Dr. Wolfenbergen X Amplid

Dr. Wolfenbergen X Amplid

Amplid ha realizzato una limited edition della loro pluripremiata tavola The Singular e The Singular Twin in collaborazione con l’artista americano Just Moll a.k.a. Dr. Wolfenbergen.

Un dialogo fruttuoso nasce dalla collisione di tesi e antitesi. Non c’è “fuori” senza centro. Non c’è guscio duro senza cuore morbido. Non c’è suono senza silenzio, non c’è nero senza bianco. E non c’è neve senza acqua.
E se lasciassimo che la sensazione di alta fedeltà delle tavole di Peter Bauer si scontrasse con l’estetica misantropica a bassa fedeltà delle opere d’arte di Justin Moll alias Dr. Wolfenbergen?
Le amate Singular e Singular Twin, ora in una veste alternativa. Stesse straordinarie prestazioni all-mountain, messaggio diverso.
Godetevi questo nuovo livello di riding raccontato da Justi Moll e da Peter Bauer.

Ragazzi, perché credete che Amplid e Dr. Wolfenbergen siano una buona combinazione?

Justin Moll a.k.a Dr. Wolfenbergen

Justin Moll: “In un certo senso siamo opposti. Amplid realizza prodotti raffinati, dal design accattivante e dalla progettazione accurata. Io disegno cose che sembrano più adatte alla spazzatura che a una galleria. Quindi quando Peter mi ha contattato sono rimasto sorpreso. Ma proprio come una parete di una galleria può far sembrare preziosa l’arte, io sento che il modo in cui esponiamo il lavoro su queste tavole eleganti fa apparire la mia arte radicale.”

Peter Bauer, Amplid CEO

Peter Bauer: “Non potrei essere più d’accordo, molto spesso è una vera e propria energia positiva quella che emettono le forze opposte, quando si scontrano. Lo stile di disegno grezzo e il messaggio duro dell’artwork di Justin sulle nostre tavole pulite si fondono perfettamente in qualcosa di nuovo.”

Peter, con quali brand hai collaborato finora?

PB: Finora ci siamo tenuti lontani da qualsiasi tipo di collaborazione, credo semplicemente perché eravamo molto occupati con le cose tecniche. Ovviamente dedichiamo molte energie alla grafica, ma la maggior parte degli artwork è realizzata internamente dal nostro graphic designer Michi Hanauer.

E tu invece, Justin?

JM: Ho avuto la fortuna di lavorare con marchi davvero epici come Ernie Ball e Nuclear Blast Records. Ma questa è la prima volta che collaboro con un’azienda in questo modo, utilizzando il lavoro che ho fatto per me sui loro prodotti.

Di Peter sappiamo che ha vissuto e respirato la cultura dello snowboard nell’ultimo mezzo secolo. Justin, tu come descriveresti il cluster culturale in cui vivi?

JM: Ho fatto la gavetta in spettacoli punk, bar e cose del genere. Al momento sono concentrato sulla famiglia e sul lavoro quotidiano, quindi il tempo è limitato. Ma quando posso, mi piace smanettare sulle vecchie Triumph 650 e sulle auto americane d’epoca. Sono fortunato perché mio padre mi ha insegnato molto sulla costruzione di hot rod e cose del genere.

Peter, come mai hai scelto la Singular Series per realizzare la collaborazione?

PB: Tutto il nostro team di vendita era d’accordo su questa decisione: Il Singular e il Singular Twin sono i nostri snowboard di maggior successo. Hanno vinto molti premi in questa e nella scorsa stagione, quindi questo è stato il motivo principale per cui abbiamo deciso di farlo con questi deck. Volevamo anche dare ai rider una scelta alternativa per quanto riguarda l’estetica: I Singular in linea sono abbastanza puliti e sobri, se un rider vuole un Singular con un messaggio visivo più forte, ora può scegliere.

Come vedi la snowboard culture dal tuo punto di vista, Justin?

JM: Sono cresciuto negli anni ’80 e nei primi anni ’90, quando la cultura dello skateboard era enorme. Da piccolo ho avuto due grandi influenze artistiche: Derek Riggs (copertine degli Iron Maiden) e Jim Phillips (skateboard Santa Cruz). Senza dubbio posso dirvi che faccio schifo nello skateboard e che non riesco a fare snowboard per più di 30 metri senza farmi male. Non ho mai avuto la coordinazione necessaria. Ma gli artwork di quel mondo hanno avuto un’enorme influenza sulla mia vita.

Non si tratta di semplici tavole da snowboard, con la vostra collaborazione questi deck sono pezzi d’arte: dove li esponete?

JM: Ho alcuni skateboard per i quali ho realizzato opere d’arte appesi in giro per casa, soprattutto nel mio studio. Li metterò proprio accanto a quelli! Sarà fantastico.