Test: Rudy Project Agent Q

Confortevole e regolabile, assicura nitidezza e protezione degli occhi durante tutte le avventure in montagna

Abbiamo testato Agent Q, l’occhiale protettivo e versatile di Rudy Project adatto ad un ampio spettro di attività, dal running al ciclismo fino agli sport invernali. Fin da subito il sistema di sgancio delle aste Quick Snap ci è sembrato estremamente pratico in quanto permette di cambiare la configurazione dell’occhiale scegliendo fra aste o fascia elastica (inclusa nella confezione) in modo da adattarsi alle diverse attività. Senza viti e con un meccanismo integrato, questo sistema si è dimostrato fin da subito veloce da utilizzare, stabile e compatto. L’interfaccia rimovibile è stata progettata con decine di canali per far passare un flusso d’aria costante e garantire una ventilazione ottimale e far si che appannamenti e calore vengano fatti uscire dall’interno. I canali sono sufficientemente piccoli in modo da far da barriera a polvere o altri elementi, inoltre sono stati progettati per poter installare filtri o membrane speciali in modo da filtrare sabbia o agenti chimici a seconda della tipologia di utilizzo. I side shields laterali ci hanno garantito una protezione extra nella zona degli occhi mentre i terminali ed il nasello regolabili ci hanno assicurato una calzata comoda e personalizzabile. Da segnalare il bottone centrale di cambio lente che abbiamo trovato rapido e intuitivo. In definitiva possiamo dire che Agent Q è un occhiale ideale per proteggere gli occhi, espandere il campo visivo grazie alle lenti 4 RP Optics High Altitude, e assicurare un comfort ottimale, elevata durabilità e maggiore resistenza a graffi, sudore ed elementi atmosferici.

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