Test: Nike Pegasus Trail 2 GTX

La nuova versione della Pegasus Trail 2 per le condizioni meteorologiche più difficili.

Pegasus Trail 2 è stata una scarpa molto attesa. Al modello della scorsa primavera si aggiunge ora la tecnologia Gore-Tex Invisible Fit per offrire una protezione impermeabile nelle stagioni più fredde. Le Pegasus Trail 2 GTX attraggono fin dal primo momento. La tomaia in engineered mesh si adatta perfettamente alle forme e dimensioni del piede. La vestibilità Nike (una delle più fedeli sul mercato) concede maggiore spazio al piede. Il sistema di allacciatura, in gran parte rivisto, ricorda quello delle Terra Kiger contribuendo a migliorare il fit desiderato.

La linguetta in neoprene, cucita nella parte superiore, avvolge piacevolmente il piede. La gabbia con sovrapposizioni mediali è appositamente progettata per fornire stabilità e supporto contenitivo, a discapito del tallone, dove la finta ghetta sul collare limita l’accesso di detriti, fango e acqua. L’intersuola, che già aveva abbandonato la schiuma Zoom in favore di React, si estende a tutta lunghezza offrendo un perfetto mix di reattività e ammortizzazione. Ideale per transizioni fluide, asseconda molto bene i passaggi tra asfalto, strade bianche e sentieri, con un buon effetto rebound. L’appoggio è equilibrato, cede sotto il peso senza risultare troppo morbida.

La caratteristica forma a coda sul retro aiuta a dare continuità alla rullata in fase di discesa. Il battistrada in gomma presenta un motivo che richiama le onde d’urto, con un look ispirato ai pneumatici da bici ed una trazione aumentata su punta e tallone. Una scarpa versatile, ideale soprattutto per allenamenti quotidiani e per chi si approccia al mondo del trail running per la prima volta. Si conferma un ottimo crossover, dando il meglio su sterrato e fondi duri, non troppo tecnici o impegnativi. Se sei un fan della sobrietà c’è anche il modello total black, ma sarebbe un vero peccato rinunciare alle colorazioni pop che esaltano la sua estetica.