Quarta Seven Summits per Andrea Lanfri!

Andrea Lanfri Monte Kosciuszko

Quarta Seven Summits per Andrea Lanfri!

Andrea Lanfri Monte Kosciuszko

Quarta Seven Summits per Andrea Lanfri che conquista il Monte Kosciuszko

125 chilometri di traversata in un ambiente ancora wild, dormendo in tenda o in qualche piccolo bivacco. Il tutto in 8 giorni. È questa l’ultima avventura vissuta dall’alpinista e atleta paralimpico Andrea Lanfri, insieme alla compagna Natascia, nel corso del progetto Seven Summits. L’obbiettivo di Andrea è il raggiungimento di tutte e 7 le vette più alte di ogni continente ed aggiunge alla sua collezione quella del Monte Kosciuszko, con i suoi 2228 metri la cima più alta dell’Oceania e anche dell’Australia.

Colpito nel 2015 da una meningite con sepsi meningococcica che gli ha portato via entrambe le gambe e 7 dita delle mani, oggi Andrea è un esempio di determinazione e forza di volontà. Già un anno dopo la malattia era in montagna, alla ricerca della sua nuova vita. Una vita che lo sta portando sulle vette più alte del Pianeta, sfidando limiti e barriere che, semplicemente, per lui non esistono.

La salita al Monte Kosciuszko

Andare dall’altra parte del mondo solo per salire il Monte Kosciuszko mi sembrava troppo poco”. Così Andrea si è inventato una traversata di quasi 130 chilometri attraverso le montagne del Main Range australiano. Un luogo ancora selvaggio e poco visitato dai trekkers, dov’è necessario muoversi avendo con sé tutto il necessario per il proprio viaggio.

È stata una bella avventura, diversa dai miei soliti standard” spiega Andrea. “Un’esperienza non difficile dal punto di vista tecnico, ma molto wild.. almeno nella prima parte parte. La salita al Monte Kosciuszko in sé è una gita adatta a tutti. Direi, il summit push più facile della mia vita. Lasciata la tenda, ai piedi della montagna, abbiamo impiegato solo un’ora per raggiungere la vetta”.

Le Seven Summits di Andrea Lanfri

Andrea Lanfri

“Il sogno è nato qualche anno fa, quando ho iniziato a immaginare l’Everest” spiega Andrea. “Avevo già salito il Monte Bianco e avevo già portato il mio corpo ad alta quota, sopra i seimila metri del Chimborazo. Così ho iniziato a pensare che fosse possibile”. Che non fosse qualcosa di impossibile, parola che Andrea non usa mai. “Non credo che esistano cose impossibili, ma cose per cui non si è ancora pronti”.

Avendo scelto, per ragioni burocratiche, di salire il Monte Kosciuszko, la salita del Monte Bianco non è più valida al fine delle Seven Summits, mentre per l’Europa entra in gioco l’Elbrus.

Deciso a compiere la sfida Andrea si è subito messo in gioco con la vetta più imponente: l’Everest, raggiungendone la vetta il 13 maggio 2022. Il 22 agosto 2022 arriva poi la cima del Kilimanjaro, la montagna più alta del continente Africano. Nel gennaio 2023 è la volta dell’Aconcagua, che Andrea scala per ben due volte toccando il punto più alto del Sud America il 16 e il 22 gennaio.

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