Running Up For Air torna in Europa
L’iniziativa di Patagonia torna per la terza volta in Europa il prossimo 25 giugno
Patagonia ha lanciato una sfida a tutti i runner europei con un obiettivo ben preciso: sensibilizzare sull’inquinamento dell’aria. L’iniziativa si svolge in maniera digitale e fisica, con i partecipanti che potranno correre dal proprio parco, sentiero o montagna dietro casa. Si potrà correre da 1 a 24 ore, sostenendo associazioni come ClientEarth, Cittadini per l’Aria e German Zero.
Fondata nel 2012, la Running Up For Air permette agli iscritti di tracciare i metri di dislivello percorsi, oltre che connettersi e condividere l’esperienza con gli altri partecipanti. Nel 2021, sono stati raccolti oltre 20.000 euro per le ONG, investiti in campagne di sensibilizzazione, formazione e attivismo riguardo ad un tema delicato, purtroppo ancora poco affrontato.
Ma l’aria è davvero così inquinata? Patagonia ci ha lasciato qualche info su cui riflettere.
Innanzitutto, i dati di ClientEarth parlano chiaro: il 90% delle persone nel mondo respira aria inquinata. Questi valori portano l’inquinamento ad essere una delle cause principali di ictus, cancro ai polmoni e malattie respiratorie croniche (una morte su tre). I cambiamenti iniziano a vedersi dove sono stati avviati progetti di sensibilizzazione e attivazione della causa sulla qualità dell’aria, con l’inquinamento che diminuisce due volte di più rispetto alle città dove non sono ancora stati fatti interventi legali.
Martin Johnson, Patagonia Trail Ambassador (abbiamo raccontato il suo film Run To The Source con Patagonia qui) ha dichiarato: “Running Up For Air è una sfida di resistenza che consiste nel correre su e giù per una montagna o una collina per un periodo compreso tra una e 24 ore, il tutto per aumentare la consapevolezza sull’inquinamento dell’aria. Questa è una tematica che mi sta a cuore, in quanto padre e cittadino di Londra, dove abbiamo un livello di tossicità dell’aria tra i peggiori in Europa”.
