Test: Saucony Xodus 11

Un modello solido e duraturo e al tempo stesso molto versatile.

L’azienda di Cambridge, Massachusetts, ripropone la Xodus nella sua undicesima versione, andando ad abbracciare anche le esigenze di chi cerca una scapa non solo ammortizzata e comoda, ma anche performante. Tomaia in mesh resistente ma piuttosto traspirante e linguetta non ridotta ai minimi termini, uniti alla forma allungata ma non costrittiva ne fanno una calzatura che risulta comoda alla calzata, anche per piedi non troppo snelli.  L’intersuola presenta un rockplate che restituisce reattività in fase di spinta che in una scarpa con un drop ridotto, di 4mm rende la Xodus 11 comoda anche alle andatature sostenute.

La tenuta ci è sembrata eccellente anche su terreni accidentati non tanto per materiale del battistrada, quanto grazie ai tappi molto pronunciati di ben 5mm, e al disegno della suola. La scarpa è neutra e il rischio di usura precoce e non omogenea del battistrada potrebbe verificarsi per quei corridori abituati a un appoggio arretrato di tallone, in particolare se non perfettamente neutro. In definitiva questa calzatura è l’arma giusta per i corridori di peso medio alla ricerca di una scarpa comoda e dinamica per le medie e lunghe distanze, soprattutto se affrontate a ritmi sostenuti.