Stanley presenta: intervista con Federico Colli

Stanley presenta: intervista con Federico Colli

 Tecnico federale di sci alpino, maestro di sci, appassionati di sci estremo e molto altro.

Per chi non ti conoscesse, dicci chi sei!

Mi chiamo Federico Colli, sono un tecnico federale di sci alpino e maestro di sci, ma non solo. Ho cercato di esplorare a 360 gradi quelli che sono sport legati all’adrenalina e all’avventura; come lo sci estremo: cimentandomi nelle classiche discese di questo sport nelle Alpi, come le pareti dello Sperone della Brenva sul Monte bianco, le pareti Nord del Lyskamm, della Tour Ronde, del Grand Paradiso o il Couloir du Diable. In seguito ho intrapreso delle spedizioni di sci estremo in Himalaya e al Circolo Polare Artico. Inoltre lavoro come preparatore atletico con atleti professionisti del mondo dello sci, nel tempo libero mi dedico alle immersioni subacquee in qualità di Dive Master e viaggio per il mondo con la scusa della passione per il Surf da Onda.

 

Questo è stato un anno veramente particolare per il mondo dello sci, come l’hai affrontato?

Come allenatore di atleti di interesse nazionale ho proseguito ad allenare gli atleti dello Sci Club Courmayeur, dapprima sul ghiacciaio da ottobre a fine novembre, per poi allenarci nelle piste di casa ai piedi del Monte Bianco e viaggiando per le gare Fis lungo tutto l’arco Alpino in Italia. Sono comunque triste nel vedere che le stazioni erano vuote e i mastri di sci impossibilitati a lavorare.

 

Per te sciare non è solo una passione, ma anche un lavoro, riusciresti a vivere senza sci?

Ho la fortuna di aver fatto della mia passione il mio lavoro. Non immagino la mia vita senza lo sci. Quella sensazione stupenda della neve sotto i piedi, che chi come me condivide questo amore, conosce fin troppo bene e sa che non si può vivere senza.

 

Sei stato ovunque nel mondo, raccontaci l’avventura/sciata che ti è più rimasta nel cuore?

Ricordo con grande piacere la discesa dell’Ice Fall nella parte di salita in comune tra Everest e Lhotse, fu una seconda discesa assoluta mondiale e la prima per un Italiano. Nonostante la quota (6000 mt), le difficoltà oggettive di quelle pareti sono molte, a partire dai crepacci. Ricordo benissimo la lucidità mentale e la felicità di essere lì a cimentarmi con delle curve su queste pareti di neve e ghiaccio, grato di vedere un luogo così incredibile.

 

Team neve fresca o una bella pista barratta/battuta alla perfezione?

Una discesa in neve fresca! Con un manto innevato da powder leggerissima a tracciare la prima scia… il paradiso.

 

Che attrezzatura usi per sciare?

Ovviamente scarponi e sci cambiano a seconda di dove scio. In pista uso Fisher, in fuoripista uso sci Blizzard e scarpone Tecnica, o se vado a fare sci ripido/estremo in alta montagna uso sci Scott e scarpone Tecnica personalizzato ad hoc.

 

L’idratazione non è mai un aspetto da lasciare in secondo piano quando si fa attività fisica, quali sono i tuoi suggerimenti a riguardo? Ci sono dei prodotti che ci consiglieresti?

In qualità di preparatore atletico conosco molto bene l’importanza dell’idratazione durante la performance sportiva, sopratutto quando questa avviene in quota. Mi ricordo di bere sempre tantissimo sia durante gli allenamenti a secco, che sugli sci in alta montagna e sopratutto durante il mio lavoro di allenatore in pista, dove spesso ci si dimentica di bere a sufficienza. Utilizzo Thermos della Stanley che sono davvero una bomba per mantenere le bevande calde per tutta la giornata…anzi mi è capitato di dimenticare di svuotare il mio thermos alla sera e al mattino era ancora caldo! Gli stessi thermos e borracce li utilizzo per mantenere l’acqua fresca quando sopratutto durante la preparazione atletica, la temperatura è più alta.

 

Che progetti hai per il futuro?

Desidero come tutti noi poter tornare a viaggiare, parte importante della mia vita, alla quale non rinuncerei, così come vale per lo sci. Quando si potrà tornare a viaggiare sogno già una nuova avventura legata allo sci estremo, cosi come tornare ad immergermi per vedere da vicino gli squali e altre meraviglie del mare. Non da ultimo ricominciare a fare surf sulle onde degli oceani.

 

 

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