Test: Nike Wildhorse 7
Una scarpa morbida per correre seguendo il flow anche a ritmi alti.
Calzatura dell’appeal impeccabile e dal design curato ma con molta sostanza anche per i corridori che guardano poco all’estetica e più alla funzionalità. La settima versione della Wildhorse si presenta con una calzata molto comoda, una forma spaziosa per il piede e una tomaia molto morbida e flessibile. Allacciatura a lacci classici e linguetta piuttosto sottile ne completano la parte superiore. Le caratteristiche più interessanti però si trovano nella parte inferiore della scarpa, nel comparto intersuola/suola.
Già dopo aver percorso i primi chilometri ci si accorge come l’intersuola sia veramente morbida ma piuttosto reattiva. Il feeling è quello di una scarpa molto comoda a ritmi bassi, incollata ai piedi nei ritmi veloci su trail corribili e nelle fasi di spinta. Questa sensazione di ritorno attivo una volta che la scarpa è stata lanciata sarà apprezzata da corridori con buona biomeccanica di corsa. La suola e il battistrada sono piuttosto rigidi. Una scelta inevitabile per aumentare la durata nel tempo ed evitare un’usura troppo precoce. La sensazione nella corsa nei primi chilometri è molto particolare perché si avverte una certa instabilità ma che in realtà è solo una questione di abitudine dovuta al fatto che solitamente siamo abituati a scarpe o morbidissime o molto secche e rigide e questa è di sicuro la parte più interessante delle Nike WildHorse 7.
We Like: La comodità dopo molte ore di utilizzo senza perdita di reattività.
Features
Tomaia: Mesh
Intersuola: Nike React Foam
Drop: 8mm
Peso (½ paio): 328,4g
Prezzo: €119,99
Performance
Terrain