Test: Salomon QST 106

Un classico da freeride di Salomon, il QST 106 quest’anno è stato modificato leggermente e ridisegnato. Con un mix infallibile di galleggiamento e potenza il QST 106 è perfetto per gli sciatori che vogliono coprire con uno sci un’ampia varietà di terreni e condizioni. Nella versione del 2020 il modello è diventato più leggero e maneggevole, caratteristiche che nei test in neve fresca hanno reso al meglio, dandoci l’impressione di uno sci divertente ma affidabile in tutte le situazioni.
In punta e in coda è stato aggiunta una percentuale di sughero per avere un peso di oscillazione minore e, sopratutto, per ridurre notevolmente le vibrazioni. Lo sci, con questo cambiamento, ci è sembrato più “domabile” e meno nervoso quando la neve non è più la “powder della vita”. La sciata risulta facile e intuitiva, con un ingresso in curva fluido e rapidità di passaggio da lamina a lamina. In definitiva il Salomon QST 106 ci è sembrato uno modello veramente divertente e incredibilmente versatile per uno sci sopra ai 100mm di larghezza sotto al piede. Non c’è molto che non possa fare: dalle curve in conduzione in pista battuta alle uscite in backcountry, e tutto quello che c’è nel mezzo. Può essere montato con un attacco fisso, da usare in pista e fuori, ma anche con un attacco ibrido tipo il Salomon Shift, in modo che non si perda niente a livello di trasmissione in discesa ma anche allontanarsi dal resort con le pelli sotto gli sci se si vuole. Nonostante non sia leggerissimo (ma comunque più leggero del suo predecessore) è molto pratico anche in salita. Lo consigliamo per chi desidera un affidabile e giocoso tuttofare. Rende al meglio in una lunghezza di 5-10cm di più della propria altezza.