scarpa ice days

Not only ice at SCARPA Ice Days

Ice Days: è solo un nome, un punto di partenza. Del resto prima dell’ultima nevicata come ci si girava attorno era tutto ghiacciato, anche quello che normalmente si dovrebbe sciare. Comunque, a questa prima edizione, diciamo “di prova” degli SCARPA Ice Days a Cortina d’Ampezzo di ghiaccio ce ne è stato, ma non solo. Immergiamoci in questi due giorni, e cerchiamo di raccontare cos’è quest’evento, cosa sarà e cosa è successo.

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L’evento: ieri e oggi

Partendo dall’inizio, l’anno scorso SCARPA ha chiamato a Cortina atleti e guide alpine a loro legati per valutare la fattibilità di un evento. Il come, il dove, il quando. Si è partiti con l’idea dell’ice climbing ma poi si è deciso di aprire le danze anche con lo scialpinismo. Come non farlo con una location così, e con degli ambassador super motivati a condividere la loro passione? In questa edizione di prova, quindi, si sono svolte due attività spalmate in due giorni: ice climbing e ski touring. , ok, si scia e si scala ma come funziona realmente? In pratica ci si poteva iscrivere alla singola giornata o ad entrambe e si poteva scegliere cosa fare e con quale ambassador farlo. Si poteva scalare su ghiaccio con Hervé Barmasse, con i fratelli Ladevant, con Dani Arnold, Mathieu Maynadier o sciare con Bruno Compagnet, Silvia Moser, Giulia Monego o Tommaso Cardelli. Solo per dirne alcuni. 

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Base camp dell’evento è stata la Palestra Cortina 360 dove ci si incontrava, si potevano seguire dei workshop organizzati dai brand partner (sì, perché la mentalità di SCARPA è quello di includere, quella del “più siamo meglio è”), organizzarsi con le guide per il giorno dopo o chiacchierare di quello appena passato bevendo delle birrette, guardare film e ascoltare talk emozionanti, e ballare come dei pazzi al party di chiusura della due giorni. Alla base di tutto quello che si può fare una mission fondamentale: creare comunità, condividere la passione che lega chi pratica queste attività, dai pro agli appassionati e viceversa, attraverso uno scambio autentico e bidirezionale.

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L’evento domani

Tirando le somme di questi due giorni insieme ad Eleonora Mion, responsabile della comunicazione in SCARPA e responsabile dell’evento, quello che è uscito fuori è stata la tanta voglia di continuare a creare questo spazio di scambio, e di ampliarlo sempre di più. Magari cambierà il nome dell’evento per aprirlo a più discipline come si è fatto quest’anno ma il core sarà sempre lo stesso. Ci saranno più partecipanti e di conseguenza più atleti, più guide alpine. Si troveranno location che possano ospitare più persone, si chiameranno altri partner. Il tutto mantenendo lo spirito da cui si è partiti e che è quello che muove l’azienda fin dagli albori. Si cresce insomma, ma i valori non cambiano.

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Perché Cortina

SCARPA e Cortina hanno un bellissimo rapporto che va avanti da anni e che negli ultimi si è stretto sempre più. Per questo quando si doveva pensare a una location dove organizzare questo tipo di evento subito si è pensato alla perla delle dolomiti. È vicina all’azienda, è un punto di riferimento per le attività outdoor invernali e lo diventerà sempre più in vista delle olimpiadi e, senza giri di parole, è un posto bellissimo. Inoltre, non da ultimo, ci sono le guide alpine locali con cui collabora SCARPA e senza le quali non sarebbe possibile organizzare, in sicurezza, le attività outdoor.

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Gli ambassador

A corona dell’evento ci sono stati gli ambassador SCARPA, sia per il mondo ice climbing, che per l’alpinismo e lo sci. È la prima volta nella storia del brand che si organizza un meeting atleti aperto al pubblico e soprattutto che atleti di attività diverse abbiano la possibilità di interfacciarsi tra loro. Ma gli atleti non sono stati invitati solo per il loro nome o curriculum: in primis per il loro spirito di vivere la montagna (e la vita, in generale) in modo “diverso”, che è lo stesso spirito di SCARPA. Sono arrivati a Cortina atleti appassionati e capaci di condividere, trasversali, empatici e capaci di mettere a proprio agio le persone. Insomma, atleti che non hanno bisogno di girare con il logo del brand per portarne in giro i valori. Hanno condiviso tip per praticare gli sport, sorrisi, chiacchiere e birre con tutti i partecipanti e non si sono mai risparmiati, anche sul dance floor.
Hanno dato tanto, ma in cambio, ed è importante dirlo, hanno ricevuto tantissimo dagli appassionati che hanno scelto loro, proprio loro, per passare una giornata in montagna. Avere una persona che viene lì per te e per il tuo modo di fare quello che fai ti riempie, ti ricarica. Vedere quella luce che brilla negli occhi di chi è appassionato o di chi lo diventerà proprio perché ha passato una giornata con te, è un privilegio. È uno dei motivi per farlo.

Al prossimo anno. Ai prossimi (not only) Ice Days.

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Sfoglia la gallery con le foto di Riccardo De Conti