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Marco Tosi, esempio e cultura

Marco Tosi, un vero esempio di cultura montana 

Marco Tosi è una guida alpina da più di trent’anni e in tutti questi anni di accompagnamento ha sempre cercato di trasmettere il suo fondamentale amore e rispetto per la montagna e per la natura in generale. Questo Marco lo fa in tutti i modi a lui possibili: innanzitutto lavorando su sé stesso e facendo una vita in linea con la sua etica ambientalista, poi trasmettendo agli altri la sua visione. Come guida e ambassador Ortovox, Marco si occupa di sicurezza in montagna tramite le Ortovox Safety Academy, considerata la più grande iniziativa di formazione per la prevenzione valanghe nel mondo. Gli abbiamo fatto qualche domanda sul suo lavoro e sulla sua visione.

Raccontaci chi sei e di cosa ti occupi.

Sono una guida alpina dal ‘96, ma pratico anche un’altra professione come tecnologo alimentare e nutrizionista. Trovo che siano molti i punti di contatto tra una disciplina e l’altra e per questo ne sono appassionato. Nei miei anni come guida ho sempre dato grande attenzione alle nuove generazioni, con camp multi-sportivi orientati all’attività montagna. Le mie passioni sono variate negli anni: prima ero molto focalizzato sulle cascate e sulle salite più dure, ora più sullo scialpinismo e sulla formazione. Mi piace non solo insegnare la componente tecnica ma il rispetto per la montagna a tutto campo. Penso che la vetta sia una scusa per avere un’esperienza che parte dall’auto, anzi, meglio se parte da casa. La mia filosofia è quella di ridurre gli spostamenti in auto con altri mezzi, a piedi o in bici. Sono di Varese e dopo aver girato per le Alpi per molti anni adesso le montagne con cui sono più in empatia e affinità sono quelle della Val d’Ossola. Qui Giovanni Pagnoncelli ha fondato l’Ossola Outdoor School, con cui collaboro attivamente. Come guida alpina mi piace coinvolgere i clienti non solo nelle decisioni ma anche nelle emozioni che si provano durante un’uscita in montagna.

Partendo da quello che hai appena detto, perché non ci dici qual è per te il ruolo della guida alpina e cosa provi a trasmettere ai tuoi clienti?

In primis mi piace trasmettere ai clienti che accompagno che in montagna non si va per “conquistare una vetta”, e che bisogna andare oltre a questo concetto e cercare di vivere l’esperienza accettando le proprie fragilità. Io ti porto a vivere un’esperienza ludica e se possibile anche educativa, per uscire dalla vita problematica di tutti i giorni. Per questo non penso abbia senso portare i clienti a soffrire. Preferisco farti vivere un’esperienza di gioia: con il giusto equilibrio tra ingaggio e divertimento. Ad un sacco di gente ho proposto di smettere di scalare, perché non se la vivevano bene. Mi piace insegnare al cliente a diventare indipendente e a concentrarsi sull’esperienza in sé e non sulla vetta. Quando vivi un’esperienza piena è più facile anche la rinuncia. Come guide dobbiamo essere portatori di conoscenza, fare cultura. Non si trascinano più le persone su, come al guinzaglio. La guida ha ora un ruolo anche sociale. Prima l’idea era che meno si insegnava al cliente e più si lavorava. Per me è tutto il contrario: le più grandi soddisfazioni sono ex clienti che ora sono guide anche migliori di me. Tanto gente da portare ce ne sarà sempre tantissima. Ovvio, se perdo un cliente perché va con un’altra guida ci rimango male, se invece lo perdo perché va da solo sono contento perché ho raggiunto il mio scopo.

Marco Tosi Guida Alpina Ortovox

Parlaci delle Ortovox Safety Academy.

Ortovox, come saprete, è un’azienda leader del settore conosciuta soprattutto per l’attrezzatura di sicurezza e con un’etica ambientale molto forte. La loro filiera, basti pensare alla lana Merino di cui sono stati i primi (ri)promotori nel settore outdoor. Parlando delle Snow Safety Academy (perché in estate ci saranno anche le Rock) durante questi corsi ci occupiamo di sicurezza a tutto campo. Insegniamo innanzitutto ad usare i dispositivi di autosoccorso in valanga, ma ci concentriamo in egual modo, se non di più, sulla prevenzione del rischio. Insegniamo ai partecipanti a programmare le gite, a leggere il meteo, a fare una stratigrafia del manto nevoso. Il fine? Rendere indipendenti e consapevoli i fruitori della montagna. Ai partecipanti inoltre forniamo un libricino molto semplice di nivologia e sicurezza su neve. Trovo che sia un ottimo strumento: facile e molto comprensibile.

Qual è, se per te ce l’ha, la responsabilità della guida alpina nella promozione del rispetto della natura?

Sì, è la base della nostra missione. Abbiamo una responsabilità enorme perché portando in giro le persone possiamo influenzarle. Possiamo farlo da come ci vestiamo, come mangiamo, come ci muoviamo in montagna: tutto è trasmissione. A volte esagero con il messaggio. A livello pratico io propongo sempre itinerari con mobilità alternativa o in posti che posso raggiungere con la mia macchina elettrica che carico con il fotovoltaico. È il concetto di “allontanare le montagne” che mi affascina molto, perché se allunghi il viaggio hai un’esperienza piena da vivere. Bisogna essere esempio, ma allo stesso tempo essere flessibili, non integralisti. È una linea sottile ma cerco di restarci in equilibrio il più possibile.

Marco Tosi alla Ortovox Safety Academy
Marco Tosi e li allievi durante una giornata all'Ortovox Safety Academy