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2 giorni in casa Edelrid: le novità 2024

È un fresco weekend di fine ottobre quando l’affiatato team di Moroder Alpine, rivenditore di marchi altoatesino, ci invita a Finale Ligure per testare in falesia i prodotti Red Chili ed Edelrid, incluse alcune interessanti novità per il 2024.

Dietro Moroder Alpine c’è il nome di Hubert Moroder, guida alpina che da più di venticinque anni si occupa della distribuzione di brand outdoor e sportivi. È lui a sintetizzare la filosofia dietro la sua attività, con sede in Val Gardena: se rivendiamo un marchio, è perché lo riteniamo valido e lo usiamo noi per primi. Un concetto ben riassunto anche dal claim di Moroder Alpine: «Solo la migliore attrezzatura, consigliata dalle guide alpine». Tra i marchi del portfolio del rivenditore c’è appunto Red Chili, specializzato in scarpette da arrampicata.

Il calcare del finalese è stato una buona palestra per mettere alla prova le Voltage LV: caratterizzate da una forma aggressiva, ma con un design comodo, si adattano anche ai piedi più sottili grazie alle due chiusure a velcro orientate in direzioni opposte. Perfette sia indoor sia in falesia, le Voltage LV dimostrano una certa versatilità: danno un buon supporto sui micro-appoggi e in strapiombo, ma sono comunque abbastanza morbide da consentire l’arrampicata in aderenza. Hanno un arco aggressivo anche le Sensor. Progettate appositamente per le gare, il bouldering e l’arrampicata indoor, ottime sulla verticalità e in strapiombo, queste scarpette sono orientate alla performance e garantiscono una sensibilità massima nell’appoggio del piede: merito anche della suola Vibram XS Grip, il cui spessore varia da 1 a 4 mm e lascia meno gomma nei punti in cui serve maggiore sensibilità. Per chi cerca sia la performance sia la comodità ci sono invece le Fusion LV, con doppio sistema di chiusura (a strappo e lacci) e il cui taglio più stretto si adatta in particolare ai piedi femminili o in generale sottili. Sono perfette per le vie a più tiri e per le lunghe sessioni di arrampicata in palestra.

Corde: più sostenibilità, più sicurezza

Passando a Edelrid, l’altro marchio nel portfolio di Moroder Alpine, il weekend di test a Finale Ligure è stata l’occasione per vedere in anteprima alcune delle novità 2024 appena arrivate nei negozi di articoli outdoor. In generale nella collezione 24/25 c’è una evidente attenzione al tema della sostenibilità, a partire dalle corde.

Non è una novità che in casa Edelrid le corde dinamiche trattate, le più performanti, siano divise in due tipologie: Pro Dry ed Eco Dry. Proprio le seconde, più sostenibili, andranno a occupare sempre maggiore spazio nel catalogo e nei prossimi anni probabilmente sostituiranno gradualmente le prime. La differenza tra le due tipologie è il fatto che le Eco Dry sono le prime corde senza PFC, alias perfluorocarburi, composti sintetici idrorepellenti ma problematici, perché si degradano molto lentamente in natura. La corda Eco Dry è dunque una buona notizia per chi ha a cuore l’ambiente, ma anche per chi la utilizza in parete: nonostante l’assenza di PFC, infatti, è comunque conforme agli standard UIAA per le corde idrorepellenti e il suo assorbimento d’acqua resta inferiore al 2%. Difficile trovare una percentuale più bassa sul mercato (il minimo per l’omologazione è 5%). L’attenzione alla sostenibilità si vede anche nelle corde Swift e Parrott la cui calza è realizzata anche con scarti di produzione: fili di alta qualità che, invece di finire in discarica, vengono riutilizzati. Il risultato è una corda davvero unica: il colore, infatti, dipende dagli avanzi di produzione del momento.

