UP2U

UP2U

by Luca Albrisi
photo Nicola Damonte

La tematica della sostenibilità ambientale, dei cambiamenti climatici e dell’impatto dei nostri modelli di sviluppo è sicuramente al centro dell’attenzione mediatica attuale.
Ma anche se il più delle volte ci troviamo in accordo con molte delle critiche mosse verso tali modelli, ci risulta difficile fare quel passo in più che sia in grado di condurci verso azioni concrete.
Il mondo dell’attivismo, dal canto suo, è sicuramente ricco di proposte coinvolgenti ma nonostante ciò – parlo anche per esperienza personale e dal mio punto di vista – risulta spesso molto frammentato ed è talvolta difficile trovare associazioni o gruppi di attivisti con i quali condividere obiettivi e interessi.
In particolar modo vedo chiara la necessità di affrontare le tematiche ambientali in chiave moderna e dallo specifico punto di vista di chi pratica outdoor con costanza e passione.
Su questo presupposto abbiamo cercato quindi di creare un evento che andasse in contro a queste esigenze e avvicinasse il più possibile alcuni attori del mondo ambientalista, di quello outdoor e di quello dello sviluppo territoriale.
Con questi fini è nato “UP2U”, per lanciare l’idea che “sta a te” fare un passo verso una situazione che possa trasformare quel “te” in un “noi”. E agire insieme.
Come edizione 0, nata grazie alla preziosa collaborazione con gli Adventure Days, abbiamo deciso di coinvolgere alcune delle associazione che nell’ultimo periodo si sono distinte per il proprio approccio moderno e per essere in prima linea nella difesa degli spazi outdoor grazie all’eccellente lavoro svolto su determinate tematiche. A loro abbiamo chiesto di organizzare dei workshop che potessero aiutare altre associazioni ma anche qualunque attivista o ente territoriale partecipante.
Selva Urbana ha quindi presentato la propria eccellente case history in ambito di networking e Io non ho paura del Lupo riguardo, invece, alla comunicazione legata all’ambientalismo.
Sono inoltre intervenuti esperti in ambito di fundraising e sviliuppo territoriale, come Alessandra Tanas, e noti ambassador come Zoe Hart che ha affrontato tematiche come la coscienza ambientale in ambito alpinistico.
Ma, ovviamente, le attività non potevano essere limitate tra quattro mura, e così ci siamo permessi alcune “fughe” per correre e ripulire i sentieri boschivi che circondano il magnifico borgo di Canale di Tenno e il suo lago, per fare yoga, per ascoltare musiche al tramonto e così via.
Un altra attività di cui andiamo molto orgogliosi è stata l’Enviro Jam Session, un momento condiviso tra tutti i partecipanti che ha dato modo ad aziende private, singoli attivisti, agenzie, organizzatori di eventi, enti territoriali, documentaristi e associazioni di presentare i propri specifici progetti in ambito ambientale con il fine, appunto, di instaurare rapporti e occasioni di collaborazione tra tutti i partecipanti.
Che dire, la grandissima soddisfazione dei risultati ottenuti durante questo primo appuntamento non solo ci dà fortissimi stimoli per l’organizzazione della prossima edizione ma ci fa sperare, soprattutto, nella possibilità della mobilitazione del settore outdoor in difesa degli spazi naturali.