Save The Duck insieme a Medici Senza Frontiere

Save The Duck insieme a Medici Senza Frontiere

Il brand italiano 100% animal-free e cruelty-free attiva una campagna di raccolta fondi per Medici Senza Frontiere: il 50% del ricavato delle vendite in store e online permetterà l’acquisto di kit sanitari per contrastare la pandemia di Covid-19

Save The Duck, brand specializzato nell’outwear 100% animal-free e cruelty free, si conferma ancora una volta un attore attento e responsabile: in occasione del Green Friday, versione etica del celebre appuntamento dedicato allo shopping, l’azienda italiana ha infatti deciso di supportare Medici Senza Frontiere (MSF), contribuendo all’acquisto di kit protettivi per il personale medico sanitario dell’organizzazione in tutto il mondo.

La campagna interviene a fianco di tutti gli operatori sanitari impegnati nella lotta quotidiana contro la pandemia di Covid-19, che ha visto da subito l’intervento di Medici Senza Frontiere a supporto delle autorità sanitarie dei vari paesi coinvolti, a partire dall’Italia. Durante la giornata di venerdì 27 novembre dedicata al Green Friday, il 50% degli incassi di e-commerce, e degli store di Milano via Solferino, Milano via Dante – aperti esclusivamente per la vendita dei capi kids – e Venezia, saranno devoluti a Medici Senza Frontiere.

Presente in oltre 70 paesi nel mondo, Medici Senza Frontiere è un’organizzazione medico umanitaria internazionale da sempre orientata verso un obiettivo tanto difficile quanto ambizioso: salvare vite di milioni di persone. Seppur siano due realtà diverse, Save The Duck si dimostra ancora una volta un’azienda non solo attenta alla salute del nostro Pianeta ma anche alle persone che lo abitano, sostenendo Medici Senza Frontiere che da quasi 50 anni presta cure e assistenza dove c’è più bisogno.

In questo momento storico sconvolto dall’emergenza sanitaria Covid-19, Medici Senza Frontiere si è messa a disposizione delle autorità sanitarie nazionali e fin dalla prima ondata ha lavorato non solo per proteggere ospedali e operatori sanitari dal rischio di contagio, ma ha anche avviato una serie di importanti attività per rafforzare la medicina sul territorio per evitare la saturazione degli ospedali stessi. Un’azione che concretamente si è sviluppata attraverso la telemedicina, con i medici di base, o con comunità vulnerabili e marginalizzate, a partire dalle strutture per anziani. Attualmente MSF è attiva a Roma e Palermo, dove supporta le autorità sanitarie locali nel prevenire i contagi tra realtà particolarmente vulnerabili e marginalizzate del territorio che avrebbero scarso accesso alle cure, e continua le attività di promozione della salute e formazione rivolte anche a realtà del terzo settore, perché in un’epidemia ognuno deve fare la propria parte.