Save The Duck partecipa a B Corp School
L’azienda italiana ispira e guida ragazze e ragazzi per aumentare l’attenzione nei confronti della crisi climatica globale, generando un impatto positivo e sostenibile sul territorio.
Save The Duck supporta InVento Innovation Lab e il progetto B Corp School, condividendo così il grande know-how e l’expertise che da sempre caratterizzano l’azienda di outwear 100% animal-free nel mondo della moda sostenibile.
Attraverso questa iniziativa, studenti e docenti delle scuole superiori hanno ideato 50 B Startup, tutti guidati da un grande obiettivo comune: ideare, progettare e dar vita – con il supporto di aziende B Corp strutturate come Save The Duck – a start-up votate all’attenzione verso il nostro pianeta e in grado così di contrastare il cambiamento climatico.
Save The Duck ha quindi assunto in questo contesto il ruolo di guida e mentore esperto sull’imprenditorialità sostenibile per tutte le classi che si sono prestate ad ascoltare e prendere ad esempio il suo modello di business, guidando la creazione di progetti che rispondano alle sfide ambientali globali e ai bisogni dei territori specifici, secondo la logica think globally, act locally.
Silvia Mazzanti, Product and Sustainability Manager di Save The Duck afferma: “In Save The Duck crediamo fortemente nell’importanza delle aziende come attori in grado di favorire il cambiamento verso pratiche di produzione e acquisto sempre più consapevoli e sostenibili, così come nel ruolo che ogni singolo cittadino ha nei confronti del pianeta, e di quanto le piccole azioni siano fondamentali per il bene collettivo”.
Al termine del progetto, Save The Duck, insieme a Progetto Quid, Stanhome Italia, Mondora, Yves Rocher e Organizzare Italia, ha assegnato 5 premi a start-up che hanno deciso di trattare temi che spaziano dal mondo food a quello della e-mobility. Il premio speciale B POP(ular), destinato al progetto più popolare, è stato assegnato a B LIFE, start-up che si occupa di produrre abbigliamento alla moda, partendo da capi scartati così da ridurre lo spreco di materie prime, contribuendo a un modello di moda sostenibile differente.
