VI, 5.10 A2, 1100m con circa 80% dell’arrampicata effettuata in libera – all’epoca questa salita conteneva tratti in libera con difficoltà mai prima superate.

Nel corso degli anni sono state poi aperte altre vie, percorsi estremamente difficili. Per raggiungere la vetta della Trango Tower, infatti, Francesco dovrà valutare quale via percorrere in base alle condizioni metereologiche. Un grande sogno sarebbe percorrere la famosissima Eternal Flame, oppure Via Slovena, o comunque una via che garantisca la possibilità di essere scalata prevalentemente in libera riducendo l’arrampicata artificiale. Meteo permettendo, il piano è quello di raggiungere anche la vetta dello Shipton Spire, la suggestiva guglia di granito, a est attraverso la Women and chalk, la via aperta in omaggio alle donne e al magnesio.

Come sostiene anche Francesco Ratti, scalando la Trango Tower e lo Shipton Spire difficilmente ci sarà il tempo di aprire una nuova via e viceversa, perché saranno le condizioni della montagna, il meteo e l’eventuale presenza di altri alpinisti sulle vie da percorrere che detteranno le loro scelte. Ratti avrà infatti come compagni Leonardo Gheza e Alessandro Baù, e insieme scaleranno le Alpi con Millet – brand sinonimo di montagna, di abbigliamento tecnico e di attrezzatura outdoor – che ha selezionato con attenzione l’equipaggiamento più adatto per questa avventura sul Karakorum.

Ratti ha scelto i prodotti di Millet che compongono la linea Trilogy che sono altamente tecnici, funzionali e leggeri, elaborati per soddisfare tutti i tipi di alpinisti – dagli esperti agli appassionati -, offrendo la protezione ideale anche nelle condizioni più estreme.

Il nome della gamma richiama alla trilogia invernale di Christophe Profit, che con l’attrezzatura Millet, affrontò in solitaria tre delle più impegnative pareti nord delle Alpi – Grandes Jorasses, Eiger e Cervino – in meno di 42 ore.

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