Test: Dynafit Radical Pro

Lo scarpone che invece di ricercare il compromesso lo azzera, offrendo performance eccezionali sia in salita che in discesa.

Questo approccio ci ha conquistati, va detto. Il nuovo scarpone di casa Dynafit presenta il sistema Hoji Lock, permettendo al piede di muoversi comodamente in salita pur garantendo grande rigidità in discesa. Il comfort che si apprezza pellando è dato dal modo in cui scafo e gambetto sono stati concepiti e progettati; quando si fa il classico switch in modalità camminata, i due componenti della scarpa vengono separati permettendo di salire con estrema agilità. Il peso contenuto si fa particolarmente amare quando il pendio s’impenna, nel risalire i canali più ripidi. Anche quando le inversioni si fanno più impegnative, i materiali high tech della linguetta consentono una camminata “a risparmio energetico”, si fatica meno. Il firn è figo, si sa, ma godersi la powder senza imprecare a ogni curva è un’ipotesi allettante. Il Radical Pro ha spostato il pensiero un po’ oltre la mediocre soluzione del compeed, studiando una scarpetta interna termoformabile per il raggiungimento di una calzata perfetta fin dai primi timidi dislivelli. Tornando invece all’Hoji Lock citato sopra, vi basti sapere che è un sistema brevettato da fare invidia, basato sulle quattro parolette magiche “One move to switch”. Proprio così; dall’assetto da salita si trasforma, tramite un solo semplice gesto, in uno scarpone da discesa incredibilmente stabile. Vi consigliamo di correre in negozio per approfondirlo al meglio. A noi, questa volta, 1500 battute non sono proprio bastate.

Keep Reading