Edelrid non trascura la sicurezza, ed è qui che intervengono le corde con tecnologia Protect. La loro particolarità? Si tratta delle prime corde dinamiche che includono un filo di kevlar nella calza in poliammide: un dettaglio che, come hanno dimostrato i test, le rende molto più resistenti al taglio e alle abrasioni, specialmente quando sfregano sugli spigoli. Una cosa da sapere prima dell’acquisto è che le corde Protect, proprio a causa del doppio materiale della calza, tendono a diventare “pelose” più velocemente. Eventuali preferenze estetiche a parte, però, i controlli svolti hanno accertato che performance e sicurezza restano invariate. A proposito di accessori più resistenti e durevoli, va segnalata la Tech Web Sling, fettuccia sottile e morbida con nucleo in dyneema e rivestimento esterno in poliammide che protegge dalle abrasioni, previene l’usura del dyneema e facilita la presa.

edelrid
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Imbraghi classici, design rinnovato

Tra le novità Edelrid del 2024 testate nelle falesie del finalese ci sono anche i nuovi imbraghi delle linee Sendero, Autana e Sirana. Rispetto ai modelli precedenti, questi presentano un design rinnovato: sono realizzati con materiali più leggeri e morbidi, hanno anelli porta-materiali più grandi e sono dotati di center fit, cioè di un’imbottitura mobile sui fianchi che permette all’anello di servizio di restare sempre centrato. È nuova anche la Moe 3R, la prima imbragatura da arrampicata sportiva (con cosciali fissi) realizzata quasi interamente con materiali riciclati. Da qui il 3R del nome (reduce, reuse and recycle), sigla che Edelrid punta a far comparire sempre più spesso nel catalogo.

Nella linea degli imbraghi ultraleggeri, invece, si toccano nuovi record di leggerezza con il Loopo Air: la taglia S pesa solo 46 grammi, la M 49, e una volta chiuso nel suo sacchettino sta sul palmo di una mano. Non ci sono eguali sul mercato in termini di leggerezza.  Questo imbrago con cosciali fissi, è indicato nelle competizioni e nelle alte prestazioni, certamente, ma anche per lo scialpinismo, l’alpinismo o semplicemente da infilare nello zaino come imbrago di emergenza prima di un trekking con passaggi di ferrata.

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Il nuovo Ohm e la sicurezza in parete

Chi deve gestire una certa differenza di peso tra assicuratore e arrampicatore sarà felice di sapere che tra le uscite del 2024 c’è anche il nuovo Ohm, rinvio con freno che serve appunto a ridurre il peso dell’arrampicatore (vale a dire, a ridurre il carico che agisce sull’assicuratore). Ciò permette di fare sicura riducendo il rischio di collisione e con un maggiore controllo. Rispetto al modello precedente, l’Ohm di seconda generazione ha una maggiore efficacia frenante: si passa da meno 15 a meno 25 kg, con un evidente beneficio nel caso si debba frenare la caduta di un compagno di scalata più pesante.

Interessante è anche il Nano Jul, il nuovo secchiello classico per mezze corde e corde gemellari sottili: è minimale, leggerissimo (pesa solo 80 g) e in acciaio, quindi più durevole dell’alluminio. È però il Pinch la novità più grande del 2024, da quest’anno sul mercato: un assicuratore con funzione di bloccaggio pensato sia per l’arrampicata sportiva sia per i multipitch. È innovativo soprattutto perché  può essere agganciato direttamente all’anello dell’imbrago senza bisogno di un moschettone, un dettaglio che lo rende facile da usare e agevola il controllo della corda, senza ovviamente pregiudicare la sicurezza.

Set ferrata: così si può evitare l’attorcigliamento

Leggerezza è la parola d’ordine anche nei due set ferrata Edelrid usciti quest’anno. Parliamo del nuovo modello Ultralite, compatto, leggerissimo e con moschettoni più piccoli ma dall’apertura morbidissima; e del nuovo Comfort Tri, che aggiorna il modello top di gamma del marchio con nuove parti girevoli integrate che impediscono l’attorcigliamento dei due bracci in fettuccia.

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