The Gifts of the Forest,
 il nuovo film di Patagonia

The Gifts of the Forest,
 il nuovo film di Patagonia

Zofia Reych ci inspira su bouldering, vita e neurodivergenza.

Attualmente è fondatrice del Women’s Bouldering Festival di Fontainebleau e autrice di Born to Climb: From Rock Climbing Pioneers to Olympic Athletes. 

Nella sua vita l’arrampicata è una forza trainante, ma per molto tempo è sembrata anche distruttiva. Dopo aver ricevuto diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico e Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività e dopo i limiti all’arrampicata durante il periodo della pandemia, Zof ha scoperto che forse il modo più efficace per migliorare la propria arrampicata era quello di lasciarla temporaneamente.

 

La foresta di Fontainebleau, in Francia, è una mecca del boulder; tutto l’anno appassionati di boulder si recano in questo posto per arrampicare alcuni dei blocchi più ostici e famosi del mondo.

Fontainebleau però è anche un luogo di grande bellezza naturale, come ha avuto modo di sperimentare la protagonista del nuovo film di Patagonia, che proprio tra queste rocce ha imparato che, per diventare davvero forti, dobbiamo accettare i nostri limiti.

La storia di Zofia ci invita a guardare la foresta da una nuova prospettiva “A volte, l’unico modo per diventare più forti è lasciar correre.“

Alla Ricerca di cambiamenti nella sua vita, Zofia ci racconta, ”Mi ero trasferito a Fontainebleau pensando che fosse il modo migliore per dare una svolta alla mia vita, scalare un masso incredibilmente duro e sentirmi meglio con me stesso, ma era ben lungi dall’essere la medicina di cui avevo bisogno. Invece, ho dovuto imparare che il detto sul viaggio e la destinazione è più di un cliché, e che avevo bisogno di quelli che ora chiamo, di solito solo in privato, i doni della foresta. Non potevo vederli senza allontanarmi dai tentativi di convalidarmi attraverso l’arrampicata.”

Per saperne di più su questa storia, visita il sito di Patagonia. 

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