SCARPA e Politecnico di Torino insieme per un nuovo progetto

di Nicola Mercogliano

SCARPA e Politecnico di Torino insieme per un nuovo progetto

Conclusa la prima fase di test nel comfort lab di Biella, struttura d’eccellenza dell’università torinese.

Il Politecnico di Torino e SCARPA inaugurano una collaborazione finalizzata ad elaborare un modello di analisi dell’isolamento termico per gli scarponi da alpinismo, fino ad oggi mai realizzato nell’industria calzaturiera. Il progetto triennale nasce dall’esigenza di studiare l’isolamento del piede a temperature estreme e definire in questo modo una scala di valutazione del comfort termico in condizioni di freddo severo, per realizzare calzature ancora più sicure e performanti.

A questo scopo è stato attivato un Dottorato di Ricerca con una borsa finanziata al 50% dall’azienda e al 50% dal Ministero dell’Università e della Ricerca per la ricercatrice Eleonora Bianca del Politecnico di Torino, che si articolerà in tre annualità e si concluderà nel 2025. La prima fase si è appena conclusa presso il Comfort Lab della sede di Biella del Politecnico, struttura di eccellenza guidata dalla professoressa Ada Ferri, che dispone di una speciale “camera climatica” in cui sono state realizzate delle prove di simulazione del sistema piede-scarpa in ambiente controllato, allo scopo di riprodurre il comportamento dello scarpone in differenti condizioni di utilizzo ed osservarne eventuali modifiche in funzione delle variabili tempo, temperatura e umidità.

Ai test, svolti con la collaborazione dell’azienda Karpos che ha fornito l’abbigliamento tecnico, hanno partecipato alcuni atleti che fanno parte del Team di alpinisti di SCARPA: Mario Vielmo, Luca Schiera, Paolo Marazzi, Silvia Loreggian. Francesco Favilli, Brand Manager di SCARPA, ha voluto sottolineare la portata innovativa di questo progetto: “Fino ad oggi nessuno aveva mai pensato di realizzare dei test scientifici per misurare la capacità di isolamento del piede in alta montagna, poiché l’industria si è sempre basata su prove empiriche, esperienze sul campo e conoscenza storica. Grazie alla collaborazione con il Politecnico di Torino avremo a disposizione dati scientifici precisi e reali, con i quali potremo arricchire il nostro know-how in fase di progettazione dei nuovi prodotti”.

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