Norrona-x-Polartec

A Chamonix con Norrøna e Polartec

A Chamonix con Norrøna e Polartec

Novembre è quel mese dell’anno che nel mondo della corsa si chiama il mese delle scuse. È troppo freddo per correre la mattina, la sera è troppo buio, piove, la strada è ghiacciata. Per sciare invece è troppo presto. Eppure, se lo si sa prendere nel modo giusto e nei posti giusti, è un momento magico. Prendete Chamonix: meta scelta da chiunque ami la montagna senza differenza di stagionalità. L’inverno i pendii si dipingono di mille linee di freerider diversi mentre le piste pullulano di appassionati discesisti. L’estate le falesie sono piene come i bar al rientro delle giornate in alta quota. A settembre l’UTMB raccoglie corridori da tutto il mondo, e con loro brand, media, appassionati, curiosi.

E a novembre? A novembre si riposa. I larici lasciano andare il colore verde per riscaldare l’atmosfera di un arancione autunnale. Le masse di turisti e montanari rimangono a casa, in fondo la neve non c’è e molti credono sia troppo freddo per correre. Noi abbiamo avuto il privilegio di trovarci proprio lì a novembre e conoscerne la magia grazie a due giorni passati con Norrøna e Polartec per conoscerli meglio ma anche per testare qualche prodotto sul campo.

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Nata nelle aspre terre norvegesi, this is Norrøna

Spesso vi sarà capitato di riconoscere il profilo di un vichingo sulla giacca di qualche appassionato amante della neve che ama passare le ore a ricercare le migliori tecnologie ed innovazioni e distinguersi dalle masse. Quel vichingo porta il nome di Norrøna, il brand tutt’oggi a direzione famigliare, che per primo ha introdotto alcune fra le più innovative tecnologie e prodotti. Se infatti chiedete a quel vostro amico quale tuta intera per alpinismo e scialpinismo ricorda aver spopolato qualche anno fa prima degli altri ti indicherà nuovamente il vichingo, con la Lofoten Pro Shell One Piece.

Il brand norvegese è nato nel 1929 dalla mente di Jørgen Jørgensen, un amante delle attività all’aria aperta che voleva creare capi specifici per affrontare climi e terreni aspri tipici norvegesi. La sede è rimasta ad Oslo ed in quasi 100 anni la sua mission è stata portata avanti da un’azienda oggi di rilievo mondiale. L’innovazione non è mai passata in secondo piano, basti pensare che è stato il primo brand europeo ad utilizzare Gore-Tex nei propri capi. L’impegno nell’ambito della sostenibilità è il quarto fondamento dell’azienda, che lo ha portato avanti negli anni con estrema trasparenza (basti notare per esempio il sito web, dove è spiegato precisamente dove vengono prodotti i capi e vengono fornite informazioni a corredo su certificazioni e condizioni dei lavoratori).

Nel 2020 inizia per Norrøna un nuovo capitolo all’insegna delle esperienze con Norrøna Hvitserk Aventures: un progetto per insegnare e condividere il modo di vivere la natura come la intendono loro, investendo nella riqualificazione di strutture abbandonate per creare spazi dove condividere la passione per l’outdoor.

About Lyngen Alpha 100

Oltre a goderci il paesaggio autunnale ai piedi del Monte Bianco, una delle nostre mission era quella di testare uno dei prodotti frutto della lunga collaborazione fra due rivoluzionarie realtà: Norrøna e Polartec.

Polartec Alpha è un tessuto inventato per affrontare cambi di temperatura estremi e situazioni di start-stop durante le attività a media ed alta intensità. Norrøna, grazie all’animo progressista è stato il primo brand ad impiegare questo tessuto senza bisogno di layering, ma lasciandolo direttamente a contatto con la pelle. Se oggi, infatti, riusciamo a distinguere un capo con Polartec Alpha grazie alla sua riconoscibile trama, è proprio grazie al brand norvegese.

Ma torniamo a noi. Abbiamo testato Lyngen Alpha in una giornata uggiosa e lo abbiamo fatto nel luogo che più di tutti si presta per questo tipo di meteo in zona Chamonix (segnatevelo!), Saint Gervais les Bains. Un posto conosciuto per le sue terme se chiedete ad un comune cittadino, ma per tutto il resto è dove ci si reca in una giornata piovosa per fare dry tooling. Noi per poter testare attivamente Lyngen Alpha 100 abbiamo scelto una ferrata.

La via ferrata Du Parc Thermal si sviluppa sul perimetro di una gola, sovrastando un corso d’acqua con la sua cascata. L’aria, così come la roccia, è umida e fredda. Fra moschettoni, braccia tremanti e strapiombi, trova il suo terreno ideale un capo ibrido come Lyngen: agisce nel momento in cui ci si muove lasciando fuoriuscire il sudore e mantenendo la temperatura corporea interna. In attività come questa dove non è possibile cambiare assetto ma è necessario rimanere asciutti e caldi il più possibile, il tessuto Polartec Alpha ha fatto il suo dovere. Allo stesso modo la libertà di movimento concessa dal design della giacca è stata decisiva così come la pratica tasca sul pezzo per raggiungere velocemente piccoli oggetti essenziali.

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